ASZ Insider#93: Nascar Cup Series 2024 Kansas

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

LARSON LA SPUNTA SU BUESCHER CON IL DISTACCO MINORE DELLA STORIA DELLA NASCAR

È storia. 1 millesimo ha separato i due contendenti per la vittoria, che sono arrivati accompagnati per mano sulla linea del traguardo. 

Si ritorna negli intermediates, le piste che esaltano le qualità delle gen7. E il Kansas Speedway è pronto a riconoscersi ancora una volta come teatro di grandi spettacoli.

Johnson sarà ancora una volta al volante sulla #84, mentre Kraus sarà al timone della #16 di Kaulig e Hill con la #33 di RCR. Per quanto riguarda la #43, con Jones in fase di convalescenza, sarà ancora Heim a scendere in pista, dopo aver concluso 25° la gara scorsa. 

QUALIFICHE

La qualifica vede la prima pole stagione di Christopher Bell, abituato ad andare forte sul giro a secco avendo all’attivo 11 pole position di cui ben 3 in Kansas. 

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Marchio Auto
1 Christopher Bell Toyota 20
2 Ross Chastain Chevrolet 1
3 Noah Gragson Ford 10
4 Kyle Larson Chevrolet 5
5 Kyle Busch Chevrolet 8
6 Ty Gibbs Toyota 54
7 Austin Cindric Ford 2
8 Michael McDowell Ford 34
9 Chase Elliott Chevrolet 9
10 Chase Briscoe Ford 14
11 Joey Logano Ford 22
12 Chris Buescher Ford 17
13 Martin Truex Jr. Toyota 19
14 Denny Hamlin Toyota 11
15 Tyler Reddick Toyota 45
16 Austin Dillon Chevrolet 3
17 Josh Berry Ford 4
18 Alex Bowman Chevrolet 48
19 Jimmie Johnson Toyota 84
20 Corey Heim Toyota 43
21 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
22 Carson Hocevar Chevrolet 77
23 Bubba Wallace Toyota 23
24 Zane Smith Chevrolet 71
25 Todd Gilliland Ford 38
26 Ryan Blaney Ford 12
27 Daniel Suarez Chevrolet 99
28 Corey LaJoie Chevrolet 7
29 John Hunter Nemechek Toyota 42
30 Brad Keselowski Ford 6
31 Harrison Burton Ford 21
32 Ryan Preece Ford 41
33 Daniel Hemric Chevrolet 31
34 Austin Hill Chevrolet 33
35 Justin Haley Ford 51
36 William Byron Chevrolet 24
37 Riley Herbst Ford 15
38 Derek Kraus Chevrolet 16

STAGE 1 (80 giri)

La giornata della gara non comincia nel migliore dei modi dal punto di vista meteorologico. Nell’impianto di Kansas City pioviggina e occorrono 3 ore e mezza prima che venga dato il comando ai piloti di entrare nelle loro vetture. Le parole più famose del motorsport vengono pronunciate da Jimmie Johnson, calatosi nel suo abitacolo per la gara. 

Si percorrono 8 giri, con l’attesa dell’asciugatura della pit-road, prima di vedere i piloti pestare il pedale del gas. Bell conduce il gruppo dalla traiettoria alta per la bandiera verde, mentre Chastain parte al suo fianco. Il primo giro vede i piloti della fila frontale viaggiare affiancati, mentre il giro successivo vede Chastain agguantare la vetta ai danni del pilota dell’Oklahoma in curva 1-2.

Il ritmo migliore è di Kyle Larson, che attacca Bell al 10° giro di gara per passare in seconda posizione. La tranquillità relativa dei primi giri di gara permette le prime soste sotto bandiera verde al giro 31 con Preece e Gilliland, mentre al 32 seguono Truex, Bowman, Reddick, Blaney e Wallace. Con le soste che si concentrano nell’arco di pochi giri nelle posizioni di testa, Larson riesce ad anteporsi a Chastain con il completamento del ciclo, ma il portacolori di Trackhouse si mostra lesto a contrattaccare in pista il Californiano sull’interno con successo.

L’unica vettura che rimane in pista è la Kaulig di Derek Kraus, che, al giro 42, viene passata sia da Chastain sia da Larson. Il più rapido in pista dopo le soste è Denny Hamlin, che è determinato a farsi una scorpacciata di posizioni prima della fine dello stage. Davanti il confronto tra Chastain e Larson è sempre accesso, ma al 52° giro è Larson a disporre del comando.

Chastain viene attaccato dal velocissimo Hamlin, che, uscito 8° dal valzer delle soste, conclude il 60° giro in 2° posizione prendendo di mira Larson. La battaglia scoppia 4 giri dopo e Hamlin ne esce vincitore dal confronto con Larson, mentre Chastain non getta la spugna. Larson viene passato nuovamente da Chastain, il quale ritorna secondo e nella coda di Hamlin. Ma il pilota del Joe Gibbs Racing porta la sua Toyota a conquistare il primo stage collezionando i 10 punti.

TOP 10 STAGE 1

Pilota Marchio Numero
1 Denny Hamlin Toyota 11
2 Ross Chastain Chevrolet 1
3 Kyle Larson Chevrolet 5
4 Christopher Bell Toyota 20
5 Chris Buescher Ford 17
6 Ty Gibbs Toyota 54
7 Martin Truex Jr Toyota 19
8 Kyle Busch Toyota 8
9 Noah Gragson Chevrolet 10
10 Chase Elliott Chevrolet 9

STAGE 2 (85 giri)

Momento di soste a due facce per Joe Gibbs Racing. Tutte le loro pit-crew fanno un lavoro eccezionale, con Bell che torna in testa, Gibbs che guadagna la 4° posizione e Truex che avanza in 6°. Anche quella di Hamlin fa un buon lavoro, ma l’uscita della piazzola della #11 viene bloccata dal passaggio delle vetture, ragion per cui perderà ben 7 posizioni. Bell occupa la stessa posizione con la quale era scattato all’inizio di gara, sempre con Chastain al suo fianco.

L’esito dello scatto rispetto al primo giro di stage 1 cambia, ma a concludere quello del secondo stage non sarà né Chastain né Bell, bensì Kyle Larson, autore di un incrocio sorprendente in uscita dalla seconda sopraelevata. Ma la manovra eclatante è di Buescher, in grado di passare ben 4 vetture in una situazione di 5wide creatasi in quel frangente. Larson, Buescher e Gibbs passano, mentre sia Bell, sia Chastain sprofondano. Anche le soste del secondo stage sono sotto green flag e a fermarsi per primi sono Blaney e Gilliland.

Ma la leadership vede il passaggio di testimone da Larson a Buescher nel momento in cui lo stesso campione di categoria 2021 è vittima di un pit lento a causa di un problema di avvitamento del dado sulla ruota a sinistra. Buescher prende l’effettiva testa della gara dopo l’attesa del pit-stop di Reddick, il pilota ad avere allungato più di tutti il primo stint nel secondo stage.

Con un secondo stint più breve di 7 giri rispetto ai leader, il portacolori del 23XI a bordo della #45 è in grado di girare mezzo secondo più rapido rispetto ai primi. Questo gli permette di conquistare la top 10 prima della fine dello stage. Larson, con il pit lento piomba in 5° posizione, ma è rapido a rimontare e al giro 145 è già secondo.

A 15 passaggi dallo sventolare della bandiera a scacchi verde-bianca, Suarez colpisce il muro e riporta danni sulla fiancata destra. Larson prova a divorare il distacco con Buescher, ma i giri non sono sufficienti per permettergli di tentare l’ingaggio. Buescher porta così a casa il secondo stage, ma con Larson che è comunque stato in grado di finirgli sotto il secondo. 

TOP 10 STAGE 2

Pilota Marchio Numero
1 Chris Buescher Ford 17
2 Kyle Larson Chevrolet 5
3 Denny Hamlin Toyota 11
4 Kyle Busch Toyota 8
5 Martin Truex Jr Toyota 19
6 Ty Gibbs Toyota 54
7 Alex Bowman Chevrolet 48
8 Tyler Reddick Chevrolet 45
9 Ross Chastain Chevrolet 1
10 Noah Gragson Chevrolet 10

STAGE 3 (102 giri)

Come per ogni sosta, vengono sostituite 4 gomme su tutte le auto. Per il vincitore del secondo stage non è un momento buono, con gli uomini del suo muretto che scavalcano troppo presto il muretto della piazzola: è penalità per “over the wall too soon”. 

Larson eredita dunque la prima posizione e il pilota della #5 decide di partire dall’interno. La gara parte con Larson che si difende da Busch, ma 2 giri dopo arriva la prima caution per incidente. A farne le spese è il 7 volte campione della Cup Series Jimmie Johnson, spinto da Corey LaJoie contro il muro di curva 1. L’auto di Johnson è danneggiata e lo stesso è costretto al ritiro. 

Le operazioni di ripartenza vengono effettuate e a 83 giri dalla fine si ritorna in bandiera verde con i due Kyle davanti. Kyle Busch si accoda nel rettilineo opposto ma prova l’offensiva su Larson nella seconda sopraelevata mettendosi interno. Con la battaglia all’attivo e i due affiancati, esce la seconda caution della gara nel backstraight del giro successivo.

Cindric viene schiacciato da Hamlin contro il muretto nell’inserimento al rettilineo opposto e la sua auto comincia ad oscillare. Wallace viene preso sulla fiancata così come McDowell, con la #34 che rischia di finire su due ruote. Wallace e McDowell possono comunque continuare, ma l’auto di Cindric non può proseguire la sua corsa. 

A -78 giri si riprende e l’appello alla bandiera verde cambia. Busch era davanti a Larson con l’uscita della gialla e alla choose rule decide di schierarsi basso. Con i due Kyle scambiati di posizione rispetto alla partenza precedente, si riparte con una sceneggiatura simile. I due Kyle procedono in parallelo, mentre un’altra caution è nell’angolino, a causa di Harrison Burton che si gira. 

A livello strategico cambia qualcosa; Hamlin, Buescher, McDowell e Preece rientrano. Davanti i due Kyle continuano a monopolizzare la prima fila e con Busch sempre avanti con la chiamata della gialla, sarà lo stesso a partire interno.

La gara riprende a -71, la gara viene neutralizzata nuovamente a -70. Logano (15°) si gira nell’inserimento al tri-oval a causa dell’aria sporca generata lateralmente da Gilliland e finisce sul prato spiattellando le gomme. 

La gara è effettivamente entrata nel loop “caution chiama caution” e in questa neutralizzazione cambiano i protagonisti. I piloti che non si sono fermati rientrano e nell’arrivo alla choose rule risultano Gilliland ed Hamlin prima fila. Gilliland, il nuovo leader, sceglie l’interno e Hamlin conserva la seconda posizione partendo esterno. La partenza migliore è di Buescher, in grado di passare Gilliland nel rettilineo opposto, mentre Busch, con gomma nuova, guadagna 3 posizioni nel corso del giro di ripartenza.

Buescher continua a stare sul pezzo, attaccando Hamlin sull’interno e passandolo al giro successivo. Hamlin non ci sta; 5 giri dopo ci riprova all’interno di Buescher e i due rimangono uno accanto all’altro per un giro intero, con Hamlin che ritorna al comando, il tutto mentre Busch si sbarazza di Gilliland salendo in 3° posizione. I piloti devono stare attenti ad un aspetto fondamentale, ovvero la gestione del carburante, che deve essere risparmiato per ritrovarsi sul traguardo senza fare lo “splash”, ovvero il rifornimento di bio-etanolo aggiuntivo. Gibbs abbandona subito questa eventualità fermandosi sotto bandiera verde al giro 254. 

Chi riesce a gestire questa situazione nella miglior modalità possibile è Truex, che, risalendo la china, passa sia Busch, sia Larson al giro 257, a 10 giri dalla fine della gara. La gara vedrà ancora una volta una neutralizzazione, stavolta ad opera di Busch che si gira in curva 2 mentre correva 5°. Il finale in fuel mileage viene accantonato in favore di un finale infuocato, un overtime a tutti gli effetti (con l’aggiunta di un giro). Nei pit-stop Hamlin esce in testa cambiando due gomme insieme ai primi 9. Truex, il primo a cambiare 4 gomme, parte decimo. 

L’Overtime vede il seguente schieramento: Hamlin, Buescher, Larson, Elliott, Blaney, Gragson, Bowman, Nemechek, Heim e Truex. Larson si inabissa all’interno subito dopo la bandiera verde in three wide con Hamlin (interno) e Buescher (esterno). Il three wide si sgretola nel backstraight con Buescher che ne esce davanti, mentre Truex sfrutta le gomme di destra nuova per passare ben 7 vetture nel primo dei due giri overtime.

Con l’inizio dell’ultimo giro Larson cerca di attaccare Buescher in tutti modi provando dapprima ad adottare una traiettoria esterna estrema nella seconda sopraelevata. Il pilota di RFK gli lascia appena lo spazio, e in uscita da curva 4 i due sono ai ferri corti.

I due si prendono ripetutamente a spallate permettendo a Truex ed Elliott di avvicinarsi al duo. Ma la questione è limita ai soli Larson e Buescher, che raggiungono la linea del traguardo quasi perfettamente affiancati. Alla fine della gara bisogna aspettare il verdetto, che ufficializza la vittoria di Larson per un solo millesimo su Buescher. 

Una beffa per il marchio Ford, che per la terza volta si vede sfuggire la vittoria a pochi metri dal traguardo, considerando i finali di Atlanta con Blaney e con Keselowski e McDowell a Talladega. Una beffa che vede ancora una volta la nuova Dark Horse del marchio di Dearborn in attesa della sua prima vittoria. 

Il millesimo che separa Larson e Buescher è il distacco minore della storia, in un record che per 21 anni è appartenuto al finale di Darlington tra Ricky Craven e Kurt Busch.

RISULTATI

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Giri in testa Punti
1 Kyle Larson 5 Chevrolet 268 4 63 57
2 Chris Buescher 17 Ford 268 12 54 51
3 Chase Elliott 9 Chevrolet 268 9 0 35
4 Martin Truex Jr. 19 Toyota 268 13 0 43
5 Denny Hamlin 11 Toyota 268 14 71 50
6 Christopher Bell 20 Toyota 268 1 5 38
7 Alex Bowman 48 Chevrolet 268 18 0 34
8 Kyle Busch 8 Chevrolet 268 5 14 39
9 Noah Gragson 10 Ford 268 3 0 31
10 Michael McDowell 34 Ford 268 8 0 27
11 Brad Keselowski 6 Ford 268 30 1 26
12 Ryan Blaney 12 Ford 268 26 0 25
13 John Hunter Nemechek 42 Toyota 268 29 0 24
14 Todd Gilliland 38 Ford 268 25 4 23
15 Josh Berry 4 Ford 268 17 0 22
16 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 268 21 0 21
17 Bubba Wallace 23 Toyota 268 23 0 20
18 Justin Haley 51 Ford 268 35 0 19
19 Ross Chastain 1 Chevrolet 268 2 43 29
20 Tyler Reddick 45 Toyota 268 15 7 20
21 Chase Briscoe 14 Ford 268 10 0 16
22 Corey Heim 43 Toyota 268 20 0 0
23 William Byron 24 Chevrolet 268 36 0 14
24 Carson Hocevar 77 Chevrolet 268 22 0 13
25 Austin Dillon 3 Chevrolet 268 16 0 12
26 Corey LaJoie 7 Chevrolet 268 28 0 11
27 Daniel Suarez 99 Chevrolet 268 27 0 10
28 Ryan Preece 41 Ford 268 32 0 9
29 Zane Smith 71 Chevrolet 268 24 0 8
30 Daniel Hemric 31 Chevrolet 268 33 0 7
31 Derek Kraus 16 Chevrolet 268 38 6 6
32 Ty Gibbs 54 Toyota 267 6 0 15
33 Austin Hill 33 Chevrolet 267 34 0 0
34 Joey Logano 22 Ford 266 11 0 3
35 Riley Herbst 15 Ford 266 37 0 0
36 Harrison Burton 21 Ford 262 31 0 1
37 Austin Cindric 2 Ford 184 7 0 1
38 Jimmie Johnson 84 Toyota 175 19 0 1

E con il record del finale di Darlington infranto, è proprio la “Lady in Black” a fare da teatro throwback a questo fantastico 2024. Alle 21 inizierà il cerimoniale pre-gara. 

 

Scritto da Mark Bruno