ASZ Review: Historic Minardi Day 2024

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Giancarlo chiama? Il Motorsport risponde! Record di presenze nella due giorni dell’ottava edizione dell’Historic Minardi Day 2024

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Siamo giunti quindi all’ottava Edizione del Historic Minardi Day, come detto più volte, una manifestazione che è diventata un appuntamento classico per gli appassionati di Motorsport e soprattutto di Formula 1.

Historic Minardi Day, come Goodwood Speed Of Festival?

Per qualcuno, sentendo vociferare nel paddock, il filo conduttore sembra simile una grande festa del Motorsport, una due giorni che porta sempre numerosi appassionati, piloti, addetti ai lavori sulle rive del Santerno.
Onestamente non abbiamo mai risparmiato di dire la nostra su questo evento, siamo un Magazine libero ed è nella nostra natura, pur sempre senza aver la verità in bocca, capendo anche gli sforzi gestionali, logistici e di sicurezza, non è facile, anzi ringraziamo perché dopo otto edizioni, l’Historic Minardi Day emoziona e stupisce, ogni anno. 
La novità 2024 é stata la possibilità a tutti coloro in possesso di biglietto, di poter vivere, vedere, quasi “toccare”, le vetture, grazie alla pitlane aperta sia sabato che domenica in una fascia oraria precisa e con la possibilità di meet&greet con diversi piloti.
Questa introduzione non era presente negli anni scorsi e onestamente ci sentiamo un po’ “vincitori”, perché una soluzione simile l’avevamo scritta e detta in tempi non sospetti.
Le vetture in pista sono state molte, come ogni anno, divise per categoria, con il clou dei turni delle F1 storiche che tra giri in pista e in esposizione sono quasi arrivate a 40, un vero record per questa manifestazione.
Nella giornata di sabato, qualche intoppo e le bandiere rosse hanno un po’ spezzato il ritmo, ma si sa, queste vetture, molto delicate e in alcuni casi anche, davvero parecchio datate, soffrono un po’ il primo turno. 
Decisamente meglio nelle sessioni pomeridiane, dove vi è stata continuità in pista abbiamo assistito anche ad un Pierluigi Martini in grande spolvero tra le diverse vetture guidate, tra cui le Tyrrell P34 a 6 ruote e la gloriosa Minardi M189.
In esposizione tante “chicche” come la Lotus 107 del 1993, con cambio semi-automatico e con un quartetto di piloti a guidarla (Zanardi, Lamy, Hakkinen e Herbert).
La “giallissima” Jordan 197 del 1997, motorizzata Peugeot, con al volante Ralf Schumacher e Giancarlo Fisichella, vettura che ha ottenuto 3 podi e un giro veloce in quella stagione, chiusa al quinto posto finale tra i costruttori. 
La Mclaren MP4/9 motorizzata Peugeot del 1994, con Martin Brundle e sua “maestà” Mika Hakkinen, curioso come nei test precedenti alla firma del GOAT Ayrton Senna con Williams, il brasiliano preferiva, il motore Lamborghini a quello francese, l’annata per Mclaren nok fu certamente delle migliori.
Presenti come sempre, numerose Ferrari, le due Monteverdi, auto svizzere direttamente arrivate dal museo omonimo, la Wolf sempre presente, le Williams FW33 e la Williams FW21, in esposizione (insieme a quella di Patrese del 1988 denominata FW12).
Dallara, Scuderia Italia, Fondmetal e Arrows, insieme ad Osella, Shadow e Ensigh, sono le altre vetture che hanno dato “aria al motore” e percorso kilometri lungo i saliscendi dell’Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola.
L’incipit é stato, la domanda se l’Historic Minardi Day può essere la Goodwood italiana? Beh a livello “espositivo” certamente ogni anno migliora la qualità e la quantità delle vetture, anche in base al calendario del Motorsport (per esempio non abbiamo visto le Jaguar verde-fluo di inizio anni 2000) e alcune Arrows in esposizione come gli scorsi anni, ma questo dipende da diversi fattori.
Sicuramente non può essere denominata la “Goodwood italiana”, per l’intrattenimento, nel senso, spieghiamo cosa intendiamo: Goodwood oltre alla parte espositiva delle vetture, può mettere “sul piatto” una vastità di “spettacoli” dalla Hillclimb Shoot-out, al percorso rally, alla partecipazione di piloti da Drift, al motocross e le moto, oltre al fatto che, molte case automobilistiche, utilizzano Goodwood come “vetrina” per il lancio di modelli nuovi o novità dell’Automotive.
L’Historic Minardi Day, si pone come una manifestazione nata per far appassionare tutti, creando un filo diretto con il Motorsport; la “nota stonata” se cosi possiamo dire, rimane la pochissima presenza proprio delle vetture Minardi che se andiamo a contare sono 3: Minardi M189 di Martini, la PS04/B dell’Ing. Gabriele Tredozi (ringraziamo lui, il figlio e la famiglia per l’ospitalità in questi due giorni) e Minardi PS02 motorizzata Asiatech del pilota/collezionista olandese Mr. Fritz Van Eerd, questo in un concetto e in ub contesto dove la Minardi dovrebbe essere al centro di tutto, ci fa rimanere un pó perplessi, ma avete già letto ciò negli ultimi anni.
Anche quest’anno l’Historic Minardi Day ha comunque lasciato il segno, si va verso la decima edizione (2026) e i margini di miglioramento ci sono, sotto tanti punti di vista, sapete la nostra idee e se, qualcuno dello staff Historic Minardi Day o dell’Autodromo (compreso l’assessore delegato) vorranno sentire le nostre proposte per il Minardi Day o per altri eventi, saremo molto lieti di dare una mano, ad un luogo che per noi è come “casa”, consapevoli che la nostra passione (come di tanta gente o di alcune testate online), possa essere una risorsa e che non sempre i numeri social e le presenze televisive danno garanzie (lo diciamo senza presunzione), cosi come stare a respirare il paddock, può essere un “toccare con mano” l’umore e i feedback degli appassionati, o delle persone comuni, che vogliono essere parte di questo meraviglioso mondo, che é il Motorsport. 
Ringraziamo lo staff Historic Minardi Day e il Centro Accrediti dell’Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola, per averci concesso la possibilità e l’onore di partecipare consecutivamente alle otto edizioni disputate.
Viva il Motorsport e lunga vita al Historic Minardi Day!
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