ASZ Insider#70: Nascar Cup Series 2024 Daytona

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Abbiamo finito la stagione 2023 con l’Edizione numero #69 di ASZ Insider e il gran finale da Phoenix per la Nascar Cup Series, non possiamo che ricominciare con gli splendidi ed esaustivi recap del nostro INSIDER Mark Bruno, questa stagione 2024. Ecco a voi il primo recap e la prima “edizione” numero #70 di ASZ Insider. Buona lettura!

WILLIAM BYRON APRE LE DANZE A DAYTONA

WillyB conquista la vittoria dopo la chiamata della caution avvenuta immediatamente l’inizio dell’ultimo giro.

La stagione 2024 inizia ufficialmente due settimane dopo l’ormai classico Clash, dal 2022 nel LA Coliseum, vinto da Denny Hamlin, seguito da Kyle Busch e Ryan Blaney. 

QUALIFICHE

Nel particolare format di qualificazione adottato per l’appuntamento di apertura del campionato, è Joey Logano ad acquisire la pole position, la prima pole del team Penske per la Daytona 500. Il secondo posto è ottenuto da Michael McDowell, che rendendo onore al nome del team (Front Row) conquista la prima fila. Le restanti posizioni per lo schieramento di partenza verranno decise dalle 2 Duels, a cui i due occupanti della prima fila prenderanno comunque parte. 

Per quanto riguarda l’accesso degli Open Teams alla Great American Race, a conquistare subito la partecipazione vi sono la #62 del Beard Motorsport guidata da Anthony Alfredo e la terza macchina di RFK numero #60 di David Ragan.

DUEL 1 

Nel corso dei primi giri Larson capeggia l’esterno, mentre Logano rimane accomodato sull’interno. Al 3° giro la formazione cambia e Kyle Larson, dopo aver passato Logano, scarta con Austin Dillon verso l’interno, lasciando la leadership dell’esterno a Daniel Suarez. Le file tornano in pari al 4° giro grazie alla spinta di Erik Jones nei confronti di Suarez, che a sua volta si butta all’interno davanti a Larson.

Le immagini televisive si concentrano anche sugli Open teams con Johnson davanti ad Alfredo (già qualificato) e Yeley. Al 7° giro Jones prende la testa della gara mettendosi all’interno e portandosi dietro Truex Jr, ma al giro 8 emerge il vincitore della Daytona 500 2023 Ricky Stenhouse Jr, in grado di guadagnare una decina di posizioni dopo la partenza, passando in un secondo momento in testa.

Molti piloti, tra i quali Logano e Preece, lamentano poca stabilità e molto sovrasterzo sia nella percorrenza di curva 4, sia in quella del trioval. Al giro 20 Lajoie viene tradito dai suoi avversari, trovandosi da solo su una fila centrale con la conseguente perdita di scia e posizioni.

Arrivano i pitstop a 21 dalla fine con un rischio di incidente con Reddick, Gibbs, Johnson e Jones al rientro in pitroad. A 20 dalla fine tocca a Dillon e Stenhouse. A 17 dalla fine si fermano i restanti con Larson che sfrutta l’auto più scarica per fare overcut sul gruppo che è entrato per primo. La classifica si ribalta, la presenza di due gruppi è nitida, con quello di testa recita Larson, Suarez, Elliott, Bowman, Logano, Gilliland.

A 14 dalla fine Johnson rallenta lasciando strada a Gibbs per la testa del secondo gruppo che cerca di raggiungere la coda del primo. A 11 dalla fine i due gruppi si congiungono e Gibbs riesce a farsi una scorpacciata di posizioni dall’esterno portandosi 4°. La furia del gruppo, unita alle condizioni difficili della pista scatenano l’incidente e la relativa caution in curva 3 con Hemric, Stenhouse, Dillon e Johnson coinvolti. Johnson fortunatamente non danneggia la vettura, ma le sue possibilità di conquistare un posto al sole si riducono al lumicino. 

La ripartenza arriva a 6 giri dalla fine con Larson esterno (traiettoria alta) e Suarez interno (traiettoria bassa). Le due file si mantengono tali fino all’ultimo giro, con l’inizio del quale la fila esterna sembra disporre di un buon momentum. Elliott e Hocevar sfruttano la mancanza di velocità della fila interna per scartare verso sinistra, mettendo Suarez alle loro spalle nell’arrivo al rettifilo opposto.

La fila esterna continua ad essere più veloce e, poco prima della percorrenza della seconda sopraelevata, si presenta Tyler Reddick ai danni di Kyle Larson, che cede la leadership al “rosso” di 23XI. Un eccessivo bumpdraft di Bowman ai danni di Larson rovina la possibile volata contro Reddick sul rettilineo del traguardo, con il pilota #45 che conquista la duel. Nelle retrovie Johnson riesce nel corso degli ultimi metri ad anteporsi a Yeley, prendendosi una qualificazione che fino a qualche giro prima era una solo ormai una labile velleità. 

Pilota Auto Marchio Giri Partenza
1 Tyler Reddick 45 Toyota 60 19
2 Chase Elliott 9 Chevrolet 60 3
3 Alex Bowman 48 Chevrolet 60 9
4 Carson Hocevar 77 Chevrolet 60 20
5 Erik Jones 43 Toyota 60 12
6 Daniel Suarez 99 Chevrolet 60 10
7 Joey Logano 22 Ford 60 1
8 Ty Gibbs 54 Toyota 60 15
9 Kyle Larson 5 Chevrolet 60 2
10 Chris Buescher 17 Ford 60 8
11 Ross Chastain 1 Chevrolet 60 5
12 Jimmie Johnson 84 Toyota 60 18
13 Ryan Preece 41 Ford 60 7
14 Martin Truex Jr. 19 Toyota 60 14
15 Corey LaJoie 7 Chevrolet 60 17
16 J.J. Yeley 44 Chevrolet 60 21
17 Todd Gilliland 38 Ford 60 6
18 Austin Dillon 3 Chevrolet 60 4
19 Anthony Alfredo 62 Chevrolet 59 11
20 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 51 16
21 Daniel Hemric 31 Chevrolet 49 13

 

DUEL 2

McDowell parte dall’interno, affiancato da Cindric. A giocarsi l’ingresso ci sono McLeod e Grala, con la #36 di Front Row. McDowell parte a fionda mentre Cindric si accoda subito con la formazione quasi immediata della fila unica all’interno nelle prime posizioni. Sull’esterno un po’ più indietro c’è la fila di Herbst un po’ più trattenuta.

La calma si rompe al 5° giro con McDowell che comincia a disegnare traiettorie ondulate per scomporre un po’ la situazione e catalizzando lo spostamento delle vetture sulla fila esterna, in particolare con Byron e Busch (e Cindric che rimane alle spalle). Riley Herbst porta tanta velocità sulla fila esterna con la #15 del RWR e si antepone a Byron.

Allmendinger, con molta velocità scarta all’interno e conquista il comando della fila interna. Al 18° giro arriva lo spostamento di Herbst che lascia strada all’esterno a Bubba Wallace, salvo poi bloccare l’afroamericano nel backstraight nel giro successivo permettendo Gragson di occupare la testa sulla fila interna. Al giro 20 Herbst scarta nuovamente verso l’interno mentre Wallace acquisisce la testa della gara grazie al maggior grip che si palesa sulla linea alta.

BJ McLeod emerge cercando di acquisire un posto di qualificazione per la gara salendo 3° a metà gara, per poi scivolare mestamente nel bel mezzo del gruppo prima del valzer delle soste.

I primi pit arrivano più in ritardo rispetto alla prima duel. Mcleod, Bell, Wallace, Haley, Byron, Allmendinger e Busch si fermano a -18 dalla fine mentre al giro successivo si fermano le Ford, eccezion fatta per Grala, Burton, Blaney, Keselowski e Ragan, che pittano il giro dopo. Alla fine della fiera McDowell torna al comando e Hamlin lo segue con Cindric, Briscoe e Byron in top 5. Grala è in fondo con le chance di qualificarsi quasi al minimo. 

A 13 dalla fine, il basso grip nel trioval, unito ad una manovra di difesa molto accentuata di Byron e un bumpdrafting ottimistico di Keselowski, scatenano un incidente di grandi proporzioni.

Blaney viene agganciato dalla vettura di Byron e si dirige con un angolo d’impatto devastante contro le safer barrier esterne, con una dinamica che non si discosta molto dall’impatto che lo stesso pilota dell’Ohio ha subito nella Coke dello scorso anno in curva 4. La decelerazione è di 55G, contro i 71G subiti alla Coke, ma fortunatamente Blaney ne esce indenne, anche se frustrato. Busch, Gragson, Berry ed Herbst vengono coinvolti nell’incidente e riportano danni significativi.

Ai -8 la gara riparte con McDowell all’esterno e Hamlin all’ interno. La inside line è costituta solo da Hamlin, Bell, Nemechek e Z.Smith. Briscoe si accoda per evitare inconvenienti. Hamlin esagera con il waving a -4 dalla fine e attua un late block rischioso su McDowell. 

Dopo un po’ di anarchia che ha regnato a -3 dalla fine, si crea una fila unica a -2 dalla fine capeggiata da Hamlin, che si mantiene tale fino alla bandiera bianca. Burton e Cindric, dopo aver scartato sull’esterno, sono i primi a rompere gli indugi contro Hamlin e Bell, con quest’ultimo che, con un secco “no”, blocca il pilota di Wood Brother scartando dall’interno all’esterno.

Senza l’aiuto di alcun pilota, Hamlin perde terreno nel backstraight, con Bell che passa in testa con la compagnia di Burton e Cindric. Si arriva in curva 3 e Cindric si infila all’interno di Burton, prendendosi la possibilità di attaccare Bell in volata. Il vincitore 2022 della Daytona 500 non riesce ad impensierire Bell, che si prende la vittoria della seconda duel e di conseguenza la conquista della seconda fila. Tra gli Open Teams, la qualificazione è ad appannaggio di Kaz Grala ai danni di BJ McLeod. 

Pilota Auto Marchio Giri Partenza
1 Christopher Bell 20 Toyota 60 16
2 Austin Cindric 2 Ford 60 2
3 Denny Hamlin 11 Toyota 60 17
4 John Hunter Nemechek 42 Toyota 60 19
5 Harrison Burton 21 Ford 60 5
6 Zane Smith 71 Chevrolet 60 18
7 Brad Keselowski 6 Ford 60 12
8 William Byron 24 Chevrolet 60 3
9 Chase Briscoe 14 Ford 60 7
10 Justin Haley 51 Ford 60 15
11 Bubba Wallace 23 Toyota 60 14
12 Kaz Grala 36 Ford 60 21
13 AJ Allmendinger 16 Chevrolet 60 10
14 B.J. McLeod 78 Chevrolet 60 20
15 David Ragan 60 Ford 60 13
16 Michael McDowell 34 Ford 60 1
17 Josh Berry 4 Ford 48 11
18 Ryan Blaney 12 Ford 47 9
19 Kyle Busch 8 Chevrolet 47 4
20 Riley Herbst 15 Ford 47 6
21 Noah Gragson 10 Ford 47 8

 

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Marchio Auto
1 Joey Logano Ford 22
2 Michael McDowell Ford 34
3 Tyler Reddick Toyota 45
4 Christopher Bell Toyota 20
5 Chase Elliott Chevrolet 9
6 Austin Cindric Ford 2
7 Alex Bowman Chevrolet 48
8 Denny Hamlin Toyota 11
9 Carson Hocevar Chevrolet 77
10 John Hunter Nemechek Toyota 42
11 Erik Jones Toyota 43
12 Harrison Burton Ford 21
13 Daniel Suarez Chevrolet 99
14 Zane Smith Chevrolet 71
15 Ty Gibbs Toyota 54
16 Brad Keselowski Ford 6
17 Kyle Larson Chevrolet 5
18 William Byron Chevrolet 24
19 Chris Buescher Ford 17
20 Chase Briscoe Ford 14
21 Ross Chastain Chevrolet 1
22 Justin Haley Ford 51
23 Jimmie Johnson Toyota 84
24 Bubba Wallace Toyota 23
25 Ryan Preece Ford 41
26 Kaz Grala Ford 36
27 Martin Truex Jr. Toyota 19
28 AJ Allmendinger Chevrolet 16
29 Corey LaJoie Chevrolet 7
30 Josh Berry Ford 4
31 Todd Gilliland Ford 38
32 Ryan Blaney Ford 12
33 Austin Dillon Chevrolet 3
34 Kyle Busch Chevrolet 8
35 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
36 Riley Herbst Ford 15
37 Daniel Hemric Chevrolet 31
38 Noah Gragson Ford 10
39 Anthony Alfredo Chevrolet 62
40 David Ragan Ford 60

 

STAGE 1 (65 giri)

La gara è stata rimandata al giorno successivo a causa degli scrosci di pioggia che hanno colpito la Florida. La partenza viene fissata alle 22:30 italiane con le parole più famose del motorsport che vengono pronunciate da Dwayne “The Rock” Johnson.

Le vetture coinvolte negli incidenti delle duels, tra le quali sono presenti quelle di Busch, Gragson, Blaney, Byron, Hemric e Grala, sono costrette a ripiegare su un muletto, e partiranno dal fondo del gruppo. 

Dopo la green flag tanto attesa, si procede in due file parallele, con l’obiettivo di raggiungere quanto prima il picco di velocità sfruttando la scia. (in gergo “building speed”). La formazione viene cambiata da Chastain al 4° giro, con la realizzazione di una 3° fila sull’esterno. Keselowski si unisce al carro, prendendone le briglie e cercando di raggiungere le posizioni al vertice.

La creazione della terza fila causa però del subbuglio e alla fine del 5° giro arriva già subito l’incidente. Il tutto viene scatenato da Keselowski che, tampona aggressivamente la #42 di Nemechek, che perde momentaneamente il controllo coinvolgendo Hocevar e Burton.

Si crea un effetto a catena che tira fuori dai giochi anche alcune vetture degli Open Teams, tra le quali Kaz Grala e Jimmie Johnson (può continuare ma sono presenti danni di convergenza). Anche Austin Dillon è coinvolto e, dopo aver effettuato diversi giri, spedisce la #3 in garage per ulteriori riparazioni. 

Tutti i piloti effettuano splash, eccezion fatta per Blaney, Bell ed Hemric. La strategia per cercare di arrivare fino alla fine è quella di salvare carburante, anche se le possibilità sono ridotte. Blaney e Bell effettuano gran parte dei giri a capeggiare rispettivamente la fila interna e quella esterna premendo il gas al 50%.

Al 32° giro Bell si accoda a Blaney e la formazione rimane la medesima con l’arrivo delle prime soste sotto green flag, per tutti coloro che scartano la strategia di fuel saving. 

Alla fine del giro 40 si fermano tutte e tre le Penske, con la compagnia di Bell e Hemric, mentre Buescher si ferma da solo al giro successivo. Al giro 47 McDowell si apre via radio lamentando problemi nell’inserimento della 5° marcia, che gli causa problemi di potenza. Con la maggior parte dei piloti che si fermano a -9 giri dalla fine, Ragan, Preece, Gragson, Berry e Gilliland provano ad arrivare in fondo, ma questi ultimi 3 si arrendono a 6 giri dalla conclusione dello stage.

Ragan e Preece, nonostante riescano a rimanere in pista fino alla bandiera a scacchi verde e bianca, vengono passati dai piloti che hanno pittato (con Elliott che dispone della leadership dei piloti che hanno pittato). L’ultimo giro vede Chase Elliott in testa inseguito da Kyle Larson, che cerca un attacco all’ultimo grazie alla spinta di Chastain, ma Elliott è il primo a transitare sulla linea del traguardo, vincendo lo stage. 

TOP 10 STAGE 1

Pilota Marchio Auto
1 Chase Elliott Chevrolet 9
2 Kyle Larson Chevrolet 5
3 Ross Chastain Chevrolet 45
4 Alex Bowman Chevrolet 48
5 William Byron Chevrolet 24
6 Kyle Busch Chevrolet 8
7 Denny Hamlin Toyota 11
8 Bubba Wallace Toyota 23
9 Martin Truex Jr. Toyota 77
10 Daniel Suarez Chevrolet 99

 

STAGE 2 (65 giri)

L’inizio del secondo stage è una doccia fredda per Kyle Busch, che viene penalizzato in fondo al gruppo per Safety Violation e per John Hunter Nemechek, che dopo aver stallato in seguito al pit, viene penalizzato per “over the wall too soon” da parte dei suoi meccanici. 

Per il drappo verde Larson e Berry compongono la prima fila, mentre il vincitore del primo stage Chase Elliott parte 6°. Non manca molto prima che si formi la terza fila con Joey Logano che si inserisce ben presto nella contesa per le posizioni di testa, per poi passare in testa al 7° giro. Da dietro Kyle Busch riesce ad allargare le spalle nel gruppo salendo ben presto in top5.

A 20 dalla fine del secondo stage i piloti si fermano a rifornire in massa, ma Josh Berry finisce in testacoda dopo un contatto con John Hunter Nemechek, con il pilota della compagine di Stewart Haas Racing che perde il traino degli avversari e la possibilità di giocarsi il secondo stage. 

A -17 dalla fine si ferma un secondo gruppo con Busch, Stenhouse, Hemric, Smith, Allmendinger, Suarez, Dillon, Ragan per uno splash. Larson, Blaney, Elliott, LaJoie, Cindric, Chastain, Byron e Bowman chiudono il ciclo delle soste. A 5 giri dalla fine Cindric si mette in testa alla gara, con il trenino esterno capitanato da Kyle Busch che cerca di rimanere in lizza per la vittoria dello stage.

Il gruppo rimane ordinato anche con l’inizio dell’ultimo giro, ma nella percorrenza dell’ultima curva Blaney riesce a bucare Cindric che lascia un pertugio aperto all’interno. Cindric, appena davanti a Busch, riesce a scartare verso sinistra placcando “Rowdy”, con Blaney che porta a casa il secondo stage. 

TOP 10 STAGE 2

Pilota Marchio Auto
1 Ryan Blaney Ford 12
2 Austin Cindric Ford 2
3 Daniel Suarez Chevrolet 99
4 Kyle Busch Chevrolet 8
5 Tyler Reddick Toyota 45
6 William Byron Chevrolet 24
7 Bubba Wallace Toyota 23
8 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
9 AJ Allmendinger Chevrolet 16
10 Chris Buescher Chevrolet 17

 

STAGE 3 (70 giri)

L’inizio del terzo stage è ancora una volta abbastanza amaro per Kyle Busch, che con una gomma mal fissata è costretto a rientrare in pit road. 

La fila frontale per la green flag è costituita da Wallace e Cindric al suo fianco. Un pioneristico LaJoie nel corso dei primi giri sotto green del terzo stage crea una fila centrale e sfruttando il vuoto d’aria laterale creato dalle due file alle estremità, riesce ad emergere. Wallace scarta verso il centro lasciando l’inside a Hemric, creando una fase fossilizzata in una formazione in three wide.

Dopo uno scambio continuo di posizioni dovuto all’ottima velocità garantita sulla fila alta, le due Kaulig con Allmendinger ed Hemric si issano al governo della gara. La sinergia della fila alta e quella centrale permettono alla concorrenza dopo 4 giri di scalzare il duo Kaulig, con Busch (ancora una volta grande rimonta da parte sua) e Lajoie che si mettono a capo della fila interna ed esterna. A -49 Hamlin scavalca Lajoie dopo un sorpasso di pura velocità all’interno di curva 3 prendendosi la testa della gara, con la conseguente possibilità di controllare entrambe le file.

La situazione dopo un momento estremamente caotico si stabilizza con Hamlin che si fissa in alto e Busch che rimane basso. Poco prima dell’arrivo delle soste, Logano passa in testa con la collaborazione di Ragan e Keselowski. Al giro 178 arrivano le prime soste con Herbst, Hemric, LaJoie, Allmendinger e Smith. Seguono Bell, Truex, Reddick, Jones, Wallace, Gibbs e Nemechek al giro successivo, mentre al 180° passaggio si fermano Hamlin, Preece e Busch. La finestra di pit-stop rimane aperta ancora per due giri e dopo la conclusione della stessa, è Daniel Suarez ad acquisire la testa della gara.

La palla passa in mano al duo Trackhouse costituito dallo stesso Suarez e da Chastain, che per 4 giri buoni mantengono ordine nel pack. A rompere il ghiaccio a 10 giri dalla conclusione è William Byron, che sembra far viaggiare molto velocemente la fila interna, mentre Suarez (in mezzo) viene risucchiato. Chastain riesce a mantenere linfa vitale al confronto nelle posizioni di testa trainando la fila esterna.

A 9 giri il gruppo comincia ad intensificare le attività, ma esagerando. All’entrata di curva 3, dopo un bumpdraft deciso da parte di Bowman, Byron perde il controllo, si appoggia sulla fiancata della #6 di Keselowski e quest’ultimo, ormai intraversato, coinvolge i piloti sopraggiungenti dalla fila esterna. Il big one è arrivato e il gruppo viene praticamente decimato, con ben 18 vetture coinvolte.

Larson, Keselowski, Gragson, Hamlin, Blaney, Briscoe, Buescher, Truex, Logano, Hemric, Gilliland, Preece, Jones, Reddick, Stenhouse, Gibbs, Alfredo e Suarez sono coinvolti nella carneficina e la Red Flag viene dispiegata. 

Con il ripristino delle azioni in pista, Chastain guida il gruppo verso la bandiera verde dalla fila alta, con Byron al suo fianco. A -4 si riparte e i piloti, nonostante le ripetute spinte, mantengono una certa calma onde evitare altri incidenti di grandi dimensioni. A 2 giri dalla fine cominciano ad esserci i primi movimenti con Chastain che sembra non viaggiare forte quanto Byron.

Nel trioval Byron scarta sull’esterno, lasciando strada a Cindric. LaJoie (dietro a Cindric) tenta un’infilata molto ottimistica all’interno del nativo di Columbus rischiando di far girare l’alfiere del team Penske, mentre pochi metri dopo Chastain si butta inaspettatamente all’interno. Cindric, che poco prima ha rischiato di girarsi, viene preso da Chastain, con entrambe le vetture che viaggiano intraversate nell’infield grass e rientrano pericolosamente nel trioval.

Fortunatamente nessuno dei due piloti viene colpito, ma, con Byron che ha preso la bandiera bianca appena prima dell’uscita della caution, l’ultimo giro sotto bandiera verde è privato agli spettatori. William Byron vince la sua prima gara in un superspeedway, conquistando la Daytona 500.

Il successo per Hendrick Motorsport alla “Great American Race” arriva 10 anni dall’ultima conquistata da Dale Earnhardt Jr. 

CLASSIFICA FINALE 

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Punti
1 William Byron 24 Chevrolet 200 18 54
2 Alex Bowman 48 Chevrolet 200 7 50
3 Christopher Bell 20 Toyota 200 4 44
4 Corey LaJoie 7 Chevrolet 200 29 33
5 Bubba Wallace 23 Toyota 200 24 39
6 AJ Allmendinger 16 Chevrolet 200 28 0
7 John Hunter Nemechek 42 Toyota 200 10 37
8 Erik Jones 43 Toyota 200 11 35
9 Noah Gragson 10 Ford 200 38 28
10 Chase Briscoe 14 Ford 200 20 29
11 Kyle Larson 5 Chevrolet 200 17 37
12 Kyle Busch 8 Chevrolet 200 34 37
13 Zane Smith 71 Chevrolet 200 14 29
14 Chase Elliott 9 Chevrolet 200 5 42
15 Martin Truex Jr. 19 Toyota 200 27 24
16 Daniel Hemric 31 Chevrolet 200 37 21
17 Ty Gibbs 54 Toyota 200 15 23
18 Chris Buescher 17 Ford 200 19 21
19 Denny Hamlin 11 Toyota 200 8 30
20 David Ragan 60 Ford 200 40 17
21 Ross Chastain 1 Chevrolet 199 21 24
22 Austin Cindric 2 Ford 199 6 33
23 Ryan Preece 41 Ford 199 25 14
24 Riley Herbst 15 Ford 199 36 0
25 Josh Berry 4 Ford 199 30 12
26 Justin Haley 51 Ford 199 22 12
27 Anthony Alfredo 62 Chevrolet 198 39 0
28 Jimmie Johnson 84 Toyota 196 23 9
29 Tyler Reddick 45 Toyota 192 3 24
30 Ryan Blaney 12 Ford 192 32 17
31 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 192 35 9
32 Joey Logano 22 Ford 191 1 9
33 Brad Keselowski 6 Ford 191 16 8
34 Daniel Suarez 99 Chevrolet 191 13 17
35 Todd Gilliland 38 Ford 191 31 2
36 Michael McDowell 34 Ford 176 2 1
37 Austin Dillon 3 Chevrolet 146 33 1
38 Kaz Grala 36 Ford 5 26 1
39 Harrison Burton 21 Ford 5 12 7
40 Carson Hocevar 77 Chevrolet 5 9 8