ASZ Insider#49: Nascar Cup Series Gateway

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

Gare in sequenza no-stop per la Nascar Cup Series, ancora una volta Mark Bruno ci tiene “informati” con il suo solito e esauriente recap. Buona Lettura!

KYLE BUSCH CALA IL TRIS STAGIONALE A GATEWAY 

Insieme a Byron è il pilota con più vittorie in questa stagione. Tanti cedimenti di rotore e tante neutralizzazioni, con ben 3 red flag caratterizzano la seconda edizione della Cup Series a Gateway. 

 

La Nascar Cup Series fa tappa nell’atipico ovale del Gateway senza uno dei protagonisti; dopo l’incidente scatenatosi a Charlotte, Elliott è stato giudicato colpevole di aver appositamente mandato a muro Hamlin ed è stato squalificato in vista dell’appuntamento in Illinois. A sostituire il campione della stagione 2020 c’è Corey LaJoie, in prestito da Spire Motorsports, che cede il posto della #7 a Carson Hocevar, pilota classe 2003 alla sua prima esperienza in Cup. In Rick Ware Racing a bordo della #5 ci sarà il 25 enne Gray Gaulding, il quale gareggia part-time con Rick Ware Racing dal 2018. 

ORDINE DI PARTENZA: 

  1. Kyle Busch #8
  2. Ryan Blaney #12 
  3. Denny Hamlin #11
  4. Kevin Harvick #4 
  5. Martin Truex Jr #19 
  6. Joey Logano #22
  7. William Byron #24
  8. Ross Chastain #1 
  9. Tyler Reddick #45 
  10. Austin Cindric #2 
  11. AJ Allmendinger #16 
  12. Ricky Stenhouse Jr #47
  13. Daniel Suarez #99
  14. Harrison Burton #21 
  15. Ty Gibbs #54 
  16. Austin Dillon #3
  17. Christopher Bell #20 
  18. Alex Bowman #48 
  19. Brad Keselowski #6 
  20. Bubba Wallace #23 
  21. Michael McDowell #34
  22. Kyle Larson #5
  23. Justin Haley #31 
  24. Aric Almirola #10 
  25. Chase Briscoe #14 
  26. Carson Hocevar #7
  27. Chris Buescher #17
  28. Todd Gilliland #38 
  29. Ryan Preece #41 
  30. Corey LaJoie #9
  31. Erik Jones #43 (to the rear)
  32. Noah Gragson #42 
  33. Ty Dillon #77
  34. BJ McLeod #78 
  35. Gray Gaulding #15 (to the rear)
  36. JJ Yeley #51 

PRIMO STAGE (45 giri)

Kyle Busch ha l’onore di guidare il pack alla partenza della gara, in un primo stage a lunghezza ridotta. Ma l’onore di prendere la leadership al termine del primo giro di gara e dopo una battaglia serrata è il vincitore della scorsa gara a Charlotte Ryan Blaney, intenzionato a riproporsi come protagonista nella difficilissima pista del Gateway.

Pista che infatti miete la prima vittima già al secondo giro, ovvero Tyler Reddick, che finisce in testacoda dopo aver baciato la fiancata della #47 di Stenhouse Jr. Viene esposta la yellow, ma a seguito di un fulmine a 8 miglia dal circuito, viene in soccorso il primo lighting hold, che richiede la bandiera rossa. 

Bisogna aspettare 1 ora e 45 minuti prima di rivedere i piloti scendere nuovamente in pista, a causa dei temporali nella zona. Kyle Busch parte nuovamente al comando, mentre Blaney è chiamato a ripetere l’ottima partenza effettuata al primo giro di gara. Ma stavolta “Rowdy” si difende con gli artigli e non permette in alcun modo al pilota dell’Ohio di andare in testa.

Il campione 2015 e 2019 della Cup Series è intenzionato ad allungare il suo vantaggio ad oltre un secondo. Austin Cindric sembra trovare la sua dimensione in questo primo stage (in top 10) a seguito di un inizio stagionale molto accidentato. Anche Harrison Burton mostra segnali positivi a bordo della #21 del team di Wood Brothers, riuscendo addirittura ad artigliare la top 15.

Inizio molto complicato per Kyle Larson che si ritrova a correre oltre la top 25, con una macchina apparentemente inguidabile. Le posizioni rimangono comunque costanti durante il primo stage e, con l’assenza dei pit-stop, Kyle Busch vince il suo primo stage del campionato 2023. 

TOP 10 STAGE 1: 

  1. Kyle Busch #8 
  2. Ryan Blaney #12 
  3. Denny Hamlin #11 
  4. Martin Truex Jr #19 
  5. Joey Logano #22 
  6. Kevin Harvick #4 
  7. William Byron #24 
  8. Ross Chastain #1 
  9. Austin Cindric #2 
  10. Daniel Suarez #99 

SECONDO STAGE (95 giri)

Si mettono da parte le gomme del primo stage, ma a cambiarne solo due ci sono le due Front Row di McDowell e Gilliland e la Mustang di Burton. Penalità in arrivo per Cindric e Truex, il primo per speeding e il secondo per removing equipment. 

Kyle Busch vince anche la gara dei pit e sceglie l’esterno alla ripartenza, affiancato sempre da Blaney. Il pilota della Camaro del team di Richard Childress difende bene, ma nelle posizioni di rincalzo Chastain valuta male la percorrenza di curva 1-2 e colpisce il quarter panel di McDowell, che finisce in 180°. Nessuno approfitta del momento di caution per rientare tranne Larson, Cindric, Keselowski e lo stesso McDowell coinvolto nell’incidente. 

Al 59° si riparte e Busch si ritrova nuovamente protagonista di una battaglia all’ultimo sangue con Blaney, che sale in P1 due giri dopo in uscita da curva 2. Da evidenziare il gran debutto del 20enne Carson Hocevar, che riesce a portare la #7 di Spire Motorsports dentro alla top20. Si entra nella fase di gara in cui si gestiscono le gomme, molto sollecitate in una pista in cui il banking è poco accentuato, ma Truex si rende protagonista di una rimonta furibonda che gli permette di salire dalla 31° posizione fino alla 17° in una pista dove sorpassare non è molto agevole.

Al 91° la relativa calma della gara viene bruscamente interrotta dal cedimento del rotore del freno della vettura di Hocevar, che gli pregiudica la possibilità di continuare la sua cavalcata di ottima classe. Hocevar non è il solo ad uscirne con le ossa rotte, in quanto anche Briscoe sembra aver colpito i detriti del freno dell’auto di Hocevar, con una conseguente ridotta potenza della sua Mustang #14.

Si ritorna sotto caution e tutti i piloti del giro di testa si fermano per le operazioni, in cui Blaney, Logano, Allmendinger, Truex, Bowman e Larson sostituiscono due gomme. Busch scivola alle spalle delle due Mustang del team Penske, con Blaney e Logano a comporre la prima fila. Logano alla ripartenza ricopre il ruolo di scudiero, permettendo a Blaney di ampliare il suo vantaggio, e Busch aspetta 5 giri prima di delegittimare Logano della 2° posizione.

Blaney si ritrova a gestire una leadership di 1.5s e Busch non riesce a ridurre il gap. Se davanti la situazione diventa più congelata, dietro le battaglie non mancano, specialmente con un three wide spettacolare avvenuto al 111° giro tra LaJoie, Bell e Burton, vinto dal primo. Il secondo stage viene vinto da Blaney, seguito a ruota da un Kyle Busch meno pimpante rispetto a quanto visto ad inizio gara. 

TOP 10 STAGE 2:

  1. Ryan Blaney #12 
  2. Kyle Busch #8
  3. Denny Hamlin #11 
  4. William Byron #24 
  5. Daniel Suarez #99
  6. Ricky Stenhouse Jr #47 
  7. Joey Logano #22 
  8. Kevin Harvick #4
  9. Ross Chastain #1 
  10. Kyle Larson #5

TERZO STAGE (100 giri)

Ancora una volta rientrano tutti all’unisono in pit road e a cambiare due gomme ci sono McDowell, Reddick e Cindric. Reddick si ritrova a partire davanti a tutti, affiancato alla linea bassa da Byron. Nonostante le gomme di sinistra più vecchie, Reddick riesce a rimanere nelle prime 15 posizioni per più di 20 giri, ma la sua gara termina ai -66.

A cedere non sono le gomme, ma un altro rotore del freno, che spedisce la Camry #45 contro le safer esterne, danneggiandola irrimediabilmente. Al 178° giro tutti i piloti del giro di testa ne approfittano a rientrare, con Larson, McDowell, Cindric a cambiare due gomme. Nel marasma generale delle soste, un tire changer della pit crew di Erik Jones si sfiora con un altro membro della crew, finendo a terra e ferendosi.

La gara riparte al giro 184, con Larson leader all’esterno con sole due gomme nuove e Hamlin al suo fianco. La partenza migliore arriva sempre da parte di Kyle Busch, che si libera dei due contendenti e si mette nuovamente a dettare il passo. La partenza peggiore è ad opera di Harvick, il quale scivola dalla 4° alla 12° posizione. Al 198° giro, un altro rotore del freno cede ed è quello di Noah Gragson, che sbatte violentemente a muro in curva 1 dal lato guidatore.

Noah ne esce illeso, ma a fornire una versione dei fatti dell’incidente differente è LaJoie (che guidava alle spalle del vicecampione Xfinity 2022), affermando di aver visto Gragson colpire un detrito ed escludendo la possibilità effettiva di un cedimento. Viene chiamata la seconda bandiera rossa per ripulire la pista dai detriti e al ritorno della caution i primi 7 rimangono fuori. 

Al giro 204 Kyle Busch si ritrova ancora al comando e dall’esterno ne esce ancora una volta vincitore. Dietro Bell e Cindric finiscono a contatto, con il secondo ad allargare la linea nei confronti del pilota dell’Oklahoma. Entrambi possono continuare, ma la gara viene comunque neutralizzata. 

Si riparte al giro 210 e Busch dall’esterno si contende la leadership ancora una volta con Larson, tenendolo dietro al taglio sul traguardo per l’inizio del passaggio successivo. La gara viene fermata di nuovo in seguito ad uno stop della Camaro di Gaulding.

Al giro 218 Larson e Busch ripetono la battaglia del restart precedente, ma Busch non ne vuole sapere di cedere il trono. Se si pensava ad una parte finale di gara tranquilla, a togliere ogni dubbio ci “pensano” Dillon e Stenhouse che finiscono contro le barriere di curva 1.

La dinamica dell’incidente inizia nel momento in cui Cindric colpisce la vettura di Dillon, che, dopo aver perso il controllo, schiaccia a muro la #47 di Stenhouse. I danni sul muretto esterno sono tali da esporre una terza bandiera rossa, che permette ai piloti di ricaricare le batterie in vista di un finale incandescente. 

Dopo 5 minuti di red flag, al giro 226 Kyle Busch copia l’ottima partenza fatta in precedenza e non lascia scampo a Larson. La chiamata della caution finale arriva a causa di un altro cedimento di un rotore, in questo caso di Bubba Wallace, che si ritrova a terminare la gara in una pista in cui si è sempre trovato a suo agio.

Un’ecatombe vera e propria dunque per il 23XI, che si ritrova con tutte e due le vetture ritirate (considerando anche quella di Reddick). 

Si arriva all’overtime, ma il copione nelle prime posizioni è sempre lo stesso. Larson ha l’ultima chance di ingaggiare Busch e di privargli della vittoria, mentre Busch ha la possibilità di redimersi dopo la sconfitta nei confronti di Logano nella gara dello scorso anno.

All’ultimo via, Busch fa capire le sue intenzioni a Larson, che a sua volta non riesce a difendersi da un Hamlin in gran spolvero, mentre alle spalle Logano cerca di emergere nei confronti del gruppo davanti. Se per le prime due posizioni sembra tutto risolto per l’ultimo giro, per il terzo posto si scontrano Larson e Logano. Logano prepara bene l’uscita per il backstraight e porta molta velocità in curva 3, non permettendo al campione 2021 Cup di rispondere.

Busch si invola verso il suo 63° successo in Cup Series dopo essere partito dal palo e dopo aver portato a casa ben 121 giri in testa.    

CLASSIFICA FINALE: 

  1. Kyle Busch #8
  2. Denny Hamlin #11
  3. Joey Logano #22
  4. Kyle Larson #5 
  5. Martin Truex Jr #19 
  6. Ryan Blaney #12 
  7. Daniel Suarez #99
  8. William Byron #24 
  9. Michael McDowell #34
  10. Kevin Harvick #4 
  11. Christopher Bell #20
  12. Chris Buescher #17 
  13. Austin Cindric #2 
  14. AJ Allmendinger #16 
  15. Todd Gilliland #38
  16. Justin Haley #31 
  17. Ryan Preece #41 
  18. Erik Jones #43 
  19. Aric Almirola #10 
  20. Ty Gibbs #54 
  21. Corey LaJoie #9 
  22. Ross Chastain #1 
  23. Harrison Burton #21 
  24. JJ Yeley #51 
  25. Ty Dillon #77 
  26. Alex Bowman #48
  27. BJ McLeod #78
  28. Brad Keselowski #6 
  29. Gray Gaulding #15 (ritirato) 
  30. Bubba Wallace #23 (ritirato) 
  31. Austin Dillon #3 (ritirato) 
  32. Ricky Stenhouse Jr #47 (ritirato) 
  33. Noah Gragson #42 (ritirato) 
  34. Chase Briscoe #14 
  35. Tyler Reddick #45 (ritirato)
  36. Carson Hocevar #7 (ritirato) 

Il prossimo round è a Sonoma, in uno dei road courses più scenografici d’America, in cui Daniel Suarez cercherà di riconfermare il successo dello scorso anno. I preparativi per la partenza sono alle 21:30 italiane di Domenica 11 Giugno.