ASZ Insider#84: Nascar Cup Series 2024 Texas

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

Mark Bruno, puntuale come sempre, ci fornisce il recap sul circuito texano, buona lettura!

ELLIOTT RITROVA LA VICTORY LANE NEL FAR-WEST TEXANO 

Una gara colma di incidenti e sbavature non ha risparmiato Larson, Bell, Blaney, Reddick ed Hamlin permettendo a Chase Elliott di conquistare il tanto agognato 19° successo in carriera.

La gara Texana, nella sua configurazione rivisitata nel 2017 e con il PJ1 aggiunto nel 2019, è una delle più caratteristiche e difficili della stagione. Nella entry-list è presente 7-time Jimmie Johnson, sicuramente determinato a portare a casa una buona prestazione per il suo stesso team di Legacy Motor Club. 

QUALIFICHE

Larson continua a dimostrare grandi qualità in qualifica, portandosi a casa la terza pole position stagionale.

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Marchio Auto
1 Kyle Larson Chevrolet 5
2 Ty Gibbs Toyota 54
3 Christopher Bell Toyota 20
4 Tyler Reddick Toyota 45
5 Chase Briscoe Ford 14
6 William Byron Chevrolet 24
7 Ryan Blaney Ford 12
8 Austin Cindric Ford 2
9 Martin Truex Jr. Toyota 19
10 Bubba Wallace Toyota 23
11 Denny Hamlin Toyota 11
12 Ross Chastain Chevrolet 1
13 Michael McDowell Ford 34
14 Alex Bowman Chevrolet 48
15 Austin Dillon Chevrolet 3
16 Carson Hocevar Chevrolet 77
17 Daniel Suarez Chevrolet 99
18 Zane Smith Chevrolet 71
19 Chris Buescher Ford 17
20 Joey Logano Ford 22
21 Noah Gragson Ford 10
22 Brad Keselowski Ford 6
23 Corey LaJoie Chevrolet 7
24 Chase Elliott Chevrolet 9
25 Josh Berry Ford 4
26 Ryan Preece Ford 41
27 Erik Jones Toyota 43
28 Todd Gilliland Ford 38
29 Harrison Burton Ford 21
30 John Hunter Nemechek Toyota 42
31 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
32 Justin Haley Ford 51
33 Kaz Grala Ford 15
34 Austin Hill Chevrolet 33
35 Kyle Busch Chevrolet 8
36 Ty Dillon Chevrolet 16
37 Jimmie Johnson Toyota 84
38 Daniel Hemric Chevrolet 31

STAGE 1 (80 giri)

Busch e Johnson vengono retrocessi al fondo del gruppo dopo aver danneggiato le vetture prima della gara, così come Kaz Grala per “unapproved adjustments”. 

Sulla falsariga di Martinsville e Richmod, Larson riesce a tenere a bada i suoi inseguitori al via. Dopo soli 6 giri, Larson accumula un secondo di distacco su Gibbs, a sua volta un secondo più avanti rispetto al suo compagno di squadra Bell. La pista si presenta molto selettiva e il sottosterzo infastidisce i piloti, che ricorrono a scalare all’introduzione della prima sopraelevata.

La fragilità delle gomme influisce negativamente sulla riga dei tempi dei piloti, con lo stesso Larson che dopo soli 20 giri alza i cronometrici di quasi un secondo rispetto ad inizio gara. Con Larson che comincia a raggiungere la coda dei primi doppiati, Hamlin, dalla 10° posizione, taglia il nastro per la prima finestra di soste sotto bandiera verde.

La prima finestra della gara è molto infuocata, considerate le fiamme sulla piazzola di Ty Gibbs, fermatosi al giro 38. Le fiamme, dovute ad una fuoriuscita di carburante, hanno costretto il 21enne in forza al Joe Gibbs Racing ad effettuare una seconda sosta, rientrando in 8° posizione. Alan Gustafson, crew chief di Elliott (21° prima delle soste), scommette sull’uscita della caution, tenendo in pista il campione 2020 della Cup Series più a lungo della previsione in finestra. Alan ci ha azzeccato; Jimmie Johnson si gira nel rettilineo frontale e ciò determina l’uscita della prima caution della gara.

Anche Todd Gilliland è alle prese con la stessa strategia di Chase Elliott, molto promettente sul lungo termine. Chase Elliott, Todd Gilliland (lui sulla stessa strategia di Elliott), Austin Hill, Daniel Hemric, Ryan Blaney, Bubba Wallace, Martin Truex Jr., Ross Chastain (cambio di 2 gomme) e Michael McDowell rientrano per le soste. Il pit-stop per MTJ è un flop, e, a causa di un dado mal fissato, il campione del New Jersey è costretto ad una seconda sosta. La sfortuna si accanisce sulle vetture del JGR, con la presa della pistola che rimane incastrata sul dado della gomma di Gibbs. 

A 25 giri dalla conclusione del primo stage, la fila frontale è costituita da Larson e da Bell, che, con una traiettoria esterna molto sfavorevole, non riesce a sopravanzare il leader della gara. Hamlin sopravanza Reddick portandosi terzo, ma i distacchi per gli ultimi passaggi della prima fase di gara rimangono molto allentati. Larson domina i giri finali dello stage, battendo Bell con quasi 1 secondo di distacco.

TOP 10 STAGE 1

Pilota Marchio Auto
1 Kyle Larson Chevrolet 5
2 Christopher Bell Toyota 20
3 Denny Hamlin Toyota 11
4 Tyler Reddick Toyota 45
5 Chase Briscoe Ford 14
6 Ryan Blaney  Ford 12
7 Chase Elliott Chevrolet 9
8 Michael McDowell Ford 34
9 William Byron Chevrolet 24
10 Bubba Wallace Toyota 23

STAGE 2 (85 giri)

È tempo di assistere alla prima gara delle soste, la prima danza delle stesse sotto caution. I piloti che rimangono in pista sono Blaney, Hill, Buescher e Gibbs. Truex sostituisce solo le due gomme di destra, uscendo per primo dai box, mentre Larson ne esce da vincitore tra i piloti che cambiano 4 gomme. Ryan Blaney ha l’onore di dettare il ritmo alla bandiera verde e riesce a mantenere la testa.

Si crea subito il tandem e il campione in carica riesce a conservare la prima posizione fino all’uscita della caution causata dal testacoda di Christopher Bell e dal conseguente incidente tra Bowman e Nemechek, al giro 101. Tutte le squadre mangiano la foglia per cambiare gomme, con il solo Gilliland a rimanere in pista. La vettura di Bowman è irreparabile e il classe ’93 dell’Arizona è costretto al ritiro.

Durante il marasma delle soste, Buescher si ritrova a scontare una penalità per “equipment interference”, mentre i due piloti in casa 23XI si toccano in pit road a causa di un’uscita avventata dalla piazzola da parte di Bubba Wallace. 

Si riparte al giro 106 e Gilliland viene “bruciato” da Larson, in grado di padroneggiare l’esterno grazie alla gomma nuova, mentre Wallace e Gibbs finiscono a contatto e finiscono entrambi lunghi alla prima sopraelevata. Al giro 114 Carson Hocevar si gira in curva 1, con Kyle Busch che rischia di travolgerlo, con la Direzione Gara che ferma nuovamente la gara.

Non è questo il momento più importante di questa caution, in quanto il leader della gara Kyle Larson perde lo pneumatico posteriore destro, che, inspiegabilmente, è rimasto attaccato per gli 8 giri in bandiera verde.  Larson perde due giri e la sua corsa per la vittoria è molto più in salita.

Ad ereditare la testa della gara è Denny Hamlin, con Truex al suo fianco sull’esterno. La green flag sventola al giro 118, ma due giri dopo sventola nuovamente la bandiera gialla per Josh Berry, che si gira dopo un contatto con Ricky Stenhouse Jr. Prima della green flag del giro 128, LaJoie e Dillon si fermano. 

Hamlin tiene la prima posizione ancora una volta, mentre Truex tiene il secondo posto, venendo scrutato ininterrottamente da Ross Chastain. Hamlin allunga il suo vantaggio addirittura a 2 secondi dopo neanche 10 giri. Nello stesso passaggio, Josh Berry causa una nuova caution, ma stavolta finisce pesantemente contro le barriere in uscita da curva 2 danneggiando irrimediabilmente la sua Mustang  #4. 

Ross Chastain, Michael McDowell, Ricky Stenhouse Jr., Erik Jones, Brad Keselowski, Bubba Wallace, Harrison Burton e Carson Hocevar rimangono fuori e, tra i piloti che si fermano, Gibbs è quello che esce per primo dalla pit-road.  

Si riparte al giro 143 e Chastain e McDowell, per la loro strategia, popolano la prima fila. I due rimangono affiancati fino all’uscita dalla sopraelevata finale, ma McDowell, a causa di un dosso sulla linea esterna, si gira e sbatte violentemente contro le barriere, causando un’altra interruzione. 

Ross Chastain mantiene la prima posizione anche dopo la caution, ma stavolta è Ricky Stenhouse Jr ad affiancarlo. La bandiera verde è data a 16 giri dal calare della bandiera a scacchi verde e bianca e Chastain accumula un distacco ampio sui suoi inseguitori. È chiaro che l’assenza di aria sporca agevoli particolarmente il primo classificato, mentre Stenhouse deve fare i conti con Jones, che riesce a salire in seconda posizione a 14 giri dalla fine del secondo stage.

Tra i piloti più veloci in questa breve gara da 16 giri è Wallace, in grado di scavalcare Jones ai -9 e mettendosi a caccia del primato. Blaney è il primo dei piloti che hanno cambiato le gomme ad attaccare i piloti con gomma usata, riuscendo a classificarsi 3° a 2 giri dalla conclusione.  La leadership di Chastain, seppur non dominante e con un vantaggio di 2 decimi su Wallace, è sufficiente per la conquista dei 10 punti del secondo stage. 

TOP 10 STAGE 2

Pilota Marchio Auto
1 Ross Chastain Chevrolet 1
2 Bubba Wallace Toyota 23
3 Ryan Blaney  Ford 12
4 Erik Jones Toyota 43
5 Chase Briscoe Ford 14
6 Brad Keselowski Ford 6
7 Harrison Burton  Ford 21
8 Ricky Stenhouse Jr  Chevrolet 47
9 Ty Gibbs Toyota 54
10 Chase Elliott Chevrolet 9

STAGE 3 (102 giri)

Le strategie si ramificano ulteriormente con la conclusione del secondo stage: Ross Chastain, Ryan Blaney, Erik Jones, Brad Keselowski, Ricky Stenhouse Jr., Carson Hocevar, Kyle Busch, Joey Logano, Daniel Suarez, Ryan Preece, Corey LaJoie, Christopher Bell, Ross Chastain, Brad Keselowski, Kyle Busch, Austin Dillon, Jimmie Johnson, Todd Gilliland, Daniel Hemric si fermano, lasciando strada libera ad alcun tra coloro che hanno effettuato la sosta prima della conclusione del secondo stage. Wallace succede Chastain alla custodia della prima posizione, almeno fino alla percorrenza di curva 3, luogo in cui avviene il disastro.

Wallace si tocca con Briscoe (che è partito al suo fianco alla partenza) ed entrambi si intraversano. Ad avere la peggio è però il pilota dell’Indiana, che tocca le barriere con il posteriore, mentre Wallace non riporta danni gravi. Burton è il fortunello (ma anche bravo a gestire delle gomme più vecchie) ad agguantare la prima posizione e l’onore di trainare il gruppo alla ripartenza. 

Burton e Reddick partono dalla prima fila e il figlio d’arte di Jeff Burton riesce a preservare il primo posto fino al giro 180, venendo scavalcato all’esterno da Reddick. Al passaggio successivo dei piloti sul traguardo, Ryan Blaney (in P15) perde il controllo del suo mezzo a causa di una spintarella rifilata da Ryan Preece, determinando la 10° caution di giornata e dei danni pesanti sulla Mustang #12. 

Con il campione in carica del team Penske fuori dai giochi, lo schieramento si ricompone ai 83 giri dalla fine. Stavolta è Tyler Reddick a guidare il gruppo nella restart-zone, scegliendo l’interno nella choose-rule. Harrison Burton, partito accanto a Reddick,si ferma al giro 200 (85 giri dall’ultima sosta) dopo esser scivolato in 13° posizione. La finestra si apre con Cindric, Haley e Buescher che sono i primi a fermarsi al giro 208, mentre Byron (4°) ed Elliott (3°) effettuano le operazioni rispettivamente al giro 211 e 212. 

Reddick sfrutta l’assenza di aria sporca per cementare la sua leadership, rifilando addirittura 6 secondi al suo datore di lavoro Denny Hamlin alle sue spalle al giro 213 (giro in cui lo stesso Reddick rientra ai box). Dopo aver effettuato il pit-stop al giro 214, Martin Truex Jr rientra nuovamente a causa di un dado allentato, lo stesso problema occorso a Larson nel corso del primo stage.

La gara rimane sotto bandiera verde, ma non per molto; John Hunter Nemechek finisce di retrotreno contro le safer in curve 3-4 concludendo la sua giornata in pista. Joey Logano, Brad Keselowski, Ryan Preece, Corey LaJoie, Kyle Busch, Chase Briscoe, Daniel Suarez, Carson Hocevar, Austin Dillon, Daniel Hemric, Ty Dillon, Kaz Grala sfruttano l’interruzione della gara per effettuare le classiche operazioni, mentre Reddick, dopo essersi fermato, guida nuovamente il gruppo alla bandiera verde dalla traiettoria interna.

Con Hamlin al fianco del Californiano, si riparte a 33 giri dal termine della gara, con un superbo Chase Elliott, in grado di impossessarsi dell’interno e della leadership della gara. Lo scatto di Reddick è di quelli da archiviare nel dimenticatoio, scivolando 4° dopo esser stato scavalcato anche da Hamlin e da Chastain. Nonostante lo scatto fulmineo, Elliott non è in grado di accumulare un distacco considerevole, rendendosi vulnerabile all’arrivo di Hamlin. A 23 giri dalla fine previsti, Hamlin si affianca ad Elliott nel rettilineo opposto sulla traiettoria alta.

I due rivali si accompagnano per mano anche con l’inizio del giro successivo, con Hamlin che, alla fine dei conti, porta a casa il sorpasso, lasciando il “Golden Boy” in pasto ad un Keselowski in grande spolvero. Non passano neanche 5 secondi dalla conclusione del duello e Reddick si ritrova a sfiorare le barriere, scivolando in 8° posizione, senza comportare l’ingresso di una nuova caution.

La gara non procederà regolarmente fino alla bandiera a scacchi; a 14 giri dalla fine Ricky Stenhouse Jr, dopo esser finito in sottosterzo in ingresso della prima sopraelevata a causa dell’aria sporca generata dall’auto di Gibbs, si gira e tocca con il posteriore le barriere. Bubba Wallace, Erik Jones, Christopher Bell, Austin Cindric, Noah Gragson, Harrison Burton, Todd Gilliland, Martin Truex Jr., Jimmie Johnson si fermano nelle loro piazzole per il cambio gomme. 

Keselowski (3°) si ritrova con un vantaggio considerevole nei confronti degli avversari e, grazie alla strategia di McCall, ha la possibilità di candidarsi per la vittoria della gara con un treno di gomme più fresche. 

La gara riprende a 8 giri dalla fine, ma la ripartenza non è certamente di quelle pulite. Larson e Smith si toccano e il pilota di Elk Grove finisce in testacoda. Con la gialla nuovamente attiva, si ripetono le procedure a 2 giri dalla fine. 

Elliott ed Hamlin, alla nuova ripartenza, duellano fino alla percorrenza della seconda sopraelevata, ma il pilota del Joe Gibbs Racing, a causa delle disconnessioni sulla linea esterna, perde il controllo e sbatte con il retrotreno contro il muretto, con il sottofondo della gioia dei suoi haters. Elliott per pochi metri non prende la bandiera bianca lasciando il finale di gara in overtime. 

La prima fila vede schierati lo stesso Elliott all’interno e Chastain all’esterno. Ma questo overtime non porterà i piloti alla presa della bandiera bianca, con Burton e Grala che si schiantano alla prima sopraelevata.

Il secondo overtime, quello decisivo, vede un iniziale attacco da parte di Chastain nei confronti di Elliott, e in un secodo momento la fuga di quest’ultimo. All’inizio dell’ultimo giro Elliott ha un discreto vantaggio, mentre all’attacco della seconda posizione si presenta Byron. 

Il pilota di Charlotte fa male i calcoli in uscita da curva 2, rasentando il posteriore della Camaro di Trackhouse e facendola girare. La bandiera gialla viene esposta nel rettilineo opposto con il 28enne di Dawsonville che riesce a rompere un digiuno durato 42 gare vincendo la sua prima gara a Ft-Worth. La gara ha presentato la bellezza di 16 caution, in quella che è stata una giornata molto caotica. 

CLASSIFICA FINALE 

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Giri in testa Punti
1 Chase Elliott 9 Chevrolet 276 24 39 45
2 Brad Keselowski 6 Ford 276 22 0 40
3 William Byron 24 Chevrolet 276 6 0 36
4 Tyler Reddick 45 Toyota 276 4 37 40
5 Daniel Suarez 99 Chevrolet 276 17 0 32
6 Chase Briscoe 14 Ford 276 5 0 43
7 Bubba Wallace 23 Toyota 276 10 5 40
8 Austin Dillon 3 Chevrolet 276 15 0 29
9 Kyle Busch 8 Chevrolet 276 35 0 28
10 Carson Hocevar 77 Chevrolet 276 16 0 27
11 Joey Logano 22 Ford 276 20 14 26
12 Ryan Preece 41 Ford 276 26 0 25
13 Ty Gibbs 54 Toyota 276 2 5 26
14 Martin Truex Jr. 19 Toyota 276 9 0 23
15 Chris Buescher 17 Ford 276 19 0 22
16 Ty Dillon 16 Chevrolet 276 36 0 0
17 Christopher Bell 20 Toyota 276 3 1 29
18 Noah Gragson 10 Ford 276 21 0 19
19 Erik Jones 43 Toyota 276 27 0 25
20 Daniel Hemric 31 Chevrolet 276 38 0 17
21 Kyle Larson 5 Chevrolet 276 1 77 26
22 Corey LaJoie 7 Chevrolet 276 23 0 15
23 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 276 31 0 17
24 Justin Haley 51 Ford 276 32 0 13
25 Austin Cindric 2 Ford 276 8 0 12
26 Zane Smith 71 Chevrolet 276 18 0 11
27 Kaz Grala 15 Ford 276 33 0 10
28 Harrison Burton 21 Ford 276 29 7 13
29 Jimmie Johnson 84 Toyota 276 37 0 8
30 Denny Hamlin 11 Toyota 276 11 37 15
31 Todd Gilliland 38 Ford 276 28 3 6
32 Ross Chastain 1 Chevrolet 275 12 33 15
33 Ryan Blaney 12 Ford 268 7 17 17
34 John Hunter Nemechek 42 Toyota 226 30 0 3
35 Michael McDowell 34 Ford 143 13 0 5
36 Josh Berry 4 Ford 136 25 0 1
37 Alex Bowman 48 Chevrolet 100 14 0 1
38 Austin Hill 33 Chevrolet 98 34 1 0

L’appuntamento immancabile a Talladega è la prossima settimana, con le procedure pre-gara previste per le 21. 

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