ASZ Insider#59: Nascar Cup Series Watkins Glen

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Non si ferma la “penna virtuale” del nostro Insider Mark Bruno (che ringraziamo ancora una volta), ecco il recap della gara di Watkins Glen della Nascar Cup Series 2023. Buona lettura!

WILLIAM BYRON TRIONFA A WATKINS GLEN

Con il suo 5° successo nel 2023, le vittorie di Byron in carriera salgono a 9. Chase Elliott a vuoto di carburante a metà gara, avrà solo più una chance a Daytona per accedere ai playoff.

Per la prima volta nella storia della Cup Series, si disputano due eventi road course back to back. L’ultimo evento della Regular Season a non disputarsi in una roulette si snoda nelle curve del circuito breve di Watkins Glen, in cui è fondamentale estrapolare le massime qualità nell’interpretazione dei road course, fuori dalla filosofia degli ovali. Il migliore a farlo in qualifica, in un circuito in cui è fondamentale la track position, è Denny Hamlin. 

ORDINE DI PARTENZA:

1- Denny Hamlin #11

2- William Byron #24

3- Michael McDowell #34

4- Ty Gibbs #54

5- Kyle Larson #5

6- AJ Allmendinger #16

7- Christopher Bell #20

8- Tyler Reddick #45

9- Kyle Busch #8

10- Corey LaJoie #7

11- Joey Logano #22

12- Bubba Wallace #23

13- Chris Buescher #17

14- Daniel Suarez #99

15- Chase Elliott #9

16- Austin Dillon #3

17- Austin Cindric #2

18- Alex Bowman #48

19- Martin Truex Jr #19

20- Justin Haley #31

21- Mike Rockenfeller #42

22- Ross Chastain #1

23- Ryan Blaney #12

24- Brad Keselowski #6

25- Todd Gilliland #38

26- Chase Briscoe #14

27- Aric Almirola #10

28- Ricky Stenhouse Jr #47

29- Andy Lally #15

30- Ryan Preece #41 

31- Erik Jones #43

32- Harrison Burton #21

33- Kevin Harvick #4

34- Cole Custer #51

35- Josh Bilicki #78

36- Ty Dillon #77

PRIMO STAGE (20 giri) 

Molti piloti vengono retrocessi al fondo dello schieramento per “unapproved adjustments”, tra i quali Keselowski, LaJoie, Almirola, Haley e Custer. Hamlin scatta dalla parte interna della pista, affiancato a Byron. All’introduzione della prima curva, McDowell si cala subito all’interno del pilota dell’Hendrick Motorsports, soffiandogli la seconda piazza.

Obiettivo prioritario di ogni pilota è non prendersi alcun tipo di rischio, ragion per cui la partenza non vede grandi stravolgimenti e nessun tipo di contatto. Ma al 4º giro cambia colui che gestisce i giochi delle prime battute di gara, con Hamlin che cede il ruolo a McDowell, confermatosi grande road ringer dopo la gara che si è disputata la settimana prima sulla pista di Indianapolis.

Il pilota di Front Row ha replicato la linea adottata alla partenza, in modo tale da mettersi dietro il pilota del Joe Gibbs Racing, che a sua volta compromette la sua traiettoria alle “Esses” e viene oltrepassato anche da Byron, coprendo comunque con successo l’assalto di Gibbs.

Se la partenza è stata priva di collisioni, non si può dire lo stesso del 5º giro di gara, in cui Suarez rende autore di un errore grossolano all'”Inner Loop”, dove aggredisce eccessivamente il terzo cordolo sbacchettando con il retrotreno e baciando il guard rail.

Un’occasione sprecata per il Messicano, che scivola oltre la top 20. Anche Harrison Burton scivola in fondo in occasione del 7º giro di gara, dopo essere stato colpito da Andy Lally all'”Outer Loop”, che segue la chicane “Inner Loop”.

Il pilota di Wood Brothers è costretto alla sosta anticipata, con una delle gomme in fase di lenta foratura. Nelle posizioni di testa McDowell prova ad allungare su Byron, mentre Hamlin tenta di impensierirlo, ma il tandem si consolida fino alla fine dello stage, vinto da McDowell.

TOP 10 STAGE 1:

1- Michael McDowell #34 

2- William Byron #24

3- Denny Hamlin #11

4- Ty Gibbs #54

5- AJ Allmendinger #16

6- Kyle Larson #5

7- Christopher Bell #20 

8- Bubba Wallace #23

9- Kyle Busch #8

10- Tyler Reddick #45

SECONDO STAGE (20 giri)

I primi pit-stop per i primi classificati arrivano subito dopo la conclusione del primo giro del secondo stage, con McDowell ed Hamlin. In casa Front Row le speranze di una vittoria back-to-back si infrangono, con McDowell che “invade” numerose piazzole prima di entrare nella sua, ricevendo così una penalità di pass-through per “too many boxes”.

Byron prosegue la sua cavalcata sul velluto, riuscendo a scavalcare Hamlin durante le soste, mentre dopo la penalità McDowell si ritrova comunque dentro la top 20. Tutto il secondo stage per i piloti più avanti si basa sulla gestione di gomme e carburante, ma negli ultimi 5 giri cresce la tensione per quanto riguarda il 4º posto con Larson e Allmendinger, ma senza nulla di concluso. Una battaglia estremamente più arroventata è quella per l’accesso alla bolla dei punti stage (ovvero il 10º posto) tra Reddick A.Dillon e McDowell.

A fare da arbitro a questa situazione è proprio Austin Dillon, che a poco più di due giri dalla conclusione, effettua un bump and run sul suo ex-compagno di casacca, portandolo profondo e facendogli perdere tempo prezioso.

McDowell ne approfitta per avvicinarsi  e si affianca alla staccata di curva 1 per l’inizio del penultimo passaggio dello stage, ma lo spunto migliore in uscita di curva è di Reddick, che conserva l’11º posizione fino alla bandiera a scacchi verde e bianca. A vincere lo stage è Byron, ma è una vittoria di misura ai danni di Hamlin (a soli 7 decimi di ritardo).

TOP 10 STAGE 2:

1- William Byron #24

2- Denny Hamlin #11

3- Ty Gibbs #54

4- Kyle Larson #5

5- AJ Allmendinger #16

6- Christopher Bell #20

7- Chase Elliott #9

8- Kyle Busch #8

9- Bubba Wallace #23

10- Austin Dillon #3

TERZO STAGE (50 giri)

Le gerarchie rimangono immutate fino alle prime soste della seconda fuel window, intorno al 49º giro. Dal cielo piove un’altra penalità per McDowell, stavolta con i meccanici che si posizionano troppo presto per effettuare le operazioni.

Al 53º giro rientra Gibbs dopo una battaglia molto accesa con Larson, mentre quest’ultimo prosegue fino al giro successivo, ma prendendo penalità per speeding.

Il disastro in casa Hendrick (eccezion fatta per il leader Byron) prosegue nel peggiore dei modi, con Elliott che procede lentamente nel rettilineo opposto arrestando la sua Camaro nella via di fuga che delimita l'”Inner Loop”; Elliott ha finito il carburante e la caution viene esposta per la prima volta in questa gara. La #9 viene spinta da un tow truck fino alla pit road, con la possibilità di proseguire ma dal fondo dello schieramento.

Molti piloti si possono ritenere fortunati per essersi fermati in pit road in contemporanea all’uscita della caution, tra i quali Byron ed Hamlin, che possono conservare le loro posizioni al vertice. Chi è costretto a fermarsi a pit road chiusa è Alex Bowman, con il serbatoio al goccio. 

Si riparte a -31, con Byron ed Hamlin come ormai loro solito nelle prime due posizioni, seguiti da Bell, Allmendinger, Gibbs, Truex, Blaney e Buescher. In curva 1 è William Byron ad uscirne vincitore nei confronti di Denny Hamlin grazie al vantaggio di traiettoria, ma le posizioni tendono a consolidarsi già subito dopo l'”Inner Loop”.

I piloti procedono a trenino e non hanno alcuna intenzione di prendersi rischi. Almirola, al 73º giro della gara, è alle prese con una gara molto complicata fuori dalla top25 e finisce in testacoda in uscita dalla curva finale, quasi colpendo le barriere esterne. In casa Front Row il peggio deve ancora arrivare per McDowell, con la sua Mustang che si ammutolisce al giro 75 costringendo al ritiro il vincitore della gara di Indianapolis.

Nelle posizioni al vertice l’unica cosa che cambia è il distacco tra Byron ed Hamlin, che aumenta fino ad oltre 3 secondi.

Il finale è già scritto, con il numero #24 che torna a tagliare il traguardo per primo a Watkins Glen dal 2001 (vinse Jeff Gordon). L’ultimo giro vede anche un contatto, l’unico vero e proprio della gara, tra Kyle Larson e Austin Dillon, entrambi in testacoda.

Il tutto comincia dalla penultima curva in cui Austin Dillon accompagna il portacolori del team Hendrick fuori dalla pista, mentre quest’ultimo, rientrato in pista all’ultima curva, blocca le gomme e colpisce la fiancata della #3. Austin Dillon chiede spiegazioni a Kyle Larson alla fine della gara, ma il tutto si risolve con una discussione tranquilla. La gara che si è conclusa sigla un record; si è durata solamente 1 ora, 58 minuti e 44 secondi, la più breve del nuovo millennio. 

CLASSIFICA FINALE:

1- William Byron #24

2- Denny Hamlin #11

3- Christopher Bell #20

4- AJ Allmendinger #16

5- Ty Gibbs #54

6- Martin Truex Jr #19

7- Chris Buescher #17

8- Tyler Reddick #45

9- Ryan Blaney #12

10- Joey Logano #22

11- Todd Gilliland #38

12- Bubba Wallace #23

13- Ricky Stenhouse Jr #47

14- Kyle Busch #8

15- Brad Keselowski #6

16- Austin Cindric #2

17- Ryan Preece #41

18- Ross Chastain #1

19- Mike Rockenfeller #42

20- Corey LaJoie #7

21- Kevin Harvick #4

22- Daniel Suarez #99

23- Alex Bowman #48

24- Justin Haley #31

25- Andy Lally #15

26- Kyle Larson #5

27- Josh Bilicki #78

28- Cole Custer #51

29- Erik Jones #43

30- Aric Almirola #10

31- Austin Dillon #3

32- Chase Elliott #9

33- Harrison Burton #21

34- Ty Dillon #77

35- Chase Briscoe #14

36- Michael McDowell #34

Matematicamente dentro ma senza vittorie:

14) #4-Kevin Harvick, 693

15) #6-Brad Keselowski, 697

Piloti virtualmente dentro ai playoff ma senza vittorie:

16) #23-Bubba Wallace, 590, +32

Fuori dai playoff:

17) #54-Ty Gibbs, 558, -32 

18) #99-Daniel Suarez, 547, -43

Harvick e Keselowski si qualificano matematicamente ai playoff seppur non vincendo alcuna gara, lasciando in pasto agli avversari solamente un posto disponibile per la stagione playoff.

L’ultima gara della Regular Season è a Daytona per la Coke 400. Si corre all’1 di notte italiana di Domenica 27 Agosto.