Due recap nella stessa giornata, ci scusiamo con Mark Bruno e con voi lettori, per la pubblicazione “dilazionata” e “ritardata” nelle tempistiche, dovute al nostro REBRAND scaturito dagli incontri con la redazione del Magazine e del sito internet, su questo avrete notizie in più nel corso delle prossime settimane. Buona lettura!
SUAREZ VINCE LA VOLATA DI ATLANTA
Solo 7 millesimi hanno separato i primi 3 dalla volata finale. Il messicano ottiene il secondo successo in carriera.
Archiviata la gara di apertura, con la vittoria di Byron, la Nascar fa tappa poco più a nord, in Georgia, per un’altra gara a tavoletta.
QUALIFICHE
Dopo la prima fila conquistata a Daytona, McDowell riesce a fare ancora meglio, conquistando la sua prima pole in carriera, con 467 gare all’attivo. Logano, in linea teorica, lo affianca alla partenza, ma deve partire dal fondo con l’obbligo di pass-through dopo l’utilizzo non approvato dei guanti.
La penalità di pass-through ad Atlanta, considerando lunghezza smisurata della pit-road, che inizia alla fine del rettilineo opposto, è estremamente severa da scontare in green flag. “To the rear” anche Chase Elliott, che sarà chiamato ad una gara un po’ più complicata.
GRIGLIA DI PARTENZA
Pilota | Marchio | Auto | |
1 | Michael McDowell | Ford | 34 |
2 | Joey Logano | Ford | 22 |
3 | Kyle Busch | Chevrolet | 8 |
4 | Todd Gilliland | Ford | 38 |
5 | Kyle Larson | Chevrolet | 5 |
6 | Ryan Blaney | Ford | 12 |
7 | Chris Buescher | Ford | 17 |
8 | Austin Cindric | Ford | 2 |
9 | Chase Briscoe | Ford | 14 |
10 | Austin Dillon | Chevrolet | 3 |
11 | William Byron | Chevrolet | 24 |
12 | Martin Truex Jr. | Toyota | 19 |
13 | Denny Hamlin | Toyota | 11 |
14 | Josh Berry | Ford | 4 |
15 | Noah Gragson | Ford | 10 |
16 | Harrison Burton | Ford | 21 |
17 | Alex Bowman | Chevrolet | 48 |
18 | Bubba Wallace | Toyota | 23 |
19 | Tyler Reddick | Toyota | 45 |
20 | Ryan Preece | Ford | 41 |
21 | Ross Chastain | Chevrolet | 1 |
22 | Christopher Bell | Toyota | 20 |
23 | Daniel Suarez | Chevrolet | 99 |
24 | Brad Keselowski | Ford | 6 |
25 | Ty Gibbs | Toyota | 54 |
26 | Daniel Hemric | Chevrolet | 31 |
27 | Ricky Stenhouse Jr. | Chevrolet | 47 |
28 | Chase Elliott | Chevrolet | 9 |
29 | Zane Smith | Chevrolet | 71 |
30 | Josh Williams | Chevrolet | 16 |
31 | Justin Haley | Ford | 51 |
32 | Corey LaJoie | Chevrolet | 7 |
33 | Kaz Grala | Ford | 15 |
34 | John Hunter Nemechek | Toyota | 42 |
35 | Carson Hocevar | Chevrolet | 77 |
36 | B.J. McLeod | Chevrolet | 78 |
37 | Erik Jones | Toyota | 43 |
STAGE 1 (60 giri)
Al via McDowell si schiera esterno e al suo fianco si presenta Kyle Busch. Busch riesce a soffiare la prima posizione al portacolori del team di Front Row, ma l’azione dura ben poco. Già allo scoccare del secondo giro arriva il temutissimo Big One, che vede molteplici automobili coinvolte. La dinamica vede Gilliland prendere spazio dal suo compagno di squadra McDowell, ma la scelta del pilota della #38 scatena un effetto molla che causa il testacoda di Austin Dillon.
I piloti sopraggiungenti (tra i quali Hamlin e Bowman), nel tentativo di prendere azione evasiva, si girano e coinvolgono Josh Williams (costretto al ritiro alla sua prima gara ad Atlanta e alla sua prima con Kaulig come part- timer) Christopher Bell, Tyler Reddick e Daniel Suarez (che non riporta danni importanti). La fortuna invece è dalla parte di Logano, che, dopo aver deciso di scontare il Pass-Through al termine del primo giro di gara, è riuscito a conservare il giro di testa grazie alla caution.
La gara riprende al 10° giro, con Busch esterno e Larson al suo fianco. Tra Larson e Busch avviene uno scambio di posizioni che prosegue fino alla chiamata della seconda caution al giro 26. La causa è un traverso di Buescher, dovuto sia alla scarsità di grip della seconda sopraelevata, sia alle turbolenze aerodinamiche generate dal pilota davanti, in questo caso Chase Briscoe. Le strategie si biforcano e Blaney, Larson, Busch, McDowell, Briscoe, Chastain, Hamlin, Truex, Berry, Wallace, Gibbs e Smith rimangono fuori.
Si riprende al giro di boa dello stage, con la prima fila appartenente a Blaney (esterno) e Larson (interno). Il primo stage dal punto di vista delle neutralizzazioni è irregolare e ciò è dimostrato al giro 53 da un contatto tra Busch ed Hamlin, che ferma nuovamente le ostilità.
Si tratta della classica collisione che avviene nel momento in cui il pilota esterno stringe troppo e il pilota interno allarga troppo, senza che effettivamente viga una vera e propria responsabilità. Nelle fasi di pit-stop, solo i piloti al di fuori della top 10 rientrano, con gli altri che si contendono il punteggio previsto di fine stage.
Rimane solo più un giro sotto bandiera verde per decidere il vincitore dello stage. McDowell riparte dal lato interno, con Blaney accanto. Chastain spinge Mcdowell, mentre Blaney viene accompagnato da Larson. Si decide tutto all’ingresso di curva 3, con Blaney che accusa un po’ di sottosterzo e perde terreno, lasciando strada a McDowell per la vittoria dello stage.
TOP 10 STAGE 1
Pilota | Marchio | Auto | |
1 | Michael McDowell | Ford | 34 |
2 | Ryan Blaney | Ford | 12 |
3 | Ross Chastain | Chevrolet | 1 |
4 | Kyle Larson | Chevrolet | 5 |
5 | Kyle Busch | Chevrolet | 8 |
6 | Martin Truex Jr. | Toyota | 19 |
7 | Ricky Stenhouse Jr. | Chevrolet | 47 |
8 | Bubba Wallace | Toyota | 23 |
9 | William Byron | Chevrolet | 24 |
10 | Todd Gilliland | Ford | 38 |
STAGE 2 (100 giri)
Si fermano i piloti che non avevano effettuato le operazioni nel corso della caution che ha anticipato la fine dello stage.
Gilliland, Logano, Buescher e Smith occupano le prime due file per l’inizio di un secondo stage più ordinato dal punto di vista delle neutralizzazioni. Con la spinta di LaJoie, Gilliland scarta verso destra e imprime subito un ritmo molto rapido. Non è certamente ideale il primo giro di Zane Smith, che nella seconda sopraelevata finisce troppo largo, intraversa la macchina e bacia le barriere, riportando una lenta foratura.
È da evidenziare la rimonta di McDowell, che nell’arco di 10 giri passa da 17° a 3°, indicativa di un’ottima forma temporanea del 39enne di Phoenix. Le prime posizioni rimangono congelate fino all’attacco di Logano su Gilliland, al 99° giro della gara. In seguito all’attacco di Logano, che si accomoda sull’esterno, si formano due file (con quella di Gilliland all’interno che cerca di mantenere alta la sfida al due volte campione della Cup).
Le prime soste sotto green arrivano al giro 128 con Logano e Blaney che rientrano per rifornire, mentre il loro compagno della compagine di Penske, ovvero Cindric, imbocca la corsia dei box due giri, non senza qualche rischio con Larson che ha tentato una manovra di blocking pensando ad un attacco da parte del pilota della #2. Al giro 132 si fermano Keselowski, Chastain, Buescher, Haley e McLeod, mentre al giro dopo tocca ad Hamlin, Truex, Elliott, Burton, Berry e Grala. La chicca del caratteristico ingresso pit di Atlanta arriva al giro 134 con McDowell e Byron che si toccano, a seguito di un bloccaggio da parte del primo.
La Direzione Gara lascia correre, nonostante si sia stati molto vicini ad una situazione pericolosa, con la Camaro di Byron quasi rimasta incastrata nell’apron della sopraelevata e molto vicina alla traiettoria interna. Terminata la sequenza delle soste, Cindric prende la testa della gara al giro 142, seguito dai compagni di squadra Logano e Blaney. A 2 giri dalla fine è il solo Kyle Larson ad esporsi come avversario ai danni del trio Penske, sorpassando sia Blaney che Logano sul traguardo.
Con l’inizio dell’ultimo giro dello stage, Logano viene scavalcato da Blaney poco prima dell’ingresso in curva 1 e viene attaccato da Buescher. La difesa di Logano è tardiva, tanto che il Texano della #17 non riesce ad evitarlo. Lo stage finisce sotto caution, a causa dell’incidente che vede trascinato anche Hamlin, mentre Cindric conferma la prima posizione e conquista i 10 punti.
TOP 10 STAGE 2
Pilota | Marchio | Auto | |
1 | Austin Cindric | Ford | 2 |
2 | Kyle Larson | Chevrolet | 5 |
3 | Ryan Blaney | Ford | 12 |
4 | Daniel Suarez | Chevrolet | 99 |
5 | Martin Truex Jr. | Chevrolet | 19 |
6 | Todd Gilliland | Ford | 38 |
7 | Brad Keselowski | Ford | 6 |
8 | Harrison Burton | Ford | 21 |
9 | Chase Briscoe | Ford | 14 |
10 | Chase Elliott | Chevrolet | 9 |
STAGE 3 (100 giri)
Le operazioni di rifornimento e cambio gomme vengono effettuate in tutte le piazzole e, in uscita dalla pit road, Gilliland conquista la testa della gara.
La bandiera verde vede infatti il portacolori di Front Row sull’interno, accanto a Keselowski. La gara riprende con il 23enne della North Carolina che allunga con Hamlin che segue a ruota, mentre la fila di Keselowski è fiacca. Hamlin sfrutta il vuoto creato da Keselowski per infilarsi sull’esterno affiancandosi a Gilliland, senza riuscirci.
Arriva una nuova interruzione al giro 175 a causa di Kaz Grala, che si gira dopo una sfiorata con Kyle Busch in curva 2 e, a effetto pendolo innescato, rischia di intraversarsi in pista, fortunatamente mantenendo la propria macchina nell’apron. Il periodo di gialla è sfruttato dai piloti per il pit-stop, con le eccezioni di Gilliland, Hamlin, Truex, Keselowski, Briscoe, Suarez, Burton e Larson.
Si riparte al giro 180, con Gilliland che mantiene la leadership grazie alla spinta di Truex alle sue spalle. Il campione 2017 della Cup ben presto incalza il pilota della #38 e 3 giri dopo lo sorpassa per passare al timone. Larson si unisce alla festa e il gruppo comincia ad agitarsi, con “Yung Money” che si scambia le posizioni con MTJ e Gilliland a più riprese. A 65 dalla fine Gilliland alza un po’ il ritmo e Keselowski si propone come nuovo candidato per la posizione privilegiata.
Dopo un periodo abbastanza lungo e intenso di green flag, il traverso di Elliott, generato da un bumpdraft consistente di Chastain, interrompe la gara al giro 199. Si fermano tutti con l’eccezione di McDowell, che consegue la track position con una strategia avventata.
A 55 giri dalla fine il pilota di Front Row riparte dall’interno e Truex scatta dall’esterno. I piloti sono disposti a rischiare maggiormente e Cindric lo dimostra al 210° giro, realizzando nel trioval un’infilata pazzesca ai danni di McDowell, Truex e Briscoe, facendosi un’abbuffata e conquistando la prima posizione. Grandi rischi, grandi imprese, ma anche grandi disastri.
Dopo 10 giri di azione, Keselowski si gira in curva 3 nella medesima dinamica con la quale il suo compagno di squadra si è girato nel corso del primo stage. Ma stavolta c’è chi paga un prezzo caro, oltre allo stesso pilota e owner di RFK. Kyle Larson, con la solita fortuna che ha nei Superspeedway, non riesce ad evitare la Mustang del campione 2012 della serie danneggiando fatalmente la sua Camaro. Anche LaJoie colpisce la #6 di Keselowski, ma fortunatamente riporta danni di lieve entità.
La maggior parte dei piloti rimane fuori, mentre McDowell, Elliott, Preece, Chastain, Stenhouse, Nemechek e Buescher rientrano.
A 35 giri dalla fine Hamlin ha l’onore di comandare il gruppo alla bandiera verde, schierandosi interno, con Cindric al suo lato destro. Hamlin mantiene le redini della gara fino al 230° giro, cedendo poi lo scettro a Busch e Blaney. A 21 dalla conclusione arriva un altro incidente in seguito ad un 4wide creato da Suarez (a salire Hamlin, Briscoe e Busch). Briscoe si gira dopo un contatto con Hamlin, che a sua volta riporta dei danni rilevanti.
Molti piloti si mostrano reattivi nell’evitare l’incidente, e la conta dei piloti coinvolti risulta bassa, con Burton, Berry e Haley che vengono marginalmente toccati. Hamlin può comunque ripartire, ma la gara di Briscoe è ai titoli di coda. Dopo una Red Flag di 10 minuti al fine di togliere l’olio in pista lasciato dalla vettura di Briscoe, l’azione in pista riprende a 15 giri dalla fine, con Hemric, Gilliland, Preece, Nemechek, Dillon, Burton e Byron che riforniscono.
Blaney accompagna i piloti alla bandiera verde affiancandosi a Daniel Suarez, un po’ mimetizzato nel corso della gara ma spesso e volentieri dentro la top 10. I giri di ripartenza vedono una sostanziale drag race fra le due fila, che ben presto viene sospesa a causa di un altro incidente tra Berry e Hocevar, il quale rischia di spiccare il volo. Suarez (in testa alla gara all’esposizione della caution) sceglie l’interno, mentre Blaney riparte nella fila alta a 6 giri dal calare della bandiera a scacchi. La fila di Blaney al via appare molto svelta, mentre quella di Suarez è un po’ più addormentata.
Il campione in carica si mette in un secondo momento a controllare entrambe le fila con Truex che, dall’esterno, si mette in posizione per il gran finale. MTJ, a 4 dalla fine, raschia le barriere e si tira fuori dai giochi, lasciando entrare Busch e Cindric nella contesa. Busch in particolare si infila all’interno di Suarez, che decide di mantenere tanta velocità nella fila alta, mentre Blaney continua a disporre di un gran beneficio in termini di distacco, a volte controproducente negli ultimi giri di una gara full gas. L’ultimo giro inizia con una formazione a punta, sciolta da Busch all’ingresso in curva 3 per infilarsi all’esterno di Blaney e all’interno di Suarez.
I tre piloti rimangono affiancati per tutto l’arco della sopraelevata in parallelo e al passo fino alla bandiera a scacchi. Alla conclusione della gara è difficile distinguere il vincitore e bisogna aspettare qualche secondo prima che venga data l’ufficialità.
Daniel Suarez, dalla fila più alta, è riuscito a spuntarla per soli 3 millesimi nei confronti di Blaney e 7 millesimi nei confronti di Kyle Busch, nel finale più chiuso di sempre per i primi 3 classificati e il terzo con la forbice più ristretta di sempre nella storia della Cup Series.
CLASSIFICA FINALE
Pilota | Auto | Marchio | Giri | Partenza | Giri in testa | Punti | |
1 | Daniel Suarez | 99 | Chevrolet | 260 | 23 | 9 | 47 |
2 | Ryan Blaney | 12 | Ford | 260 | 6 | 31 | 52 |
3 | Kyle Busch | 8 | Chevrolet | 260 | 3 | 28 | 40 |
4 | Austin Cindric | 2 | Ford | 260 | 8 | 32 | 43 |
5 | Bubba Wallace | 23 | Toyota | 260 | 18 | 3 | 35 |
6 | Ricky Stenhouse Jr. | 47 | Chevrolet | 260 | 27 | 1 | 35 |
7 | Ross Chastain | 1 | Chevrolet | 260 | 21 | 0 | 38 |
8 | Michael McDowell | 34 | Ford | 260 | 1 | 27 | 39 |
9 | Chris Buescher | 17 | Ford | 260 | 7 | 1 | 28 |
10 | Ty Gibbs | 54 | Toyota | 260 | 25 | 0 | 27 |
11 | Harrison Burton | 21 | Ford | 260 | 16 | 0 | 29 |
12 | Martin Truex Jr. | 19 | Toyota | 260 | 12 | 9 | 36 |
13 | Corey LaJoie | 7 | Chevrolet | 260 | 32 | 0 | 24 |
14 | Kaz Grala | 15 | Ford | 260 | 33 | 0 | 23 |
15 | Chase Elliott | 9 | Chevrolet | 260 | 28 | 0 | 23 |
16 | Ryan Preece | 41 | Ford | 260 | 20 | 0 | 21 |
17 | William Byron | 24 | Chevrolet | 260 | 11 | 0 | 22 |
18 | Daniel Hemric | 31 | Chevrolet | 260 | 26 | 0 | 19 |
19 | Carson Hocevar | 77 | Chevrolet | 260 | 35 | 0 | 18 |
20 | Justin Haley | 51 | Ford | 260 | 31 | 0 | 17 |
21 | John Hunter Nemechek | 42 | Toyota | 260 | 34 | 0 | 16 |
22 | Austin Dillon | 3 | Chevrolet | 260 | 10 | 0 | 15 |
23 | Denny Hamlin | 11 | Toyota | 259 | 13 | 15 | 14 |
24 | B.J. McLeod | 78 | Chevrolet | 257 | 36 | 0 | 0 |
25 | Erik Jones | 43 | Toyota | 256 | 37 | 0 | 12 |
26 | Todd Gilliland | 38 | Ford | 256 | 4 | 58 | 17 |
27 | Alex Bowman | 48 | Chevrolet | 255 | 17 | 0 | 10 |
28 | Joey Logano | 22 | Ford | 252 | 2 | 27 | 9 |
29 | Josh Berry | 4 | Ford | 250 | 14 | 0 | 8 |
30 | Tyler Reddick | 45 | Toyota | 243 | 19 | 0 | 7 |
31 | Chase Briscoe | 14 | Ford | 239 | 9 | 0 | 8 |
32 | Kyle Larson | 5 | Chevrolet | 222 | 5 | 17 | 21 |
33 | Brad Keselowski | 6 | Ford | 218 | 24 | 2 | 8 |
34 | Christopher Bell | 20 | Toyota | 148 | 22 | 0 | 3 |
35 | Zane Smith | 71 | Chevrolet | 75 | 29 | 0 | 2 |
36 | Noah Gragson | 10 | Ford | 66 | 15 | 0 | 1 |
37 | Josh Williams | 16 | Chevrolet | 2 | 30 | 0 | 0 |