ASZ Review: Round 6 CIV Imola 2023

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Possiamo ufficialmente dirlo, negli eventi del CIV non ci si annoia mai! Prima di andare nel dettaglio di quello che è successo, vogliamo ringraziare il CIV e l’Autodromo di Imola, per averci dato la disponibilità di partecipare per la terza volta a questo evento.

Andiamo a parlare dell’evento “clou” del fine settimana in riva sul Santerno, il duello Pirro vs Zanetti, per l’alloro italiano della Superbike Italia 2023. L’epilogo lo sapete ed è stato sicuramente un avvenimento in pista “edificante”con il contatto in gara 2 tra i due contendenti. 

Un DB52 spavaldo nel weekend di Imola, pole position, secondo posto nella gara del sabato e vittoria, in quella della domenica, ha visto sicuramente un netto miglioramento rispetto ad inizio stagione come da lui dichiarato in conferenza stampa post-gara 2.

La vittoria di gara 2 per noi rimane di Bernardi (già sfortunato al sabato), perchè se quel “track limits” è stato, crediamo si parli di millimetri o anche meno e il sorpasso decisivo è avvenuto alla Variante Alta – Gresini, dopo ben quattro sequenze di curve, per cui a nostro modo di vedere inifluente, ma questo è il regolamento, come ha detto giustamente Del Bianco e cosi ne prendiamo atto.

Note positive sicuramente i piazzamenti di Luca Vitali, sempre primo delle Honda, un grande pilota che da il 100% e non molla mai niente, se ne parla troppo poco, ma il carattere, il manico e la “tempra” del pilota di Bellaria, non sono da sottovalutare, lo vorremo vedere in lotta per la disputa del campionato, perchè onestamente se l0 merita.

Non possiamo non citare anche Simone Saltarelli, lo scorso anno da Imola era andato via in ambulanza “molto ammaccato” per usare un eufemismo e a distanza di 12 mesi, lo ritroviamo in perfetta forma, campione Endurance e grande protagonista al CIV, con un ottimo quinto posto in gara 2, un grandissimo personaggio lo si può notare anche nel paddock, ci fa veramente piacere di questa sua stagione.

Veniamo alla “diatriba” di gara 2 come detto in apertura, partiamo secondo noi dalle evidenze, ovvero Zanetti era sicuramente pià veloce in quel momento ed a staccato molto forte, frenando molto molto tardi, probabilmente secondo noi perchè voleva superare subito Del Bianco (ricordiamo che con Pirro primo e Zanetti terzo, la vittoria sarebbe andata al 9 volte campione italiano).

La vera “questione” è la gestione di questo duello da parte di DB52, Del Bianco sembra non volersi intromettere nella sfida (giusto o no lo lasciamo a voi) e pare con l’intenzione di “farsi da parte” (in un video dalla tribuna sembra si noti la volontà di spostarsi verso l’esterno curva, con l’ooportunità di andare lungo), forse questo ha un pò spiazzato Zanetti nella sua idea di staccata, fatto sta che l’errore è evidente.

Michele Pirro è stato causa del suo male in gara 1 con una scivolata che lo ha di fatto messo nelle condizioni di dover vincere per forza gara 2, ma non possiamo che ammirare il suo comportamento da professionista esemplare, con una moto non performante, una visiera graffiati e sopratutto con un frattura al malleolo del piede sinistra a portato a termine la gara, onorando il Motorsport, ci dispiace per come sia finita, sarebbe stato molto bello, vedere una gara tra i due.

Veniamo brevemente al lato di Zanetti, noi siamo “occasionali” del mondo delle due ruote, abbiamo assistito a tre eventi del CIV (2019, 2022 e 2023), solamente con gli ultimi due in bilico, lo scorso anno la sfida Del Bianco contro Pirro, dove quest’ultimo con un errore sempre nella gara del sabtato e sempre alla Variante Bassa aveva di fatto tenuto aperte le speranze per DB52, anche alla domenica, con la vittoria poi del pilota e tester Ducati.

Zanetti in conferenza stampa, non ci è sembrato molto contento di come sia finita la stagione e di come sia riuscito a vincere il campionato, a nostro avviso pur non patteggiando per nessuno dei due, rimanendo perfettamente neutrali, possiamo dire, a sensazione, che Lorenzo era “onestamente dispiaciuto” per l’accaduto, di più non possiamo dire.

Con questo i nostri complimenti a Lorenzo Zanetti e al Team Broncos per la vittoria del Campionato SBK Italia 2023, ma un grande applauso e sinceri complimenti a Michele Pirro.

Dopo questo ampio spazio dedicato alla Superbike Italia, veniamo un pò più brevemente alle altre gare a cui abbiamo assistito.

Tutto confermato nelle gare della Supersport 600, che ha visto riproporre lo stesso ordine d’arrivo della corsa del sabato e della domenica le posizioni del podio. Ad imporsi è stato Yari Montella (Ducati), che ha condotto una gara in solitario, con un ritmo gara fuori dalla portata dei suoi avversari. Positivo il doppio secondo posto di Andrea Mantovani (Ducati) mentre sul terzo gradino del podio è salito il neocampione italiano (conquistato al sabato) Simone Corsi (Yamaha), che solo nel finale è riuscito ad avere ragione di Matteo Patacca (Ducati), Filippo Fuligni (Yamaha) e Massimo Roccoli (Yamaha), con cui ha battagliato per tutta la durata di gara 2.

La gara del CIV Femminile, è stata uno spettacolo! battaglie, contatti e molto altro, il tutto insieme,  anche le protagoniste del Campionato Europeo, ha visto il successo della spagnola Beatriz Neila Santos (Yamaha), al termine di una corsa con sorpassi e controsorpassi dall’inizio alla fine come detto. Alle sue spalle hanno concluso Sara Cabrini (Kawasaki) e l’altra spagnola Natalia Rivera Resel (Yamaha).

Nella classifica CIV Femminile, il successo è andato alla Cabrini, davanti a Roberta Ponziani (Yamaha) e a Aurelia Cruciani. Grazie a questo secondo posto la Ponziani ha conquistato il titolo tricolore.

Per finire due parole anche sul National Trophy 1000, dove troviamo piloti dal grande manico, che potrebbero “rimpolpare” la pattuglia di piloti della SBK Italia, per la prossima stagione, tra cui il due volte campione della serie, il giovanissimo e velocissimo pilota romano Gabriele Giannini, solido alla guida, pulito e molto umile nei suoi comportamenti, probabilmente ne sentiremo parlare ancora, cosi come un super pilota come Nicolò Canepa, che ha dimostrato che la vittoria nella classe Endurance non è un caso, una stile e una pulizia di guida veramente di altissimo livello, non da meno anche Gamarino e Salvadori entrambi tosti, forti e competitivi.