ASZ Insider#98: Nascar Cup Series 2024 Darlington

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

BRAD KESELOWSKI È TORNATO

L’ultima vittoria del campione 2012 della Cup Series risale a Talladega 2021. 

La settimana di Darlington è finalmente arrivata. La pista ha una forma di un ovale irregolare, con una lunghezza di 1,366 miglia e la rende una delle più atipiche e complicate del calendario (viene anche soprannominata “The track too tough to tame”). Erik Jones, dopo esser stato in convalescenza per due settimane per i postumi dell’incidente di Talladega, ritorna a bordo sulla #43.

QUALIFICHE

Reddick conquista la 7° pole position in carriera, la 1° stagionale, davanti alle due Mustang di RFK. 

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Marchio Auto
1 Tyler Reddick Toyota 45
2 Brad Keselowski Ford 6
3 Chris Buescher Ford 17
4 Ty Gibbs Toyota 54
5 William Byron Chevrolet 24
6 Kyle Larson Chevrolet 5
7 Denny Hamlin Toyota 11
8 Bubba Wallace Toyota 23
9 Ross Chastain Chevrolet 1
10 Martin Truex Jr. Toyota 19
11 Kyle Busch Chevrolet 8
12 Christopher Bell Toyota 20
13 Chase Briscoe Ford 14
14 Joey Logano Ford 22
15 Todd Gilliland Ford 38
16 Michael McDowell Ford 34
17 Ryan Blaney Ford 12
18 Alex Bowman Chevrolet 48
19 Daniel Suarez Chevrolet 99
20 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
21 Carson Hocevar Chevrolet 77
22 John Hunter Nemechek Toyota 42
23 Austin Dillon Chevrolet 3
24 Corey LaJoie Chevrolet 7
25 Austin Cindric Ford 2
26 Ryan Preece Ford 41
27 Zane Smith Chevrolet 71
28 Justin Haley Ford 51
29 Daniel Hemric Chevrolet 31
30 Erik Jones Toyota 43
31 Chase Elliott Chevrolet 9
32 Derek Kraus Chevrolet 16
33 Josh Berry Ford 4
34 Kaz Grala Ford 15
35 Harrison Burton Ford 21
36 Noah Gragson Ford 10

STAGE 1 (90 giri)

La gara inizia e lo scatto di Reddick è fulmineo, mentre Keselowski riesce a tenere in serbo la seconda posizione ai danni di Gibbs. Il primo stint della gara è basato sulla gestione e l’interesse dei piloti è rivolto verso la traiettoria più alta di Darlington, che permette una migliore gestione dell’usura delle gomme. Al 3° giro Chastain, dopo aver perso una posizione alla partenza, estremizza troppo la sua traiettoria, blocca le gomme e gratta il muro in percorrenza della prima sopraelevata, scivolando in 15° posizione.

La situazione rimane la medesima fino all’inaugurazione delle prime soste, ad opera di Preece e Burton al giro 33. Il ciclo delle soste si completa con la conquista della prima posizione per Ty Gibbs, fermatosi prima rispetto a Keselowski e Reddick. Byron, entrato nello stesso giro di Ty Gibbs, sfida lo stesso per la conquista del ruolo di capoclassifica, ma trovando il traffico di Suarez, non è in grado di ultimare la manovra.

Ty Gibbs mantiene la prima posizione fino al giro 79, prima di consegnarla a Kyle Larson a causa di un errore dovuto al traffico di Hocevar nella seconda sopraelevata, che causa la murata del pilota della #54. Larson, con la prima posizione in tasca, non viene ostacolato e conquista il primo stage proprio davanti a Gibbs. 

TOP 10 STAGE 1

Pilota Marchio Numero
1 Larson Chevrolet 5
2 Gibbs Toyota 54
3 Keselowski Ford 6
4 Reddick Toyota 45
5 Truex Jr. Toyota 19
6 Gilliland Ford 38
7 Buescher Ford 17
8 Blaney Ford 12
9 Byron Chevrolet 24
10 Wallace Toyota 23

STAGE 2 (95 giri)

Tutti i piloti si fermano e cambiano 4 gomme, ma ad uscire davanti a tutti è Reddick, che occuperà la posizione dalla quale è partito nel primo stage, con Keselowski al suo fianco. La partenza di Tyler è la medesima di quella precedente e la leadership è fuori discussione. Keselowski parte un po’ più a rilento, venendo scavalcato da Gibbs. A parte un lungo di Kyle Busch, la gara procede in una fase di gestione sulla falsariga di quanto visto nel primo stage. La gestione non si rivelerà utile, in quanto al giro 121 viene chiamata per la prima volta la caution.

John Hunter Nemechek si gira in uscita dall’ultima curva, in una dinamica da ricondurre ad uno surriscaldamento delle gomme, che le vetture attuali patiscono particolarmente in termini di maneggevolezza. La concorrenza si dirige nuovamente in pit-road per il cambio gomme; il lavoro della pit-crew targata #45 esegue ancora una volta un ottimo lavoro e Reddick mantiene saldo il comando. La fila frontale rimane immutata ancora una volta con Keselowski al fianco di Reddick. 

La gara riprende per poco al giro 128, prima di venire neutralizzata per un nuovo incidente; Byron affonda esageratamente il colpo in curva 1 e fa a panino Truex e Blaney contro le barriere. Blaney rimbalza nel muretto esterno anche in uscita da curva 2, venendo tamponato da Truex e Buescher. Dopo aver spedito la sua Mustang per le riparazioni, il nativo dell’Ohio rientra in pista infuriato e si affianca alla Camaro condotta da Byron, mostrando il suo disappunto rasentandogli la fiancata (tutto questo dietro alla pace car).

Al giro 135 Reddick e Keselowski occupano la prima fila e la sceneggiatura della partenza è la medesima. Reddick mantiene la leadership e la gara sembra assumere nuovamente una certa regolarità. Al giro 163 si ritorna ancora una volta in regime di gialla. Zane Smith si gira sullo stile di Nemechek in uscita dalla 4, spiattellando le sensibili gomme da 18 pollici e appoggiandosi con il muso contro le safer interne. 

È il momento delle soste, Reddick tiene la prima posizione e Keselowski tiene la seconda posizione, in quello che sembra un loop infinito. La gara riprende al giro 170, con Keselowski che rende leggermente la vita più difficile al pilota californiano, mantenendo l’ingaggio per un giro intero, senza però riuscire a portare a termine l’attacco. Reddick continua a stare in testa alla gara fino alla bandiera a scacchi verde e bianca e raccoglie i 10 punti per la vittoria del secondo stage. 

TOP 10 STAGE 2

Pilota Marchio Numero
1 Reddick Toyota 45
2 Keselowski Ford 6
3 Gibbs Toyota 54
4 Logano Ford 22
5 Larson Chevrolet 5
6 Byron Chevrolet 24
7 Buescher Ford 17
8 Hamlin Toyota 11
9 Wallace Toyota 23
10 Chastain Chevrolet 1

STAGE 3 (108 giri)

Nel finale di stage si fermano di nuovo tutti i piloti. Stavolta c’è qualche intoppo: Chase Elliott perde 10 posizioni a causa delle difficoltà nel fissare l’anteriore destra, che non ne vuole sapere di entrare. Davanti rimane invece tutto regolare con Reddick e Keselowski a comporre ancora una volta la prima fila per la ripartenza.
Stavolta la ripartenza nelle posizioni di testa è combattuta, con Larson che si inabissa a Keselowski e Reddick per creare un three wide. Larson e Keselowski escono pianissimo dalla prima sopraelevata, mentre Reddick ricopre il ruolo di fuggitivo.

Ad approfittare della cattiva accelerazione in uscita di Larson e Keselowski è Byron, che si affianca all’interno dei due, non essendo però in grado di concludere la manovra. All’archivio del giro di ripartenza l’ordine rimane invariato e Reddick prova ad allungare. Il 40enne di Rochester Hills non vuole permettergli la fuga e, anzi, con il traffico di Hemric, riesce a passare il pilota del 23XI all’interno della seconda sopraelevata al giro 226. Siamo già in piena finestra di cambio gomme e Buescher, tra i piloti di testa, anticipa i giochi rientrando al 229° passaggio, così come anche Gibbs. 

A 58 giri dalla fine (giro 235) Larson prende in pieno il muro e rientra in pit-road con una foratura. Reddick rientra al giro successivo, mentre Keselowski ritarda fino al giro 237. Keselowski rientra alle spalle di Gibbs, ma lo passa agilmente per prendersi nuovamente la testa della gara. Reddick esegue le stesse operazioni di Keselowski e ritorna in P2. Larson, nonostante la foratura, si ritrova in 6° posizione ma la sua gara prenderà una brutta svolta.

A 41 giri dalla fine si gira e colpisce il muro, sempre a causa di una foratura. È nuovamente arrivata la caution e rientrano di nuovo tutti in fast-lane per cambiare gomme. Logano, autore di una buona gara a ridosso della top 5, viene penalizzato per speeding. 

La prima fila non è una novità. Reddick esterno e Keselowski interno, per la 7° volta. Si riparte a 33 giri dalla fine e stavolta i due piloti si scontrano in maniera più verace. Questo permette a Buescher di unirsi alla festa. Quando i piloti passano sul traguardo a -31, Buescher rifila un bump-draft deciso al suo compagno di squadra Keselowski, anche se questa manovra non smobilita la questione per la prima posizione. La formazione rimane salda con Reddick sulla parte alta del tracciato, Keselowski al suo fianco e Buescher alle spalle di entrambi i piloti.

Al giro successivo la formazione si smonta; Keselowski stringe Reddick contro il muro nell’inserimento al rettilineo opposto e Buescher, ingolosito, li buca entrambi. La manovra, spettacolare, gli consente di passare in testa alla gara. Il pilota di RFK però non scappa, con Reddick che gli è alle calcagna e Keselowski neanche troppo lontano. A 10 giri dalla fine Reddick contrattacca alla prima sopraelevata, ma chiede troppo alla sua Camry XSE. Reddick schiaccia Buescher contro il muro ed entrambi forano.

A Keselowski si illumina il passaggio che lo accompagna in testa alla gara portandosi dietro Gibbs a poco meno di un secondo. È fatta; Keselowski riflette per 9 giri su quel tanto agognato successo. Terminati quei 9 giri, il suo passaggio sotto la bandiera a scacchi è trionfale. Il digiuno durato più di 3 anni e 110 gare è terminato e la Lady in Black è domata.

Keselowski vince con la livrea Castrol della Toyota Supra GT, in quello che è un tributo ad una delle vetture più iconiche del Super GT nipponico. Per Brad è la seconda vittoria in carriera nella pista di Darlington. La prima era stata portata a casa nel 2018. 

Per il team di RFK si respira a cuor leggero per Brad Keselowski, ma Chris Buescher ne esce indiavolato. In pit road il texano si dirige verso la vettura di Reddick e rimprovera il californiano, reo di averlo stretto contro il muro. Reddick si scusa, ma per Buescher è troppo, le scuse non sono bastevoli.

RISULTATI

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Giri in testa Punti
1 Brad Keselowski 6 Ford 293 2 37 57
2 Ty Gibbs 54 Toyota 293 4 34 52
3 Josh Berry 4 Ford 293 33 0 34
4 Denny Hamlin 11 Toyota 293 7 1 36
5 Chase Briscoe 14 Ford 293 13 0 32
6 William Byron 24 Chevrolet 293 5 2 38
7 Bubba Wallace 23 Toyota 293 8 6 33
8 Alex Bowman 48 Chevrolet 293 18 0 29
9 Justin Haley 51 Ford 293 28 0 28
10 Michael McDowell 34 Ford 293 16 0 27
11 Ross Chastain 1 Chevrolet 293 9 0 27
12 Chase Elliott 9 Chevrolet 293 31 0 25
13 Christopher Bell 20 Toyota 293 12 0 24
14 Noah Gragson 10 Ford 293 36 0 23
15 Todd Gilliland 38 Ford 293 15 0 27
16 Corey LaJoie 7 Chevrolet 293 24 0 21
17 Ryan Preece 41 Ford 293 26 0 20
18 Kaz Grala 15 Ford 293 34 0 19
19 Erik Jones 43 Toyota 293 30 0 18
20 Austin Cindric 2 Ford 293 25 0 17
21 Joey Logano 22 Ford 293 14 0 23
22 Harrison Burton 21 Ford 293 35 0 15
23 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 293 20 0 14
24 Daniel Suarez 99 Chevrolet 293 19 0 13
25 Martin Truex Jr. 19 Toyota 293 10 0 18
26 Carson Hocevar 77 Chevrolet 293 21 2 11
27 Kyle Busch 8 Chevrolet 293 11 0 10
28 Austin Dillon 3 Chevrolet 293 23 0 9
29 Derek Kraus 16 Chevrolet 292 32 0 8
30 Chris Buescher 17 Ford 291 3 21 15
31 John Hunter Nemechek 42 Toyota 291 22 0 6
32 Tyler Reddick 45 Toyota 291 1 174 22
33 Daniel Hemric 31 Chevrolet 290 29 0 4
34 Kyle Larson 5 Chevrolet 252 6 15 19
35 Zane Smith 71 Chevrolet 161 27 0 2
36 Ryan Blaney 12 Ford 129 17 1 4

Con il weekend throwback giunto al termine, il campionato si riposa, ma non di certo i piloti. I pensieri delle squadre e dei piloti sono rivolti a quello che è l’All Star Weekend sulla pista del North Wilkesboro.  

 

Scritto da Mark Bruno