ASZ Insider#64: Nascar Cup Series Playoff Texas

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

Nuova settimana, nuovo recap di Mark Bruno “fresco” di compleanno, che ci porta il primo “riassunto” del ROUND of 12, pronti per il rush finale di stagione. Buona lettura!

BYRON STRAPPA IL TICKET PER IL ROUND OF 8 

Nella victory lane texana, a portare il proprio numero è il nativo di Charlotte,che porta a quota 6 le vittorie stagionali.

 

Il weekend che separa il termine del Round of 16 dall’inizio del Round of 12 è macchiato dalla scomparsa di Sherry Pollex, grande fonte di ispirazione nella lotta contro il cancro e in passato ragazza di Martin Truex Jr. Durante le cerimonie pregara, Sherry viene ricordata e commemorata in un minuto di silenzio mentre il fiocco rosa viene esposto in ogni vettura. 

La piazza d’onore viene conquistata da Bubba Wallace per la seconda volta nella sua carriera in Cup Series, dopo aver conquistato la prima ottenuta nel 2022 in Michigan. 

ORDINE DI PARTENZA:

  1. Bubba Wallace(23), 23XI Racing Toyota
  2. Chris Buescher(17), RFK Racing Ford
  3. Brad Keselowski(6), RFK Racing Ford
  4. Ty Gibbs(54), Joe Gibbs Racing Toyota
  5. Ross Chastain(1), Trackhouse Racing Chevrolet
  6. A.J. Allmendinger(16), Kaulig Racing Chevrolet
  7. Kyle Busch(8), Richard Childress Racing Chevrolet
  8. Daniel Suárez(99), Trackhouse Racing Chevrolet
  9. Christopher Bell(20), Joe Gibbs Racing Toyota
  10. Denny Hamlin(11), Joe Gibbs Racing Toyota
  11. Kyle Larson(5), Hendrick Motorsports Chevrolet
  12. Erik Jones(43), Legacy Motor Club Chevrolet
  13. Austin Dillon(3), Richard Childress Racing Chevrolet
  14. Alex Bowman(48), Hendrick Motorsports Chevrolet
  15. Tyler Reddick(45), 23XI Racing Toyota
  16. Martin Truex Jr.(19), Joe Gibbs Racing Toyota
  17. Michael McDowell(34), Front Row Motorsports Ford
  18. William Byron(24), Hendrick Motorsports Chevrolet
  19. Carson Hocevar(42), Legacy Motor Club Chevrolet
  20. Joey Logano(22), Team Penske Ford
  21. Aric Almirola(10), Stewart-Haas Racing Ford
  22. Kevin Harvick(4), Stewart-Haas Racing Ford
  23. Ryan Blaney(12), Team Penske Ford
  24. Ricky Stenhouse Jr.(47), JTG Daugherty Racing Chevrolet
  25. Ryan Preece(41), Stewart-Haas Racing Ford
  26. Ty Dillon(77), Spire Motorsports Chevrolet
  27. Corey LaJoie(7), Spire Motorsports Chevrolet
  28. Justin Haley(31), Kaulig Racing Chevrolet
  29. Chase Elliott(9), Hendrick Motorsports Chevrolet
  30. Harrison Burton(21), Wood Brothers Racing Ford
  31. Chase Briscoe(14), Stewart-Haas Racing Ford
  32. Austin Cindric(2), Team Penske Ford
  33. Zane Smith (38), Front Row Motorsports Ford
  34. BJ McLeod (78), Live Fast Motorsports Ford
  35. J.J. Yeley(15), Rick Ware Racing Ford
  36. Todd Gilliland(51), Rick Ware Racing Ford

PRIMO STAGE (80 giri)

La bandiera sventola in quella che si rivela essere la gara con le temperature più alte di sempre, 37,8°C (100°F), con il tracciato che potrebbe diventare scivoloso e con le gomme che possono cedere da un momento all’altro. 

Al via Wallace parte interno e viene subito incalzato da Buescher sull’esterno (in un groove però poco favorevole considerando il banking limitato della pista). Ma Wallace mantiene la testa della gara e ben presto si crea una fila singola sulla traiettoria interna. Il consumo delle gomme è accelerato dalle difficili temperature che affligono il Texas Motor Speedway e dopo soli 20 giri i piloti lamentano già tanto sottosterzo (con la prima tyre-window prevista intorno al 40° giro).

In aggiunta Kyle Busch fatica a comunicare con muretto a causa delle interferenze radio. Davanti l’unico pilota che sembra non patire il crollo degli pneumatici tenendo un ritmo sostenuto è Bubba Wallace, in grado di staccare Buescher di 1.4s.

Al 37° giro cominciano le prime soste con Bell vittima di un pit lento (15 secondi), mentre al giro successivo si fermano Chastain, Buescher, Busch, Keselowski, Larson, Reddick, Hocevar e McLeod, e quasi tutte le vetture del giro di testa a seguire. Ma proprio durante le soste, Austin Dillon si ritrova a muro in curva 3, con lo pneumatico malfissato che si stacca.

Con la prima caution che interviene al giro 42, Austin Dillon è costretto ad uscire dall’auto, ponendo fine alla sua giornata. I piloti che non hanno effettuato ancora le soste sono Elliott, Blaney, Briscoe, LaJoie, Burton, Cindric e Ty Dillon, i quali sotto caution cambiano 4 gomme. 

Al giro 49 la gara riprende, ma si ferma nuovamente a seguito di un duplice testacoda di Almirola e Bowman. Proprio con la creazione di un three wide in curva 1 tra Hocevar, Bowman e McDowell non andato bene, si scaturisce la perdita di controllo di Bowman che, girandosi, costringe anche Almirola a prendere azioni evasive. 

Nella caution l’unico pilota che rientra è Joey Logano, che continua il suo periodo no anche nella giornata odierna così come tutta la compagine Penske che soffre un periodo di netta crisi. 

Alla ripartenza del giro 54 Wallace deve guardarsi subito da Kyle Busch, che dalla 3° posizione cerca di appropriarsi dell’interno, senza essere però in grado di spodestare il portacolori del 23XI dalla leadership. La 3° gialla di giornata viene esposta a causa di una gomma persa dalla numero 51 guidata in giornata odierna da Todd Gilliland, che nel processo si gira nel rettilineo opposto. 

Il verde torna a sbandierare al giro 59 e Wallace riesce a mantenersi sempre interno, con al suo fianco Chastain. Dietro Busch è sull’esterno di Buescher, ma il pilota del RCR comincia presto a perdere ritmo, lamentando di avere una presunta foratura. Dal muretto sembra tutto ok e Busch riesce momentaneamente a riprendere ritmo dopo aver perso 6 posizioni, ma al giro 74 (a -7 dalla fine dello stage) la gomma cede e “Rowdy” sbatte violentemente contro il muretto esterno della prima sopraelevata.

Il bicampione della serie comincia poi a procedere in retromarcia per rientrare in pit-road ritirando la sua Camaro del Richard Childress Racing, che lascia il Texas con l’amaro in bocca contando anche il ritiro di Austin Dillon. Il valzer dei pit la fa da padrona in questa caution con Buescher, Reddick, Byron, Bell, McDowell, Elliott, Briscoe, Blaney che sono gli unici a rimanere fuori.

Nelle soste arriva il suicidio JGR, con Gibbs ed Hamlin che finiscono a contatto in pit road e con Gibbs che riporta danni pesanti tirandosi fuori anche lui dai giochi della gara. Il restart avviene proprio all’ultimo giro dello stage, con Buescher e Reddick che occupano la prima fila. Reddick dall’esterno è una fionda grazie alla spinta di Bell, che agevola il pilota della numero 45, il quale porta a casa lo stage.

Dopo il passaggio sul traguardo Truex viene colpito da Keselowski e si gira spiattellando le gomme fortunatamente evitando le barriere. 

TOP 10 STAGE 1:

  1. Tyler Reddick(45)
  2. Chris Buescher(17)
  3. Christopher Bell(20)
  4. William Byron(24)
  5. Michael McDowell(34) 
  6. Chase Elliott(9)
  7. Ryan Blaney(12) 
  8. Chase Briscoe(14) 
  9. Denny Hamlin(11)
  10. Bubba Wallace(23) 

SECONDO STAGE (85 giri)

Reddick, dopo la vittoria dello stage, continua ad occupare la prima posizione in vista della green flag per il secondo. McDowell agevola la partenza di Reddick e si inserisce su Buescher mettendosi in seconda posizione. L’azione si concentra per la 5° posizione con un Blaney che ingaggia Briscoe. Briscoe perde terreno e dopo aver perso la posizione in favore di Blaney al giro 89, viene scavalcato anche da Hamlin all’inizio del giro 91 e da Larson alla fine dello stesso.

La gara assume una certa regolarità con la prima posizione consolidata da Reddick, ma al giro 111 la corsa viene neutralizzata a causa di una foratura della posteriore destra di LaJoie, che tocca le safer esterne. Il cedimento strutturale dello pneumatico danneggia tutta la zona del passaruota e del quarter panel destro, ma nonostante i danni apparentemente di grande entità, LaJoie è in grado di proseguire.

Si fermano tutti ai pit a cambiare 4 gomme, con le eccezioni di Wallace, Blaney, Keselowski, Suarez, Hocevar e Dillon che procedono a cambiare 2 gomme e quella di Bell, che addirittura esegue solo il rifornimento di bioetanolo. 

Al giro 118 Wallace ritorna a dare lo strappo dalla prima posizione, accompagnato da Blaney sull’esterno, non in grado di minacciare l’avversario per la prima posizione. A chi la caution uscita in precedenza non ha sorriso è Reddick, rimasto impantanato nel midfield in 24° posizione, in un circuito che a causa del groove pressochè unico non rende facile sorpassare.

Tra chi ha messo 4 gomme ai box, Larson è quello che si comporta meglio salendo al giro 135 in 3° posizione dopo essere partito 7°. La prima posizione è alla portata del pilota campione 2021 e al giro 143 esegue il sorpasso ai danni di Bubba Wallace, portandosi in testa alla gara. Le gomme di sinistra di Wallace sembrano cedere e al 149° passaggio scivola in 4° dopo venir oltrepassato da Hamlin e Jones.

Wallace continua a crollare e il pilota afroamericano scivola addirittura in 9° posizione dopo aver dominato quasi la metà dello stage e al contempo Jones riesce a passare Hamlin per la seconda posizione. Considerando il vantaggio accumulato grazie ad un ritmo indiavolato, la prima posizione per Larson è al sicuro e il 31 enne californiano porta a casa il secondo stage. 

TOP 10 STAGE 2:

  1. Kyle Larson(5)
  2. Erik Jones(43)
  3. Denny Hamlin(11)
  4. Ryan Blaney(12)
  5. Chris Buescher(17)
  6. Chase Elliott(9)
  7. Brad Keselowski(6)
  8. Ross Chastain(1)
  9. Bubba Wallace(23)
  10. Daniel Suarez(99)

TERZO STAGE (102 giri) 

Durante il momento dei pit-stop, le gerarchie nelle posizioni di testa vengono consolidate e Larson ha l’onore di scegliere la traiettoria per la ripartenza (ovvero quella interna favorevole in questo tracciato). 

Larson dopo la bandiera verde mantiene la prima posizione mentre Hamlin cerca di riprendersi la seconda posizione persa al termine del secondo stage. Segue un ottimo Blaney in 4° posizione, che cerca di salvare l’ennesima giornata negativa di Penske. Ross Chastain appare invece in difficoltà e al giro 181 finisce largo in curva 1 scivolando addirittura in 30° posizione.

La situazione rimane costante fino al giro 207, con le soste inaugurate da Reddick, l’unico sfortunato a svolgere il pit-stop sotto green flag, in quanto Suarez nell’imboccare la via della pit-road si gira, con la Direzione Gara che mette tutti a tacere con una nuova caution.

Con tutti i piloti che cambiano 4 gomme, a beneficiare di un buon lavoro della crew è Keselowski che da 5° sale 3°. 

La gara viene rivitalizzata a 53 giri dalla fine, e mentre Larson mantiene la prima posizione, Keselowski deve arrendersi ad un Hamlin in gran spolvero. Byron è il pilota che mostra il ritmo migliore e l’alfiere del team Hendrick riesce a mettersi a ridosso della top5 a 30 giri dalla fine. 

Quando mancano 25 giri alla fine della gara, la gialla ritorna fuori per il testacoda di JJ Yeley, che pone fine alla sua gara indirizzandosi contro le barriere esterne di curva 2. Si entra nelle fasi di pit-stop, con Larson che finta un ingresso in pit-road per poi rimettersi in carreggiata, scegliendo una strategia in favore della track position.

Tra i piloti che si fermano, Hamlin è colui che esce davanti a tutti grazie al cambio di 2 gomme, mentre gli unici che cambiano 4 gomme sono Jones ed Almirola. Gli altri piloti che sostituiscono due pneumatici sono Keselowski, Buescher, Logano, Haley e Blaney. 

La gara riprende a -20 dalla fine con Larson e Wallace in prima fila. Wallace riesce a mantenere linfa vitale alla battaglia dall’esterno con Larson non in grado di padroneggiare l’interno.

Nella disperazione Larson tenta di entrare forte in curva al giro successivo, ma il retrotreno della numero 5 si alleggerisce e Larson, con l’auto ormai partita per la tangente, sbatte pesantemente contro le barriere. I danni importanti pongono la parola fine alla gara di Larson, che in classifica playoff si ritrova in quel momento a -2 dalla cutoffline. 

Si ritenta la partenza a -14 giri dalla fine, ma il temperamento dei piloti comincia a scaldarsi tenendo conto dell’esiguo numero di giri che manca alla fine. Wallace è svelto alla ripartenza dall’esterno e riesce a rimanere in testa davanti a Briscoe ed Elliott.

Ma neanche 2 tornate dopo e un “multiple crash” colpisce il gruppo in curva 4. Reddick sfiora il muro nella curva finale e viene centrato da Blaney, la cui Mustang rimbalza e piroetta in mezzo alla pista, con Smith e Cindric non in grado di evitare la trottola impazzita e Allmendinger, che nel tentativo di evitare l’incidente, picchia forte contro le barriere esterne.

Anche l’auto di Jones finisce nel miscuglio e il Michigander deve dire addio ad una gara promettente. L’auto di Smith è salva, mentre Blaney riporta danni importanti di convergenza che non gli permettono di continuare. 

La green flag sventola a 6 giri dalla fine e Byron parte a razzo passando prima Elliott e Briscoe e nel boato generale anche il leader Wallace ancor prima di concludere il passaggio sul traguardo.

Anche la partenza di Chastain è spettacolare e “Watermelonman” riesce a classificarsi addirittura in seconda posizione. Wallace e Bell danno vita alla lotta per la 3°posizione, ma Wallace chiude ogni pertugio al pilota della Camry 20 del Joe Gibbs Racing, il tutto mentre Byron, con pista libera si fionda sotto la bandiera a scacchi in prima posizione, accedendo di diritto al Round of 8. 

CLASSIFICA FINALE:

  1. William Byron(24), Hendrick Motorsports Chevrolet
  2. Ross Chastain(1), Trackhouse Racing Chevrolet
  3. Bubba Wallace(23), 23XI Racing Toyota
  4. Christopher Bell(20), Joe Gibbs Racing Toyota
  5. Denny Hamlin(11), Joe Gibbs Racing Toyota
  6. Kevin Harvick(4), Stewart-Haas Racing Ford
  7. Brad Keselowski(6), RFK Racing Ford
  8. Daniel Suárez(99), Trackhouse Racing Chevrolet
  9. Ricky Stenhouse Jr.(47), JTG Daugherty Racing Chevrolet
  10. Chase Briscoe(14), Stewart-Haas Racing Ford
  11. Chase Elliott(9), Hendrick Motorsports Chevrolet
  12. Alex Bowman(48), Hendrick Motorsports Chevrolet
  13. Justin Haley(31), Kaulig Racing Chevrolet
  14. Chris Buescher(17), RFK Racing Ford
  15. Michael McDowell(34), Front Row Motorsports Ford
  16. Carson Hocevar (42), Legacy Motor Club Chevrolet
  17. Martin Truex Jr.(19), Joe Gibbs Racing Toyota
  18. Aric Almirola(10), Stewart-Haas Racing Ford
  19. Ty Dillon(77), Spire Motorsports Chevrolet
  20. Harrison Burton(21), Wood Brothers Racing Ford
  21. Joey Logano(22), Team Penske Ford
  22. BJ McLeod (78), Live Fast Motorsports Ford
  23. Ryan Preece(41), Stewart-Haas Racing Ford
  24. Zane Smith(38), Front Row Motorsports Ford
  25. Tyler Reddick(45), 23XI Racing Toyota
  26. Corey LaJoie(7), Spire Motorsports Chevrolet
  27. Austin Cindric(2), Team Penske Ford
  28. Ryan Blaney(12), Team Penske Ford
  29. A.J. Allmendinger(16), Kaulig Racing Chevrolet
  30. Erik Jones(43), Legacy Motor Club Chevrolet
  31. Kyle Larson(5), Hendrick Motorsports Chevrolet
  32. J.J. Yeley(15), Rick Ware Racing Ford
  33. Ty Gibbs(54), Joe Gibbs Racing Toyota
  34. Kyle Busch(8), Richard Childress Racing Chevrolet
  35. Todd Gilliland(51), Rick Ware Racing Ford
  36. Austin Dillon(3), Richard Childress Racing Chevrolet

Classifica playoff piloti:
1) #24-William Byron [Qualificato al Round of 8], 3083
2) #11-Denny Hamlin, 3074, +27
3) #17-Chris Buescher, 3059, +22
4) #20-Christopher Bell, 3057, +20
5) #19-Martin Truex Jr, 3056, +19
6) #1-Ross Chastain, 3049, +12
7) #6-Brad Keselowski, 3045, +8
8) #5-Kyle Larson, 3039, +2

Sotto la cutoff line del Round of 8:
9) #23-Bubba Wallace, 3037, -2
10) #45-Tyler Reddick, 3036, -3
11) #12-Ryan Blaney, 3028, -11
12) #8-Kyle Busch, 3022, -17 

Con la gara vinta a Ft Worth, William Byron avrà meno preoccupazioni a Talladega, nell’attesissima YellaWood 500 che accoglierà il secondo appuntamento del Round of 12. La gara prenderà il via Domenica 2 Ottobre alle 20.