ASZ Review: Historic Minardi Day 2023

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

 

La settima Edizione del’ Historic Minardi Day 2023 è giunta alla conclusione e noi per avere la mente più libera ci siamo presi 48h per scrivere la nostra review di questa edizione.

Partiamo dal ringraziare il centro accrediti dell’Autodromo Enzo & Dino Ferrari e l’organizzazione del Minardi Day, per averci dato ancora una volta l’opportunità di essere in questa edizione, per noi la numero sette consecutiva, numeri importanti per una “redazione” on-line di appassionati del Motorsport.

Dopo le dovute formalità, entriamo nello specifico nella due giorni del Santerno, 400 vetture presenti, oltre 20 Formula 1 e tante altre catogorie che hanno riempito le due “caldissime” giornate in pista, dove per la prima volta (tranne l’edizione numero 1 Giugno 2016) non ha visto una goccia di pioggia durante la manifestazione.

Possiamo affermare anche la buona durata di tutti i turni in pista sopratutto al Sabato, dove le bandiere rosse sono state meno protagoniste del solito, cresciute però nella domenica, anche se in maniera non troppo eccessiva come nelle scorse edizioni.

Veniamo al parco auto presente, nella F1 oltre alle solite “note” che ormai sono parte integrante del Historic Minardi Day (vedi Wolf, Arrows, Ferrari, Fondmetal, Osella e varie F3000), ci sono state tre grandi novità, la prima l’originale Monteverdi F1 del 1990 perfettamente in forma grazie al lavoro del Museo svizzero Monteverdi che ha portato il suono del motore Ford, sui saliscendi del piccolo Nurburgring, suscitando grande interesse nel pubblico.

Seconda ma non per “gloria” la stupenda in livrea arancione EuroBrun EB188, “gioiello” nella categorie delle vetture “mitiche” che hanno dietro una storia particolare come per la Monteverdi (ex Onyx), anche qui la gloriosa vettura italo-svizzera ha sfoggiato tutta la sua classe, con una presenza costante durante i propri turni di guida, dimostrando una certa affidabilità.

La terza ma non ultima per importanza la Williams FW33 del 2011, quasi nascosta nel box (dove era insieme ad altre vetture ovvero le Lotus) che si è intravista a tratti in pista, sfoggiare una livrea simil-Rothmans che a Imola, evoca ricordi nefasti e poco piacevoli, visto cosa è successo nel 1994.

Assenti in pista due delle tre Jaguar (una sfortunata protagonista della rottura probabile del cambio nell’ultima sessione dedicate alle F1), cosi come le due Dallara 191 e 192.

Ci prendiamo qualche riga per il discorso Minardi, ovvero le auto del team faentino presente in questa settima edizione, erano tre, ormai purtroppo una “brutta abitudine”, visto il nome della manifestazione, in esposizione la Minardi M189 di Martini, la M190 di un magnate giapponese che è sceso in pista nella giornata di domenica e in una delle sessioni del sabato e la PS04 del Ing. Tredozi che non ha compiuto un giro completo della pista, complice la bandiera rossa procurata dalla Jaguar alle Acque Minerali.

Ci piacerebbe moltissimo (e lo diciamo da qualche tempo) che per il futuro (il decimo anno del Minardi Day non è lontanissimo) che si ritornasse a vedere (anche in forma statica) qualche F1 griffata Minardi Team per dare ancora più un senso di appartenenza a questa manifestazione che rimane sempre molto seguita.

I numeri degli spettatori parlano di circa 14.000 presenze per questa settimana edizione, possiamo appurare con quasi certezza,vista la nostra presenza in loco, che la maggior parte di esse, sono arrivate nella giornata di Sabato 26, nonostante gli oltre 40 gradi nell’aria (e sicuramente di più quelli percepiti), il pubblico sin dalla prima mattina ha voluto assistere ai turni in pista, oltre che visitare le vetture nel paddock, a discapito di una Domenica 27 con un pò meno gente, secondo quello che abbiamo visto noi, con i nostri occhi.

Probabilmente l’edizione 2022 ha avuto più successo in termini di numeri, anche se forse “matematicamente” si può dire che è stato una edizione seguita e con tanto pubblico, ma lo scorso anno il paddock sembrava molto più “vivo” forse anche l’assenza vera di eventi durante il Covid, ha fatto si che molti si riversassero ad ogni evento, per tornare a “vivere” una manifestazione senza vincoli.

Due parole le vogliamo spendere anche per Formula Speed EU, ringraziamo Davide ed Andrea per averci dato fiducia e permesso di poter “ritornare” a stare a contatto con il mondo dei simulatori, visto la nostra presenza di supporto e di logistica nelle giornate di Sabato e Domenica, siamo stati molto felici di aver portato tante persone e appassionati a provare dei simulatori molto validi e professionali, costantando che ancora siamo “capaci” di portare e coinvolgere gente, nonostante “qualcuno/a” ci abbiamo accantonati, dopo quello che avevamo fatto nel corso degli anni precedenti.

Una piccola nota “negativa” se possiamo dire cosi, abbiamo notato e non vogliamo fare polemica con NESSUNO (sia chiaro) che c’è stato un “inasprimento” dei controlli, per chi “sgarrava” il posto dove sostare oppure dove passare, veniva ripreso dai commissari in pitline che giustamente facevano il loro lavoro, diciamo solo, visto che il Minardi Day è sempre stata una manifestazione dove il fiore all’occhiello era la possibilità di “toccare con mano” (testuali parole) le F1 e non solo, per cui nelle fasi dove la pit-line era “sicura” si poteva lasciare leggermente più libertà, per due foto, sopratutto per chi ha pagato il biglietto.

In conclusione ancora una volta un ottimo Minardi Day, si conferma una garanzia come manifestazione, la “formula” collaudata della due giorni permette di avere tutto il tempo di seguire le vetture in pista, visitare il paddock, potersi fermare a fare due chiacchere, ovviamente per essere definita la “Goodwood italiana” ne passa ancora e ci sarebbe tante cose da sistemare (come ogni anno ripetiamo che siamo a disposizione degli organizzatori del Minardi Day e dell’Autodromo di Imola).

Sempre lunga vita al’ HistoricMinardiDay e all’Autodromo di Imola.