ASZ Insider: Gran Turismo 7, ritorno alle origini?

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Siamo a pronti a parlarvi dell’ ultimo capitolo di una serie “storica” per gli appassionati e “malati” di videogiochi motoristici che, dopo la parentesi competitiva con GT Sport, ritorna alle origini abbracciando nuovamente la sua formula più classica e amata.

Quanti pomeriggi passati con gli amici, le mitiche Memory Card piene con il proprio garage salvato, pronti per sfide su tracciati mitici, come Trial Mountain, High Speed Ring, Autumn Ring e tanti altri, era i tempi del glorioso Gran Turismo e Gran Turismo 2, per arrivare poi al Gran Turismo 4.

Con questo Gran Turismo 7 (25° anniversario) si vuole tornare indietro di 20 anni (un remake del CD che odorava di gomma poteva essere creato ad hoc come gadget), senza tralasciare il nuovo giocatore che non ha mai provato l’ebbrezza di questo titolo, Gran Turismo 7 sembra un giusto MIX, per far piacere ai vecchi e ai nuovi utenti della Playstation.

Polyphony Digital ha creato un prodotto iniziatico perfetto, in grado d’introdurre con estrema efficacia al mondo dell’automobilismo anche i meno esperti.

Veniamo al “cuore” del Come i suoi illustri predecessori, Gran Turismo 7 ruota attorno a una mappa principale che racchiude in una sola schermata tutti i contenuti offerti dal gioco. È uno splendido angolo di mondo, un mondo immaginario dove si respirano tutt’insieme profumi asiatici, mediterranei e americani, e al centro di questa perfetta cartolina, nel verde di un docile bosco europeo, sorge un rinomato ed elegante café, nonché cuore della nuova modalità carriera di Gran Turismo 7.

In pista le cose cambiano, ma non come pensereste. Gran Turismo 7 non prova a farti sentire un pilota, per una volta non viene utilizzato questo inganno poiché lo status della serie è oramai talmente consolidato che non ne ha più bisogno. A partite dalle prove per le patente, che permettono di progredire nel livello di sfide e di gare.

Attraverso il Gran Turismo Café avremo accesso a più di novanta gare letteralmente à la carte, divise tra eventi singoli e campionati, che si alterneranno di tanto in tanto con semplici richieste dedicate alle nuove funzioni che si andranno a sbloccare, come fare una foto nella modalità Scapes o cambiare per la prima volta l’olio alla propria vettura.

Il processo di crescita è molto graduale. Dopo le prime vittorie potremo finalmente accedere al concessionario riservato alle auto nuove, oltre a quello dedicato alle vetture usate (ma non meno preziose e rare!), e successivamente si sbloccheranno le prime modifiche sport che ci daranno accesso a centraline, marmitte, filtri e freni più performanti, oltre ai diversi treni di gomme.

Ci vorrà qualche ora prima di accedere a parti meccaniche più intriganti, e maggior dedizione per arrivare a sbloccare il tuning estremo che permette di aggiungere nitro, implementare le quattro ruote sterzanti, o semplicemente comprare un motore o una carrozzeria nuova.

Queste parti sono necessarie perché come nella realtà certe modifiche saranno permanenti, e nel corso del gioco potremo aver bisogno o semplicemente volere la stessa vettura ma di una categoria differente, o costruita attorno a un altro tipo di velocità e di bilanciamenti.

Le competizioni vere le troverete ancora una volta nella modalità Sport, che in Gran Turismo 7 rappresenta di fatto l’endgame del gioco. Qui è dove il gioco Polyphony Digital entra nel vivo, trasmette le emozioni più forti, spinge al tuning più preciso e quando sei in testa fa pompare il cuore oltre i limiti di guardia.

Quando entri in Sport, capisci che la carriera fino a quel momento non è stata altro che un training, un lungo percorso per arrivare a competere online e ad alti livelli.

Graficamente, Gran Turismo 7 è migliorato in modo notevole rispetto ai primissimi trailer. Le vetture sono realizzate come sempre in modo impeccabile, nettamente le migliori in circolazioni, ed è stato fatto un ottimo lavoro a bordo pista, con tanti elementi in movimento e una più che buona quantità di dettaglio generale.

Le nostre considerazioni finali, sono semplici (non abbiamo provato il gioco); la serie Gran Turismo sembra voler tornare alle origine, immergendo il giocatore in atmosfere rilassate per far godere a piena la potenzialità del titolo, la sensazione deve essere “mi sembra di esser tornato/a al vecchio Gran Turismo, quello di 25 anni”, dai video e dai gameplay che abbiamo potuto vedere, sembra che questo capitolo, abbia rispecchiato in pieno quelle aspettative (al netto di una AI abbastanza “scarsa” nelle gare single player).

Secondo noi in conclusione Gran Turismo 7 è un gioco che non deve avere un etichetta, perchè sicuramente non è un simulatore di guida, non è totalmente un arcade, presenta un ottima grafica e un ottimo comparto di personalizzazioni (il GT Cafè è sicuramente un add-on ben inserito), questo Gran Turismo va giocato esattamente come 25 anni fa,senza troppi pensieri, senza perdere tempo dietro ai volanti, alla simulazione ecc ecc cosa che all’epoca non si sapeva manco cosa erano (e forse era meglio per alcuni aspetti), per cui un consiglio spassionato? Pad in mano e via fare le patenti e a dare sportellate alla Sunday Cup per ore e ore, ma sopratutto, buon divertimento!.