ASZ Insider#53: Nascar Cup Series Atlanta

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

BYRON RAGGIUNGE QUOTA 8 AD ATLANTA

La gara, accorciata per pioggia, ha visto il quarto successo di Willy. Non finisce bene l’ultima Atlanta di Harvick. 

 

La Nascar ritorna ad Atlanta, rivista per la stagione scorsa in una configurazione adatta al flatout racing. 

Logano deve difendere qui ad Atlanta il successo ottenuto precedentemente in questa stagione, ma non sarà facile dal momento che la corsa è ormai quasi considerabile come una roulette. L’entry list vede una vettura aggiuntiva pronta a prender parte alla gara, ovvero la #62 di Beard Motorsport guidata da Austin Hill. Il 29enne della Georgia, full time in Xfinity con Richard Childress Racing sulla #21, aveva programmato la partecipazione alla corsa di casa ad inizio stagione. 

La Quaker State 400 del 2023 segna anche l’ultima gara in questa pista per Kevin Harvick prima del suo ritiro a fine 2023, con il campione 2014 della Nascar Cup Series che aveva vinto proprio qui la sua prima gara nella prestigiosissima serie americana nel 2001 con la #29 di Richard Childress Racing. A pronunciare le parole più famose del motorsport è proprio Richard Childress, che a bordo di quella #29, effettua un giro d’onore con lo stesso Kevin Harvick affiancato. 

ORDINE DI PARTENZA: 

  1. Aric Almirola #10
  2. Ryan Blaney #12
  3. Chase Briscoe #14
  4. Joey Logano #22
  5. Harrison Burton #21 
  6. Kevin Harvick #4
  7. Ty Gibbs #54
  8. Kyle Larson #5
  9. Todd Gilliland #38 
  10. Austin Cindric #2 
  11. Brad Keselowski #6
  12. Tyler Reddick #45
  13. Ryan Preece #41
  14. Denny Hamlin #11
  15. Chris Buescher #17
  16. Martin Truex Jr #19 
  17. Justin Haley #31 
  18. William Byron #24
  19. AJ Allmendinger #16
  20. Michael McDowell #34
  21. Cole Custer #51 
  22. Kyle Busch #8
  23. Chase Elliott #9
  24. JJ Yeley #15
  25. Erik Jones #43 
  26. Daniel Suarez #99
  27. Ty Dillon #77
  28. Corey LaJoie #7
  29. Ricky Stenhouse Jr #47
  30. Ross Chastain #1 
  31. Noah Gragson #42 
  32. Austin Hill #62
  33. Austin Dillon #3
  34. Christopher Bell #20 (to the rear)
  35. BJ McLeod #78
  36. Alex Bowman #48
  37. Bubba Wallace #23

PRIMO STAGE (60 giri)

La gara prende il via con Almirola esterno e Blaney interno, con il primo a mantenere la testa anche alla fine del primo giro, dopo la spinta ricevuta da uno scatenato Logano. Già all’inizio del secondo giro sembra chiara la preferenza della fila esterna, che permette una più agevole gestione delle gomme e una percorrenza più rapida delle sopraelevate. La formazione del tandem è quasi immediata e i piloti sono a conoscenza dei rischi che si celano in questa gara superspeedway a tutti gli effetti. L’unica eccezione che tende a squilibrare il trenino è Ty Gibbs, che mantiene l’ingaggio su Kyle Larson (6°) per ben 6 giri, prima di accodarsi.

La chiamata della prima caution non tarda ad arrivare, con Harrison Burton (in un ottimo 5° posto), che si gira in uscita da curva 2 spiattellando le gomme e baciando le barriere protettive all’interno, venendo evitato per un soffio da Denny Hamlin e Todd Gilliland. Sotto gialla, cominciano a ramificarsi le scelte strategiche per i team, con Harvick, Haley, Preece, Busch, Buescher, Suarez, LaJoie, Bowman, Chastain, Yeley, Jones, Stenhouse, i due Dillon, McLeod, Hill, Custer e Gragson che approcciano la fast-lane. 

Alla ripartenza Almirola sceglie nuovamente l’esterno, che ancora una volta paga grazie all’aiuto da dietro da parte di Logano. La fila esterna la spunta anche questa volta con Almirola contro quella interna condotta da Blaney, aiutato invano da Larson. Il mood di gara cambia interamente nel momento in cui, secondo i radar, arriverebbe una perturbazione molto importante a gara in corso, rendendo la track position più importante relativamente ad una gara flatout.

Mentre i primi 5 (Almirola, Logano, Blaney, Larson e Truex) viaggiano in fila singola, dietro si procede in una doppia fila molto vacillante, con incidenti che possono rivelarsi probabili. 

Al giro 40 arriva il primo cambio di leadership dell’evento, ad opera di Joey Logano, che sembra intenzionato ad avviare uno scambio di posizioni continuo con Almirola, che ritorna prontamente in testa al giro 41, salvo poi essere nuovamente scavalcato dallo stesso Logano al giro 48. All’inizio del giro 49, Blaney approfitta un momento di debolezza di Almirola (interno in uscita da curva 4), per attaccarsi direttamente al back bumper di Joey Logano, impedendo al portabandiere di SHR di ritornare nel velocissimo trenino esterno (Almirola scivola in 9°).

Un brivido passa lungo alla schiena di Reddick al giro 51 della gara in seguito ad una collisione con Cindric nel tri-oval, che spedisce la #45 di traverso. A 7 giri dalla conclusione dello stage si scatena Truex Jr, che, mettendosi sulla fila interna oltrepassa prima Larson e poi allarma anche Blaney. Ma la mancanza di spinte e di velocità di percorrenza nella fila interna costringono Truex a desistere e ad accomodarsi alle spalle di Larson. A -4 dalla conclusione dello stage, anche Larson prova ad inizializzare una manovra ai danni di Blaney, che risponde a tono all’esterno della seconda sopraelevata al giro dopo. Il finale di stage, vede tutti quanti in un fazzoletto, nella più classica delle dinamiche di una gara pack racing.

A -2 Logano viene risucchiato da Blaney, che perde momentaneamente la piazza d’onore, prima di riprendersela in curva 1 all’inizio dell’ultimo passaggio. Ma Blaney sembra determinato ad afferrare la vittoria dello stage, e porta tanta accelerazione in uscita da curva 2, affiancandosi al suo compagno di team e passandolo, con anche Larson ad approfittarne mettendosi all’estremo interno della carreggiata e mettendosi dietro il campione in carica.

La questione nella sopraelevata finale è tra Blaney (esterno) e Larson (interno), mentre dietro Logano viene puntato anche da Truex Jr dalla linea alta. Il gruppo estremamente compatto transita sul traguardo con Blaney che la spunta su Larson, mentre Truex Jr riesce ad avere ragione nei confronti di Logano. 

TOP 10 STAGE 1: 

  1. Ryan Blaney #12
  2. Kyle Larson #5
  3. Martin Truex Jr #19
  4. Joey Logano #22
  5. William Byron #24
  6. Christopher Bell #20 
  7. Austin Cindric #2 
  8. Michael McDowell #34
  9. Tyler Reddick #45
  10. Aric Almirola #10 

SECONDO STAGE (100 giri)

Al termine dello stage, McLeod e Ty Dillon sono gli unici a non rientrare. Durante le soste, McDowell esce in maniera convita dalla sua piazzola per rientrare in fast-lane colpendo Truex, che rotea pericolosamente in pit-road. Piovono penalità su Hamlin, per equipment interference, Bell per removing equipment e Byron per safety violation. 

Alla green flag è Larson a comandare il gruppo dall’esterno, mentre Blaney è ormai abituato a capeggiare la fila interna. Logano aiuta Blaney per permettere alla fila interna di prendere spazio, ma si crea una situazione di stallo con Larson che non riceve l’aiuto di Suarez, che lo segue. A vincere lo scontro alla fine sono le due Mustang del team Penske, che vengono raggiunte anche dalla terza dello stesso team guidata da Austin Cindric.

Al giro 80, dopo alcune scaramucce tra i piloti di testa e in un secondo momento dopo la creazione della fila singola, a neutralizzare la gara è William Byron, nelle posizioni di fondo gruppo dopo la penalità ricevuta. Il pilota della #24 viene mandato in testacoda da LaJoie (autore di una gara meravigliosa lo scorso anno su questa pista), con Willy a rimediare anche una foratura della posteriore destra, la cui carcassa finisce proprio nell’ingresso pit. Arriva l’assalto ai pit, con i soli Wallace, Preece, Truex Jr, Elliott (si fermerà il giro dopo) e McLeod ad optare per la scelta di trattenersi in pista. 

La gara riparte al giro 85, con Wallace (1°) sulla parte alta e Truex (2°) sulla parte bassa.  Questa volta non sembra esserci un predominio tra le due file, e di conseguenza si procede in two-wide. Dopo 3 giri di equilibri, Truex si libera di Wallace e prende il posto in cattedra, con le immagini che si soffermano anche sul trambusto del centro gruppo, amplificato da un contatto tra Gibbs e Jones.

L’agitazione del gruppo, dettata anche dalle probabilità di perturbazioni che aumentano, continua a caratterizzare queste tornate, e vede Buescher ed Haley affiorare dalla fila interna. Al termine del giro 91 Larson ferma la gara dopo aver sbandato in uscita dalla seconda sopraelevata, arrivando ai pit con un cofano piegato e una foratura. 

Dopo le soste di Truex, Wallace, T.Dillon, Gragson, Elliott, Almirola, Custer e McDowell, la bandiera verde torna in vigore al 99° passaggio, con Buescher all’esterno e Haley all’interno. Ed è proprio il pilota di RFK a uscirne vincitore dallo scontro contro il pilota della Camaro Kaulig #31, mentre Allmendinger sembra mettersi in grande forma e guadagna il 2° posto. I giri successivi sono caratterizzata dalla battaglia tra Allmendinger e le tre Penske, mentre Buescher sembra mantenere al sicuro la prima posizione.

Ben presto però arriva il primo vero incidente della gara, in cui vengono coinvolti LaJoie, Gibbs, Chastain e Truex. Il primo contatto è stato tra lo stesso LaJoie e Jones (senza alcun tipo di danno), mentre l’effetto domino è dovuto alla perdita di controllo della Camaro del pilota di Spire Motorsport. Ad avere la peggio è Chastain (costretto al ritiro), mentre Gibbs, LaJoie e Truex riportano danni abbastanza importanti.

Molti piloti, per via del temporale in arrivo e per cercare di non perdere la track position, ignorano l’entrata pit, tra i quali Buescher, Logano, Blaney, Cindric, Bowman, Keselowski, Haley, Elliott, Preece, Almirola, McDowell, McLeod, Briscoe, Yeley e Harvick.

Al 129° giro la gara viene ripristinata e Buescher dall’esterno mantiene sempre la leadership ai danni di Logano, che si ritrova in battaglia con Blaney. I piloti sono scatenati e Buescher non permette agli avversari di passare, anche a costo di ondeggiare e di attuare manovre di blocking sul filo del rasoio. Il pilota di RFK si deve in un secondo momento arrendere alla compagine Penske e anche al suo teammate Brad Keselowski, che si mette al comando della fila interna.

Le due file procedono per una decina di giri in maniera ordinata, con la formazione che si sfalda al 139° giro e Cindric a posizionarsi davanti a tutti. Keselowski risponde al giro 143 e ripassa Cindric anche grazie all’aiuto del suo ex-compagno di squadra Blaney, che si accoda in seconda posizione a scrutare la Mustang #6. A -15 Gragson finisce in barriera dopo essersi toccato con un Busch molto in sordina nella prima parte di gara. 

A 6 giri dal calare della bandiera a scacchi verde e bianca, arriva il groviglio; Bowman perde il controllo della sua Camaro numerata #48 percorrendo la seconda sopraelevata e si appoggia nel quarter-panel posteriore sinistro della #11 di Hamlin, che sbanda e si gira nell’infield grass, venendo colpito una seconda volta dal medesimo Bowman.

Nel tentativo di evitare l’incidente, anche Bell si appoggia alla barriera esterna della pista e raschia la fiancata. Non si riesce a partire per la bandiera verde per la conclusione del secondo stage, che viene assegnato ad un ritrovato Brad Keselowski.

TOP 10 STAGE 2:

  1. Brad Keselowski #6
  2. Ryan Blaney #12 
  3. Chris Buescher #17 
  4. Austin Cindric #2 
  5. AJ Allmendinger #16
  6. Bubba Wallace #23 
  7. Justin Haley #31 
  8. Michael McDowell #34
  9. Christopher Bell #20 
  10. Ryan Preece #41 

TERZO STAGE (100 giri previsti, 25 effettuati)

Si arriva al momento cruciale. La pioggia è sempre più vicina al circuito di Atlanta ed è importantissimo fare la scelta giusta. I piloti che avevano rifornito durante la caution precedente si ritrovano avvantaggiati, mentre coloro che avevano deciso di rimanere fuori si ritrovano in una situazione più difficile da gestire. Allmendinger, McDowell, Jones, Byron, Suarez, Gilliland, Yeley, Stenhouse Jr, Custer, Busch, McLeod, T.Dillon, Reddick rimangono fuori con una quantità di carburante sufficiente in caso di arrivo di scrosci prima della fuel window (eccezion fatta per McDowell che ha una quantità molto risicata di carburante in quanto non ha rifornito nel corso della caution precedente).

Il plotone per la ripartenza è costituito da Allmendinger leader sulla fila esterna e McDowell davanti alla fila interna. Byron, nettamente in difficoltà nei primi due stages, riesce a conquistare la vetta della classifica al giro 167 ai danni di Allmendinger sulla linea alta di curva 1-2, mentre da dietro riesce anche ad emergere il messicano Suarez. Al giro 173 della gara, Harvick finisce intraversato nell’introduzione alla prima sopraelevata, senza che la gara venga neutralizzata. Purtroppo l’ultima gara di “The Closer” ad Atlanta è pressochè compromessa. 

Al giro 178 arriva un altro crash in cui sono coinvolti Wallace e Preece (entrambi correvano in top 10).  Buescher evita miracolosamente la Mustang di Preece, finita in testacoda dopo essere stata tamponata da Stenhouse Jr. Proprio durante il periodo di caution cominciano a cadere le prime gocce di pioggia, che costringono la Direzione Gara ad esporre la Red Flag. Byron, davanti a tutti, viene dichiarato vincitore in quanto viene comunicato che la gara non riprenderà. Per il pilota di Charlotte è una vittoria al miele, non solo in termini di classifica, ma anche considerando il fatto che prenderà parte alla sua 200° gara a Loudon con il morale alto.

CLASSIFICA FINALE: 

  1. William Byron #24
  2. Daniel Suarez #99
  3. AJ Allmendinger #16
  4. Michael McDowell #34
  5. Kyle Busch #8
  6. Brad Keselowski #6
  7. JJ Yeley #15
  8. Justin Haley #31 
  9. Ryan Blaney #12
  10. Ricky Stenhouse Jr #47
  11. Erik Jones #43
  12. Austin Cindric #2 
  13. Chase Elliott #9
  14. Denny Hamlin #11
  15. Chris Buescher #17
  16. Todd Gilliland #38
  17. Joey Logano #22
  18. Aric Almirola #10 
  19. Ty Dillon #77
  20. BJ McLeod #78
  21. Austin Dillon #3 
  22. Chase Briscoe #14
  23. Christopher Bell #20 
  24. Ryan Preece #41
  25. Bubba Wallace #23 
  26. Alex Bowman #48 
  27. Tyler Reddick #45
  28. Harrison Burton #21
  29. Martin Truex Jr #19 
  30. Kevin Harvick #4
  31. Corey LaJoie #7
  32. Cole Custer #51 
  33. Noah Gragson #42 
  34. Ty Gibbs #54 
  35. Ross Chastain #1 
  36. Kyle Larson #5
  37. Austin Hill #62 

L’appuntamento a seguire è la Crayon 301, sulla pista di Loudon localizzata in New Hampshire. Il pregara è previsto Domenica 16 Luglio alle 20:30 nostrane.