Sulle strade cittadine della “Windy City” di Chicago, già “gloriosa” degli appassionati sportivi americani e non (sopratutto cestistici) per la dinastia Bulls e di MJ, la Nascar corre in tracciato cittadino, il “nostro” insider Mark Bruno è pronto per il conseuto recap. Buona Lettura.
SHANE VAN GISBERGEN STUPISCE LA NASCAR VINCENDO A CHICAGO
Il tricampione Supercars è il secondo pilota a vincere la gara di debutto, dopo Johnny Rutherford a Daytona nel 1963.
Le strade del Downtown di Chicago sono allestite per ospitare il primo round cittadino nella storia della Nascar Cup Series, con il debutto molto succulento di un pilota proveniente dal prestigioso campionato australiano del Supercars, ovvero Shane Van Gisbergen, che scenderà in pista con la #91 del team di Trackhouse. Dopo la prima ad Austin, anche il campione 2009 di Formula 1 Jenson Button scenderà in pista per la gara di Chicago con Rick Ware Racing insieme a Andy Lally, 5 volte vincitore della 24 ore di Daytona, nonché rookie dell’anno 2011 in Nascar.
Sarebbe dovuto esserci anche il 7 volte campione Cup Jimmie Johnson, che, per un lutto familiare, non ha avuto modo di scendere in pista. La qualifica esprime già quelli che possono essere i valori in campo in vista della gara, ed è Denny Hamlin ad imporsi.
ORDINE DI PARTENZA:
- Denny Hamlin #11
- Tyler Reddick #45
- Shane Van Gisbergen #91
- Christopher Bell #20
- Daniel Suarez #99
- Michael McDowell #34
- Kyle Larson #5
- Jenson Button #15
- Joey Logano #22
- AJ Allmendinger #16
- Martin Truex Jr #19
- Ty Gibbs #54
- Alex Bowman #48
- Bubba Wallace #23
- Chris Buescher #17
- Chase Briscoe #14
- Ryan Blaney #12
- Kyle Busch #8
- Corey LaJoie #7
- Brad Keselowski #6
- Erik Jones #43
- William Byron #24 (to the rear)
- Noah Gragson #42
- Aric Almirola #10
- Todd Gilliland #38 (to the rear)
- Chase Elliott #9 (to the rear)
- Josh Bilicki #78
- Ryan Preece #41
- Austin Dillon #3
- Andy Lally #51
- Austin Cindric #2 (to the rear)
- Harrison Burton #21
- Ty Dillon #77
- Ross Chastain #1
- Kevin Harvick #4 (to the rear)
- Ricky Stenhouse Jr #47 (to the rear)
- Justin Haley #31 (to the rear)
PRIMO STAGE (20 giri)
La gara viene rimandata di un’ora a causa dei violenti scrosci di pioggia che si sono abbattuti nel circuito. La bandiera verde sventola quando la pista si presenta ancora molto bagnata, ragion per cui i piloti procedono in fila singola con gomme da bagnato. Hamlin sfrutta male il vantaggio della pole, portandosi estremamente interno all’ingresso della prima curva, e venendo subito ingaggiato da Reddick all’esterno.
L’interno favorevole nel richiamo della 2 permette a Reddick di tenere linfa vitale alla battaglia, con i due piloti che arrivano affiancati verso curva 4 e curva 5, luogo in cui il pilota della #45 prende la testa della gara. Le condizioni difficili portano ai primi errori, con Almirola in testacoda in uscita da curva 5, mentre in curva 6 Erik Jones si porta all’interno di Keselowski e Gragson, ma preme troppo tardi il pedale del freno, finendo per travolgere il pilota della #6 di RFK e della #42 di Legacy Motor Club. Mentre Gragson riesce subito a ripartire, i due piloti del Michigan ci mettono un po’ prima di ritornare in pista.
Al 2° giro di gara arriva il primo colpo di scena, con Hamlin che perde il posteriore e finisce nelle barriere di gomma, scivolando in 12° posizione. La peggio va a Kyle Busch (15°), che al terzo giro finisce sotto le barriere di gomma in curva 6 dopo aver mancato la staccata. La macchina incredibilmente non presenta danni pesanti e “Rowdy” può continuare a correre, ma l’esposizione della caution è obbligata. Il 4° giro si percorre sotto caution, e Reddick porta il gruppo alla bandiera verde all’inizio del 5° giro.
Busch rientra per sistemare il tettuccio danneggiato nell’impatto, mentre Reddick è intenzionato a scappare via. Le sue intenzioni non vengono di certo accolte da Christopher Bell, il quale è in grado di scavalcare l’alfiere del 23XI al giro 8 della gara, e imprime un ritmo molto sostenuto, mentre in terza posizione segue Van Gisbergen, comunque in grado di stare al passo.
Al 12° giro, Gragson replica il lungo di Busch, colpisce le barriere di curva 6. Viene chiamata la seconda gialla di gara, e Gragson rientra per riparare i danni. Sono 10 le vetture che sfruttano il periodo di caution per rientrare, primo fra tutti Blaney (27°).
Si riparte al 15° giro e Bell mantiene salda la testa della gara anche al termine del 20° passaggio, in cui vengono stilate le classifiche di stage 1.
TOP 10 STAGE 1:
- Christopher Bell #20
- Tyler Reddick #45
- Shane Van Gisbergen #91
- Martin Truex Jr #19
- Michael McDowell #34
- Daniel Suarez #99
- Kyle Larson #5
- AJ Allmendinger #16
- Ty Gibbs #54
- Jenson Button #15
SECONDO STAGE (25 giri)
Al termine del primo stage, non neutralizzato da caution come negli ovali, arrivano anche le soste con Briscoe e Bowman, che decidono di provare la gomma da asciutto. Al giro 22, Joey Logano (12°) finisce lungo in curva 6 e colpisce il muro di gomme, riportando qualche danno al fender anteriore destro, ma continuando senza troppe complicazioni.
Al giro successivo, Jenson Button e Chris Buescher finiscono a contatto, dopo che il campione 2009 di Formula ha tentato un rientro ai pit con il pilota del team RFK affiancato al suo interno, con Jenson a farne le spese girandosi. La pista non sembra asciugarsi velocemente e molti piloti si rendono protagonisti di diverse sbavature, con Elliott che finisce largo in curva 2 contro le barriere di gomma. Shane Van Gisbergen è l’ultimo pilota a fermarsi per montare gomma slick, uscendo proprio alle spalle del leader Bell.
Al 29° giro si ritorna in regime di gialla, con Gragson che non sembra digerire molto bene l’ingresso della 6, e colpisce nuovamente le barriere, rimediando danni abbastanza leggeri.
La green torna a sventolare al giro 33, capitanato dal portacolori del Joe Gibbs Racing, ovvero Christopher Bell. La partenza non è di quelle tranquille, specialmente nelle posizioni di rincalzo per Corey LaJoie, autore di un testacoda alla penultima curva. Ma ben presto il tandem comincia a consolidarsi. Dopo il restart, a rivelarsi come inseguitori di Bell ci sono Reddick e Larson, mentre Van Gisbergen corre alle spalle del suo “teammate” Daniel Suarez.
Il pilota neozelandese non vuole prendersi troppi rischi tenendo in considerazione una pista ancora umidiccia, che può palesarsi molto pericolosa in caso di manovre azzardate. Ed è proprio Van Gisbergen a subire un attacco molto garibaldino da parte di Truex Jr, che all’ingresso di curva 1 si butta sulla corda, ma perde il posteriore e bacia il muretto in uscita, subendo l’incrocio da parte del 33enne.
Al 38° giro Reddick viene catturato da Larson, che si mette in seconda a caccia della prima posizione occupata con grande gelosia da Bell. Il giro dopo vede l’esposizione della 4° caution di giornata, dovuta al testacoda di Alex Bowman in curva 11, che nel tentativo di rientrare ha rischiato di coinvolgere altri piloti.
La pace car rientra in occasione degli ultimi 2 giri del secondo stage, capitanati sempre da Bell. Ma la Chevy Camaro di Alex Bowman si ammutolisce nei pressi della Columbus prima di arrivare verso curva 6, con la Nascar che deve intervenire per neutralizzare la corsa.
Bell si aggiudica il secondo stage, in una giornata che sembra molto positiva per il pilota dell’Oklahoma.
TOP 10 STAGE 2:
- Christopher Bell #20
- Kyle Larson #5
- Tyler Reddick #45
- Shane Van Gisbergen #91
- Michael McDowell #34
- Ty Gibbs #54
- Daniel Suarez #99
- Martin Truex Jr #19
- AJ Allmendinger #16
- Chase Briscoe #14
TERZO STAGE (30 giri, inizialmente previsti 55 giri)
Alla conclusione del secondo stage avvenuta sotto caution che ha visto il pilota della #20 imporsi, la direzione gara annuncia che i 100 giri previsti verranno diminuiti a 75 a causa dell’imminente tramonto. La decisione dei commissari manda su tutte le furie Christopher Bell, che non ha avuto modo di effettuare il pit in quanto impegnato a portarsi a casa i 10 punti del secondo stage. Alla bandiera verde non a caso Christopher Bell sarà costretto a partire dalla 12° posizione, in un circuito in cui trovare il sorpasso è un’impresa. A guidare il gruppo è Justin Haley, seguito da Austin Dillon e Chase Elliott.
L’inizio dello stage finale è caratterizzato da un vero e proprio blocco stradale nella Jackson Street, in uscita da curva 11, causato da un lungo di William Byron. Harvick, nel tentativo di evitare la Camaro numero 24, viene spedito in testacoda da LaJoie, innescando una vera e propria reazione a catena che tappa completamente la carreggiata. Le immagini inquadrano un vero e proprio “traffic jam”, che, ovviamente, costringe la Direzione Gara ad illuminare di giallo i pannelli luminosi.
Al giro 51 si riparte con lo stesso ordine nelle posizioni di testa, ma stavolta fila tutto liscio. Al giro 55°, Bell mostra tutta la sua frustrazione per le circostanze, finendo contro le barriere di curva 1, nel momento in cui correva in 11° posizione. Ma al giro successivo è Tyler Reddick (4°) a colpire le barriere in maniera abbastanza pesante. La Camry #45 del 23XI rimane incastrata, e la gialla viene nuovamente chiamata.
Si riparte alla 59° tornata, sempre con Haley al comando. A.Dillon cerca di rimanere al passo del pilota Kaulig, ma nel farlo, colpisce il muretto della curva finale rimbalzando contro quello esterno, piegando la sospensione e venendo disilluso dalla possibilità di vincere la gara.
Si rimane in regime di bandiera verde, ma gli incidenti sono sempre dietro l’angolo; al giro 64 Truex Jr prova un attacco ottimistico ai danni di Harvick in curva 1, ma arrivano al contatto, mentre alle loro spalle Burton finisce in barriera nel tentativo di evitarli.
Truex Jr perde completamente la confidenza con la sua Toyota Camry #19 del Joe Gibbs Racing, e a dimostrazione di ciò, il campione 2017 della Cup Series sbatte nuovamente all’ingresso della prima curva, stavolta con l’intervento della caution.
Si riparte ai -5, con Haley che stavolta non dorme sonni tranquilli, siccome nel suo retrotreno è presente Van Gisbergen. I due innescano una battaglia epica, costellata da sorpassi e controsorpassi e vinta dal neozelandese.
La fuga del tricampione Supercars è rallentata da una nuova neutralizzazione, scaturita dal contatto tra Stenhouse Jr e Wallace, con il primo a finire in barriere e il secondo a riportare un cofano piegato. Nel momento in cui la regia si sofferma sulle immagini dell’incidente, salta subito all’occhio come Wallace entri di traverso in curva 1 (forse per una perdita di controllo) prima di colpire l’incolpevole Stenhouse Jr.
La bandiera verde torna in aria per gli ultimi 2 giri di gara, e Van Gisbergen guida consapevole di scrivere una pagina storica della Nascar. Haley non gli concede la fuga ed è in grado di copiare alla perfezione le traiettorie di Shane, salvo un bloccaggio in curva 4.
Il passaggio attraverso la bandiera scacchi è un’immagine che può diventare simbolo di questa stagione 2023, con il 6° pilota non americano a conquistare la Victory Lane in Nascar Cup Series, dopo Mario Andretti (Italia), Earl Ross (Canada), Juan Pablo Montoya (Colombia), Marcos Ambrose (Australia) e Daniel Suarez (Messico).
Avendo anche Daniel Suarez vinto la gara 2022 a Sonoma con Trackhouse, lo stesso team con cui Van Gisbergen è sceso in pista a Chicago, il team di Justin Marks è l’unico a vantare ben due piloti non americani vincitori di una gara in Cup.
CLASSIFICA FINALE:
- Shane Van Gisbergen #91
- Justin Haley #31
- Chase Elliott #9
- Kyle Larson #5
- Kyle Busch #8
- Austin Cindric #2
- Michael McDowell #34
- Joey Logano #22
- Ty Gibbs #54
- Chris Buescher #17
- Denny Hamlin #11
- Aric Almirola #10
- William Byron #24
- Corey LaJoie #7
- Ryan Preece #41
- Erik Jones #43
- AJ Allmendinger #16
- Christopher Bell #20
- Todd Gilliland #38
- Chase Briscoe #14
- Jenson Button #15
- Ross Chastain #1
- Josh Bilicki #78
- Brad Keselowski #6
- Noah Gragson #42
- Andy Lally #51
- Daniel Suarez #99
- Tyler Reddick #45
- Kevin Harvick #4
- Harrison Burton #21
- Bubba Wallace #23
- Martin Truex Jr #19
- Ryan Blaney #12
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Ty Dillon #77 (ritirato)
- Austin Dillon #3 (ritirato)
- Alex Bowman #48 (ritirato)
Con una delle conclusioni più emozionanti di questo 2023 sul toboga di Chicago, la Nascar torna a far visita ad Atlanta, dove, nelle battute iniziali di questa stagione, Logano, il campione in carica, ha conquistato per ora l’unico successo stagionale. La bandiera verde è prevista Lunedì 10 Luglio all’1 di notte nostrane.