ASZ Insider#67: Recap IMSA Petit Le Mans

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Un nuovo “insider” dedicato all’ultimo round della stagione IMSA, l’articolo è firmato da una nostra “vecchia” conoscenza (seppure di giovane età), ovvero Paolo Furci, a cui diamo il benvenuto come nostro Insider!. Buona lettura.

IMSA | Petit Le Mans – Vince Meyer Shank, ma è Cadillac a portarsi a casa i titoli

Si scaldano i motori con l’undicesimo ed ultimo round dell’IMSA Weathertech Sportscar Championship. Round importantissimo, poiché dopo questo round verranno assegnati sia il titolo piloti che quello costruttori nella classe regina, la GTP.

In Pole la Acura #60, la Oreca07 #52 e la Ligier #36 per quanto riguarda i prototipi. Nelle GT3 troviamo in pole una GTD, l’Aston Martin Vantage GT3 #27 e subito dietro una GTD-Pro, la Lexus TC F GT3 #14.

La gara:

Ottima partenza per la Cadillac #01 di Bourdes, che si porta subito al comando. Parte bene anche Felipe Nasr sulla sua Porsche 963 #7, che si prende la posizione sulla BMW #25. La gara viene subito neutralizzata per l’incidente della LMP2 del team Tower Motorsport, che probabilmente ha avuto problemi, essendosi girata anche nel giro di allineamento.

Il weekend del team Cetilar Racing si complica ulteriormente, dopo il grave incidente in FP1, con una foratura proprio nelle prime fasi di gara causata da contatto con la Mercedes AMG Gt3 #32. Questo causa un’altra Full Course Yellow, la seconda in meno di mezz’ora di gara.

Dopo varie penalità per via del caos ai pit e 1/10 di gara trascorsa, in classe GTD è la Lamborghini delle Iron Dames a comandare. Tutto congelato invece nelle altre categorie.

Allo scoccare della seconda ora grandi lotte nei vertici della categoria regina, con sorpassi e controsorpassi da parte di Bourdais e Blomqvist. Piccolo errore di Ben Keating che si gira, ma riesce a ripartire in testa grazie al vantaggio accumulato in precedenza.

A 8 ore e mezza dalla fine, un episodio che sicuramente condiziona l’andamento sia della gara che del campionato. Andersen, a bordo della sua LMP2 #20, chiude di netto la strada alla Ferrari di Scardina, facendola carambolare sulla McLaren di Iriba che colpisce la Porsche 963 #6 di Tandy. L’auto tedesca subisce moltissimi danni, ma riuscirebbe a ripartire. I commissari però non possono far ripartire l’auto, a causa della medical light accesa, quindi, ambizioni al titolo buttate per lui e i suoi compagni.

 Altro episodio importante per il campionato, durante una FCY la Cadillac #31, altra contendente al titolo, viene tamponata dalla BMW #25 all’uscita dei pit, rompendo la parte posteriore della sua auto e dovendo fare quindi un altro pit-stop. Oltre a questo, le due si beccano una penalità Stop and Go di 60 secondi per non aver rispettato il semaforo rosso all’uscita della pit-lane.

Quando mancano 7 ore e mezza la classifica è parzialmente rivoluzionata, con la Porsche #7 in testa, seguita dalla Cadillac #01 e dall’altra Porsche #5 del JDC Miller Racing, mentre tra le GT3 è Gounon in testa sulla sua Mercedes AMG Gt3, seguito da Estre Sulla Porsche #9 e da Kirkwood sulla #14. Intanto la Lamborghini del team Iron Dames è ferma ai box per un problema alle sospensioni. Perde tempo, ma riesce ad uscire dai pit con “soli” 4 giri di distacco.

Dopo meno di 1 ora e 30 minuti, Il team Porsche Penske riesce a rimettere in pista la #6, che con 67 giri di distacco dovrà provare a recuperare il più possibile e sperare in qualche altro colpo di scena. Tutto come prima a 5 ore e 45 minuti dalla fine, quando la Lexus #14, leader di categoria GTD-Pro, colpisce un cartellone pubblicitario, disintegrando l’avantreno e dovendosi ritirare. In GTP è la Cadillac #01 al comando, seguita dalle Porsche #7 e #59. 

Allo scoccare della sesta ora di gara è sempre la Cadillac #01 a comandare, ma stavolta seguita dalla BMW #25, che con questi risultati, vincerebbe il titolo piloti.

Intanto la Cadillac C8.R #3, che era prima di categoria, perde potenza e si ferma, terminando così la sua gara e facendo uscire l’ennesima FCY.

Situazione stabile in Lmp2 e Lmp3 con al comando rispettivamente la #04 e la #13.

Quando mancano 3 ore e 20 minuti, la Oreca 07 #11 guidata da Jensen, tocca rovinosamente le barriere, ponendo fine alla loro corsa al titolo. Riesce a ripartire, ma i danni sono troppo grandi per poter pensare di restare in corsa.

Cala la notte a Road Atlanta. Al comando la Cadillac #01, ma la vera lotta è per la seconda posizione tra la Acura #10 e la Cadillac #31, che varrebbe alle due il titolo piloti. Intanto, la Porsche #7 cerca di rimontare il più possibile, per cercare di portare almeno il titolo costruttori alla casa tedesca.

Poco prima dello scoccare dell’ultima ora, una FCY esce e ricompatta tutto il gruppo. Lotta serrata in GTP, con ben 5 auto a giocarsi la vittoria. Anche in GTD-Pro lotta serrata tra Juncadella e Estre, con il francese che non riesce a passare lo spagnolo.

Nel mentre, nella categoria GTP la #10 e la #31 continuano a lottare, e arriva un altro colpo di scena: I due si toccano e la Acura #10 finisce a muro, mettendo così la parola fine al loro campionato.

Si riparte, con la #01 e la #60 che si giocano il primo posto. Cerca di recuperare anche la Cadillac #31, fermatasi ai pit durante la FCY. Subito dopo, la Oreca #18 si gira, facendo entrare così un’altra FCY. Ci saranno solo 15 minuti di gara finale per decidere la vittoria della gara, del campionato piloti, team e costruttori.

Purtroppo però, una carambola causata da più piloti di categoria GTD, spegne le speranze dei colleghi, causando (dopo pochi secondi dalla green flag) l’ennesima FCY.

Finisce così quindi la Petit Le Mans 2023 e con lei il campionato IMSA.

In GTP vince la Acura #60 di Blomqvist, Braun e Castroneves, subito dietro la Cadillac #01 di Bourdais, Dixon e Van Der Zande, che regalano il campionato costruttori alla Cadillac. Sul gradino più basso del podio troviamo, a sorpresa, la Porsche del team Proton, guidata da Bruni, Tincknell e Jani. Vince il campionato l’equipaggio #31, guidato da Derani e Sims, con l’aggiunta di Aitken per questa gara.

In LMP2 vince la #04 di Kurtz, Hanley e Siegel, seguita dalla #35 di Falb, Pierson e Van Der Garde. Vince il campionato e si aggiudica il terzo posta la #52 di Keating, Chatin e Quinn.

In LMP3 vince la #30 del JR III Racing guidata da Grist, Garg e Dickerson. Seconda piazza per la #13 di Fidani, Bell e Kern, mentre gradino più basso del podio per la #74 di Fraga, Burdon e Robinson.

In GTD-Pro trionfa l’equipaggio #79 guidato da Juncadella, Engel e Gounon. A seguire la Pfaff #9 di Estre, Pilet e Bachler. Infine, sul podio, la Ferrari #61 di Rigon, Pier Guidi e Serra.

In GTD vince la Lamborghini #78 guidata da Spinelli, Liddy e Goikhberg. Seconda la BMW #96 con Foley, Gallagher e Dinan. A seguire l’equipaggio #77 di Root, Hindman e Brynjolfsson. Gara sfortunata per Iron Lynx, con le Dames che hanno avuto molti problemi durante le fasi intermedie di gara e la #63 (GTD-Pro) coinvolta nell’ultimo incidente.

Si chiude così la stagione dell’IMSA, e inizia quindi il conto alla rovescia per l’inizio della 24H di Daytona, gara tra le più importanti nell’ambito endurance e sfida di apertura per il campionato IWSC 2024!