ASZ Insider#82: GTWC Australia Round 2 Phillip Island

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GTWC AUSTRALIA – ROUND 2 – PHILLIP ISLAND – BUONA LA PRIMA PER FERRARI, MA CHE LEITCH 

Il debutto della Ferrari 296 GT3 nel panorama del GT World Challenge Australia è stato un successo. Liam Talbot e Chaz Mostert, a bordo della #1 gestita da Arise Racing GT, trionfano in Gara-1 a Phillip Island. La seconda vettura del Team australiano, la #8 di Elliott Schutte e Jaxon Evans conclude terza, anticipata dall’Audi #7 del Team MPC, affidata all’abile Brendon Leitch e Tim Miles. La stessa vettura dai quattro anelli ha poi vinto la seconda manche, seguiti da Jayden Ojeda e Paul Lucchitti, alfieri Tigani Motorsport #66, su Mercedes, e Will Brown e Brad Schumacher, portacolori MPC #87.

GARA-1 

Prima manche dai continui cambi di posizione quella sul tracciato di Phillip Island. Elliott Schutte (Arise Racing GT #8) ha dettato il passo nei primi minuti, subendo il ritorno di Paul Stockell (Team MPC #181), su Audi, poco dopo il primo terzo di Gara. Ad insidiare l’R8 #123 ci ha provato il compagno di Schutte, il Campione in carica Liam Talbot (Arise Racing GT #1), superando l’altra Audi, la #87 di Brad Schumacher (Team MPC) e la 296 gemella #8, mettendo nel mirino Stockell.

Ad impensierire i piloti, proprio nel momento in cui si è aperta la finestra del cambio pilota, è stato il meteo. Le nuvole, minacciose già da inizio corsa, hanno cominciato a far cadere qualche goccia di pioggia sull’asfalto, mettendo nelle condizioni peggiori tutta la griglia. La pista è troppo asciutta per tentare l’azzardo delle Rain, i primi quattro rientrano assieme.

Mostert ed Evans prendono il posto di Talbot e Schutte a bordo delle Ferrari 296, mentre Gracie e Brown salgono rispettivamente nella #123 e #87. Nel momento in cui la Gara entra nella fase più delicata, la Safety Car fa il suo ingresso in pista, consentendo ai Marshall di spostare la Mercedes #24 di Tony Bates (Tony Bates Racing).

Al momento della ripartenza, a 14 minuti dalla conclusione, Mostert, ritrovatosi in prima piazza dopo il Pit Stop, comanda il gruppo seguito da Gracie, Evans e Brown. La #1 scatta bene, portandosi dietro il compagno a bordo della #8, grazie ad un migliore spunto rispetto all’Audi #123. Proprio Gracie finirà in testacoda in Curva 2, gettando al vento le possibilità di podio.

Le due 296 sembrano scappare verso una doppietta all’esordio che avrebbe dell’incredibile. Dalle retrovie però, sta risalendo Brendon Leitch (Team MPC #7), neozelandese di casa Audi. Il ventottenne supera con apparente facilità Brown, mettendo nel mirino le auto del Cavallino, distanti circa 3 secondi.

In una sola tornata, Leitch recupera il duo di testa, guadagnando la seconda piazza ai danni di Evans. Quando tutti aspettano solo il sorpasso del neozelandese su Mostert, le telecamere inquadrano la Mercedes #16 di Ben Schoots (Black Wolf Motorsport #16). La vettura tedesca è visibilmente danneggiata, anche in modo pesante in alcuni punti. L’asfalto viscido ha fatto perdere trazione all’australiano in uscita dall’ultimo curvone, che è finito in modo violento contro le barriere, fortunatamente senza conseguenze fisiche.

Auto di sicurezza nuovamente in pista e Gara che si conclude in regime di Safety Car. Talbot-Mostert vincono Gara-1, seguiti da Tim Miles-Leitch ed i compagni Schutte-Evans.

GARA-2 

Seconda manche accompagnata ancora una volta da un cielo coperto, che sembrerebbe però non dare alla pioggia la possibilità di scendere sul tracciato. Mostert, dal palo, si fa beffare subito dallo scatto repentino da parte di Jayden Ojeda (Tigani Motorsport #66). Un contatto a centro gruppo fa uscire di pista la Mercedes di Garth Walden (RAM Motorsport #45). L’australiano è stato gentilmente, per usare un eufemismo, accompagnato verso l’erba, costringendo il pilota #45 a tagliare completamente la pista, rientrando in ultima piazza, ma potendo continuare la sua corsa.

In testa Ojeda non riesce a liberarsi dalla morsa chiamata Mostert e Leitch. Questo terzetto scappa via, lasciando più dietro Brown, Declan Fraser (Triple Eight Motorsport #888) ed Evans. La Gara si appiattisce fino al momento del Pit Stop obbligatorio, con i primi tre che hanno continuato con lo stesso ritmo per diversi giri. Il primo a rompere il ghiaccio è Mostert, che lascia il volante a Talbot. La tornata successiva, a 24 minuti dalla conclusione, è il momento di Ojeda e Leitch, cambiati da Paul Lucchitti e Miles.

Confusione all’uscita box. Talbot viene bloccato da Schumacher, dovendo ritardare la sua ripartenza. Il pilota a bordo della #1 commette un’ingenuità a gomme fredde, finendo in testacoda, perdendo diverse posizioni. Una volta conclusa la girandola dei Pit, Miles comanda il gruppo su Lucchitti e Schumacher. Quest’ultimo sale secondo dopo diverse tornate alle spalle della Mercedes #66, competente nella difesa.

Schumacher indemoniato si riporta sotto anche al leader Miles, cercando in più occasioni il pertugio per passare. Miles è però impeccabile, senza lasciare spazio di manovra alla #87. Il duello, durato più di 15 minuti, culminerà con il testacoda da parte di Schumacher, innervosito dallo spazio prossimo allo zero lasciato dall’avversario. In seguito ad una prima manche in cui la vittoria è stata sfiorata, in questa Gara-2 la coppia Leitch-Miles conquista in modo più che meritato il primo successo in stagione. Grazie al testacoda di Schumacher, terzo al traguardo, Ojeda-Lucchitti concludono in piazza d’onore. Rimonta d’orgoglio da parte di Talbot, quarto sotto la bandiera a scacchi.

Il tracciato di The Bend sarà teatro del terzo appuntamento, il prossimo 1-2 giugno.

Scritto da: Roberto Carli GTItalia

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