ASZ Review: 12° Monaco Historique Grand Prix 2021

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Una tre giorni dedicata al Motorsport dal “sapore” antico, una tre giorni che “rinconcilia” le orecchie, il cuore e gli occhi, questo è il 12° Monaco Historique Gran Prix 2021, rinviato nel 2020 per i noti motivi della pandemia da Covid-19, ripristinato quest’anno con un buon numero di pubblico durante la tre giorni, con ovviamente il “massimo” della affluenza possibile nella giornata di domenica (giornata che abbiamo seguito grazie alle live su Facebook e Youtube della pagina Goodwood Road & Racing e sempre su Youtube grazie a Sky Sport F1 UK).

Un evento molto bello che ricorda per noi appassionati il Motor Legend Festival 2018 e le 5 edizioni del Historic Minardi Day a Imola (alcune auto partecipanti viste in quelle occasioni). In attesa di poter tornare operativi in pista, abbiamo voluto scrivere due “righe” su questo evento. Buona lettura!

Partiamo dalla gara delle auto della categoria Niki Lauda (’73-’76) gara che vede tra i protagonisti anche Jean Alesi e Rene Arnoux (entrambi con delle Ferrari 312 B3-74), con Rene protagonista “in negativo” visto la toccata fuori dalle Piscine durante le qualificazioni che non gli hanno permesso di partecipare alla gara della domenica.

Dopo 16 giri testa a testa, succede il “fattaccio” tra Alesi e Werner (poleman), con il pilota della Ferrari 312 B3-74 che grazie ad una partenza a “razzo” si era preso la prima posizione e contenendo quasi sempre i numerosi tentativi di attacco del pilota tedesco su Lotus 77. Il tutto è avvenuto all’uscita della Anthony Nogues,con il contatto tra i due, un vero peccato per Alesi che stava conducendo una grandissima gara, dimostrando ancora una classe innata per la guida con questi “vecchi” bolidi.

Nel finale la bandiera rossa sancisce con qualche metro di anticipo la bandiera scacchi, il tutto per la “sbinnata” di una Surtess TS19 in uscita dalla curva Casino, dopo aver preso uno dei classici avvallamenti della pista monegasca.

Al traguardo la vittoria va a Marco Werner (3 volte vincitore della Le Mans e altra gara di durata e vincitore nel 2018 a Montecarlo), davanti all’inglese Lyons su Mclaren M26 e al giovane francese Andlauer su March 761.

Prima però della cerimonia post gara, per Marco Werner arriva la comunicazione di una penalità di 25″ per il contatto con Alesi, che lo retrocede al terzo posto, il pilota teutonico, non la prende benissimo (a mimato più volte appena finita la gara di un “probabile” salto di cambio o cambiata errata dell’auto di Alesi), cosi la classifica cambia ancora, Lyons passa primo, Andlauer secondo e Werner terzo. Il pilota tedesco non ci sta e prima non “sale” sul terzo gradino del podio, rimanendo a distanza, quindi non prende neanche la coppa del terzo classificato.

Lyons vincitore post-penalizzazione alla fine delle celebrazioni consegna sopra l’auto di Werner il trofeo del primo classificato.

Seconda gara che abbiamo seguito, che si è svolta in successione è la categoria Villeneuve (’77-’80), altri 18 giri di fuoco, dove nel parco iscritti troviamo ancora Lyons (secondo in griglia) e una conoscenza del Historic Minardi Day ovvero Fritz Van Eerds (al volante della gialla Fittipaldi).

La gara sembra quasi una “fotocopia”, se in quella precedente Alesi scattando secondo si trovava primo Sainte Devote, lo stesso fa Lyons, che con la sua Hesketh ancora “caldo” dalla gara precedente, “brucia” in partenza il poleman Grogor (Arrows) che successivamente poco dopo alle Piscine tocca la propria posteriore destra sul muro; in contemporanea, fuori dal Tunnel, la Mclaren finisce a muro, creando scompiglio visto l’innumerevole quantità di detriti lasciati in traiettoria.

A farne subito le spese è Hazell quarto su Williams, in quel momento, scivola sull’olio lasciato dalla Mclaren e finisce a muro al quinto giro.

Grande lotta per l’ottavo posto tra Ligier, Lotus e Arrows, grande bagarre.

All’ottavo giro si ritira il poleman Grogor, probabilmente per la rottura della sospensione, dopo un gran traverso in entrate delle Piscine. La lotta per il secondo posto, diventa cosi una bagarre tra la Tyrell 010 di Cantillon e un altra Arrows (A3) del francese Ferte.

Si ritira direttamente ai box, probabilmente per un problema Van Eerts con la Fittipaldi.

Errore di Ferte nella lotta con Cantillon che lo pressa, il francesca tocca il guard-rail in entrata alla Nouvelle Chicane e deve ritirarsi, già due Arrows su quattro sono fuori dalla gara. Ora la sfida per secondo e terzo posto è tutta tra le Tyrell 010 del brittanico Cantillon e di un altro francese Stevenart per gli ultimi 5 giri.

Ultimo “brivido” è il contatto proprio tra le due Tyrell 010, con Stevenart che dopo la toccata con Cantillon conclude la propria gara nelle barriere. Due gare molte maschie e toste qui a Montecarlo.

Finisce stavolta con la meritata vittoria in pista per Lyons (Hesketh 30BE) dominatore dell’evento, davanti a Cantillon (Tyrell 010 del compianto Michele Alboreto), terzo il britannico Ferrer-Aza su Ligier JS11 partito ultimo e incredibilmente sul podio finale.

Due grandissime gare, grande adrenalina e grande lotta in pista, veramente un grandissimo spettacolo, se ve lo siete persi, dopo aver letto il nostro Review, andate subito a guardare su Youtube, dove speriamo rimangano le LIVE della Domenica dedicate a tutte le gare.