Mark Bruno ancora una volta ci porta nel “pazzo” mondo della Nascar Cup Series, di scena con il suo impeccabile recap la tappa di Kansas. Buona lettura.
HAMLIN BATTE LARSON IN UN FINALE DA CINETECA
L’ormai esperto pilota di Tampa entra ufficialmente nei playoff 2023 conquistando la prima stagionale al Kansas Speedway dopo una lotta meravigliosa con Larson. Rissa sfiorata nel post gara tra Ross Chastain e Noah Gragson.
Si vola in Kansas, in un quella che è una configurazione da 1.5 miglia molto difficile da affrontare. In qualifica ad imporsi è William Byron, il quale sembra aver trovato grandi confidenze in questo 2023.
ORDINE DI PARTENZA:
- William Byron #24
- Kyle Larson #5
- Ross Chastain #1
- Martin Truex Jr #19
- Tyler Reddick #45
- Joey Logano #22
- Ty Gibbs #54
- Denny Hamlin #11
- Daniel Suarez #99
- Ryan Blaney #12
- Austin Dillon #3
- Christopher Bell #20
- Kevin Harvick #4
- Chris Buescher #7
- Austin Cindric #2
- Kyle Busch #8
- Bubba Wallace #23
- Aric Almirola #10
- Erik Jones #43
- Brad Keselowski #6
- Chase Elliott #9
- Noah Gragson #42
- Michael McDowell #34
- Corey LaJoie #7 (to the rear)
- Harrison Burton #21
- Ty Dillon #77
- AJ Allmendinger #16
- Ryan Preece #41
- Josh Berry #48
- Justin Haley #31
- Chase Briscoe #14
- Todd Gilliland #38
- Ricky Stenhouse Jr #47 (to the rear)
- Brennan Poole #15
- JJ Yeley #51
- Josh Bilicki #78 (to the rear)
PRIMO STAGE (80 giri)
Le due Hendrick guidate da Byron e Larson accompagnano il gruppo verso la green flag, con Byron che riesce a mettersi subito al comando, mentre Larson viene subito passato al giro successivo da un Ross Chastain molto affamato.
Il terzo giro della gara ha in serbo un colpo di scena già molto importante per la corsa, con Byron che cede la leadership a Chastain a seguito di una sbavatura in uscita da curva 2. La situazione per le prime posizioni non accenna a calmarsi e, anzi, al 5° giro di gara, dopo una lotta molto serrata tra Larson, Reddick e Chastain, il campione 2021 della Cup Series finisce di traverso dopo essere stato colpito erroneamente da Tyler Reddick. La caution viene esposta per l’inconveniente avvenuto in uscita da curva 4, permettendo a Keselowski, Briscoe, Bilicki di rifornire e a Larson, Gilliland, Preece, Burton, Haley e Yeley di cambiare le gomme.
Al 10° giro la gara riprende con Reddick e Chastain subito in lotta, mentre dietro vuole emergere Truex, che riesce presto a sbarazzarsi del pilota del 23XI. Bene anche il nipote di Joe Gibbs, ovvero Ty Gibbs, che ha messo i presupposti per una grande gara.
Almirola al 34° giro apre la tire window, molto allargata in una pista selettiva come quella del Kansas Speedway in cui emergono le capacità dei piloti di mantenere in vita le gomme. Byron segue due giri dopo, considerando anche che ha sollecitato molto le sue gomme dopo il traverso al terzo giro, ma il pilota dell’Hendrick Motorsport si trova a dover scontare una penalità per speeding, peggiorando ulteriormente un inizio di gara di certo non sorridente.
Alla chiusura della finestra per i piloti nel giro di testa al 47° giro, Hamlin è al timone della gara, seguito dal compagno di casacca Truex Jr, vincitore della scorsa gara a Dover. Se per i piloti della #11 e della #19 la fase di soste è stata impeccabile (così come anche per la #54 di Ty Gibbs), per la #20 di Christopher Bell si sbaglia la strategia allungando troppo il primo stint e il pilota dell’Oklahoma scivola dalla 5° alla 9° posizione.
Nelle posizioni di testa, il pilota della Toyota Camry #19 sembra mantenere il ritmo di Hamlin e dopo due giri lo supera, con chiare intenzioni di portare lo stage a casa. Nel midfield le soste stanno terminando, ma al 53° giro vengono sbagliate le operazioni nella pit-stall di Chase Briscoe, con un errato fissaggio della gomma che si palesa subito dopo l’uscita dalla pit-road.
Dopo una forzata retromarcia, la gomma viene rimessa, ma il pilota della #14 è costretto a scontare una penalità per uncontrolled tire. Continua l’incubo di William Byron, che a 10 giri dal termine dello stage, gratta il muro in uscita da curva 2 ed è costretto a rientrare in pit road per effettuare delle riparazioni. Davanti la situazione rimane briosa tra Truex ed Hamlin, con quest’ultimo a rimettersi in testa a discapito di Truex. Le gerarchie non cambiano nonostante la tensione finale, e Denny Hamlin porta a casa lo stage.
TOP 10 STAGE 1:
- Denny Hamlin #11
- Martin Truex Jr #19
- Ty Gibbs #54
- Tyler Reddick #54
- Daniel Suarez #99
- Christopher Bell #20
- Bubba Wallace #23
- Ryan Blaney #12
- Ross Chastain #1
- Kyle Larson #5
SECONDO STAGE (85 giri)
Per l’inizio del secondo stage, nelle posizioni d’onore si mantengono gli schemi predisposti al termine del primo stage, anche dopo le soste. Con la bandiera verde che sventola, Suarez scivola dalla terza posizione (+2 dopo le soste) fino alla 7° dopo aver rischiato il testacoda. Mentre Hamlin e Truex continuano a scambiarsi le posizioni, al 108° giro della gara Cindric colpisce il muro in curva 1 dopo una foratura, perdendo in un secondo momento lo pneumatico, con il cerchione che si stacca dalla gomma. Viene così chiamata la prima delle numerose caution che caratterizzano il secondo stage.
Bubba Wallace è l’unico pilota che non si ferma durante le soste, impugnando di conseguenza la prima posizione per la green flag, nella quale riesce a mostrare tutto il suo feeling in questa pista nonostante le gomme usate. Dietro Truex e Chastain bisticciano per la seconda posizione, con i due che avevano già duellato moltissimo nella scorsa gara, e Truex riesce finalmente a mettere in archivio la faccenda due tornate dopo. Al 119° cade anche l’ultimo birillo per Truex, che torna in testa alla gara dopo aver scavalcato Wallace. Al 138° è Almirola a costringere la chiamata della caution dopo un testacoda nella prima sopraelevata.
Con i piloti doppiati che optano per il “wave around” per tornare nel giro di testa, i primi si fermano per cambiare tutte e quattro le gomme. Le operazioni si rivelano disastrose per Ty Gibbs, che si ritrova con una gomma fissata male, ragion per cui si ferma alla fine della pit road e ritorna nella sua piazzola per permettere alla crew di stringere la gomma.
A partire davanti a tutti è Kyle Larson, risultato vincitore della gara dei pit a discapito di Truex (il quale parte esterno a “Yung Money”). 4 giri dopo la ripartenza, ritorna il regime di bandiera gialla causato da un contatto tra Josh Berry e Ty Gibbs, con il pilota della #48 che si gira venendo miracolosamente evitato dai colleghi. Keselowski, Burton, Stenhouse, Preece e i Dillon ne approfittano per fermarsi in pit road dopo aver sfruttato il wave around per tornare nel giro di testa, mentre per le prime posizioni il tutto rimane invariato.
In una prima fila frontale costituita da Larson e Wallace, è il primo a spuntarla, ma il secondo riesce riprendersi la vetta già al giro successivo. La battaglia continua anche tramite la scelta delle linee, con quella esterna che al Kansas Speedway agevola moltissimo l’uscita curva, e l’utilizzo della scia laterale. Al 158° giro, durante il Crank It Up della Fox in cui si apprezzano i sound dei motori su di giri e le voci degli spotter, Bell allarga la traiettoria in uscita da curva 2 colpendo la fiancata della #1 di Chastain, e perde il controllo andando a sbattere contro le barriere interne.
Le scelte strategiche a questo punto della gara sono volte a conquistare il secondo stage o a sacrificare lo stesso in vista di una conclusione della gara complessiva più agevole. Logano, McDowell, Jones, Gragson, Gilliland e i Dillon rimangono fuori per giocarsi lo stage, mentre tutti gli altri cambiano 4 gomme (fatta eccezione con Preece che ne cambia due).
Alla ripartenza del 163° giro (capeggiato da Logano), Kyle Busch è vittima di un incidente simile a quello di Bell, con Rowdy che si gira nel tentativo di evitare la vettura di Keselowski. L’uscita della caution conferma in linea di massima i piazzamenti della ripartenza, con Joey Logano a vincere lo stage.
TOP 10 STAGE 2:
- Joey Logano #22
- Michael McDowell #34
- Noah Gragson #42
- Erik Jones #43
- AJ Allmendinger #16
- Chris Buescher #17
- Austin Dillon #3
- Ty Dillon #77
- Kyle Larson #5
- Denny Hamlin #11
TERZO STAGE (102 giri)
I piloti che non si erano fermati nel corso dell’ultima caution si dirigono in pit road e Larson torna a prendersi il comando affianco ad Hamlin. Larson viene subito aiutato alla partenza dal suo compagno di squadra Elliott, con il pilota della #5 che riesce a conservare la testa grazie al bump-draft della #9.
Al 177° giro, Gibbs si ritrova in lotta con Truex per la 7° posizione, ma il pilota della #54, alle prese in generale con un’ottima gara, colpisce la fiancata della #19 e evita per un soffio il muro seppur forando l’anteriore sinistra. Se in un primo momento la Camry di Ty sembrava intatta, in un secondo momento si vedono le immagini di una #54 con danni pesanti al fender e al cofano causati dal copertone dello pneumatico che ha ceduto.
Ty Gibbs è costretto al ritiro dopo essersi anche girato e incastrato nell’infield grass, andando a vanificare una possibile prestazione grandiosa.
Nelle pit-stall si fermano Truex, Preece, A.Dillon, Gilliland, Gragson, Logano, Almirola, Haley e Poole, con Larson a mantenere la leadership all’interno affiancato da Hamlin. La partenza è spettacolare, con Hamlin, Larson ed Elliott a creare un three wide per la prima posizione, mentre dietro Truex si rende protagonista di una manovra spettacolare sulla linea esterna di curva 3-4, riuscendo a farsi una scorpacciata di posizioni.
Larson tiene la testa davanti, mentre Elliott riesce a sconfiggere Hamlin per conquistarsi la seconda posizione al 2° giro dopo la ripartenza (185°). Tre giri dopo tocca a Larson, il quale cede lo scettro ad Elliott, che è scatenato ed è intenzionato anche ad allungare. Non ne avrà la possibilità sul breve termine, in quanto Harrison Burton, al 191°, si gira nella prima sopraelevata nel tentativo di evitare Buescher, con il conseguente intervento della gialla a calmare momentaneamente le acque.
Si fermano i piloti non rientrati nella caution precedente, con Truex che ritorna in testa alla gara affiancato da Austin Dillon. Ritornato il regime di verde, le Hendrick di Elliott e Larson si mettono subito in mostra, riuscendo a salire rispettivamente in terza e quarta posizione. Al 204° giro Larson ritorna al comando dopo aver passato Truex.
Due giri dopo la gara viene neutralizzata per la 10° volta, a causa di Noah Gragson, finito nella direzione sbagliata. Ne approfittano tutti per fermarsi, eccezion fatta per LaJoie, Preece e McDowell, che occuperanno le prime 3 posizioni per la green flag del 212° giro. Si riparte con LaJoie all’esterno e Preece all’interno, mentre Larson è la prima vettura con gomme fresche.
Ad essere presente nelle prime posizioni è un ritrovato Byron, riemerso dalle ceneri del primo stage, volto prendersi la testa al giro 213°, ma non per molto. Kyle Larson alla fine sale nuovamente in cattedra ai danni del compagno di squadra e non ha intenzioni di fare sconti ad alcun pretendente. L’ultima caution è al 216° giro, causata da un contatto tra Almirola e Jones.
Tutti rimangono fuori, con Byron e Larson ad avere i posti in prima fila per l’ultima bandiera verde. Dopo aver consolidato la leadership, Larson riesce a costruire un solido vantaggio nei confronti di Byron, che al giro 241° viene anche passato da Hamlin, che sembra sostenere un ritmo indiavolato. Al 255° giro il pilota della #11 accorcia il distacco sotto il mezzo secondo e pone tutte le carte sul tavolo per attaccare “Yung Money”.
Larson rimane quasi accomodato sull’High Groove, mentre Hamlin, nei primi tentativi d’attacco, rimane su una traiettoria bassa per guadagnare quanti più metri possibili, ma l’uscita di curva di Larson è fin troppo superiore. Hamlin non alza di certo la bandiera bianca, finendo negli ultimi 5 giri per copiare la difficilissima traiettoria esterna di Larson sfruttando anche un po’ di scia.
Alla bandiera bianca Hamlin si trova francobollato al posteriore della vettura di Larson, e i due arrivano quasi affiancati nel backstraight, dove arriva il contatto. Larson scarta leggermente verso l’interno, Hamlin non alza il piede dal pedale del gas, e i due finiscono per toccarsi, con l’alfiere della #5 a farne le spese maggiori. Hamlin ne esce indisturbato e contento, in quanto taglia per primo il traguardo, vincendo la prima stagionale, la quarta in Kansas.
Larson rischia di finire a muro, ma riesce a tenere a bada la sua Camaro, portandola al traguardo in 2° posizione. I 37 cambi di leadership avvenuti in gara sono un record, in quanto non sono mai stati così tanti in configurazioni da 1.5 miglia.
Oltre ai cambi di leadership, ci sono stati anche cambi di opinioni molto roventi in pit road tra Chastain e Gragson a seguito di un’incomprensione su quanto accaduto in gara al giro 207 in uscita da curva 4, con Chastain ad aver allargato eccessivamente la traiettoria nei confronti di Gragson.
La lite è culminata nel momento in cui il pilota della #42 ha messo le mani addosso al pilota della #1, che ha risposto con un pugno. Nonostante tutto, Ross Chastain si ritrova leader della classifica della Regular Season, con ottimi prospetti alla conclusione della stessa.
CLASSIFICA FINALE:
- Denny Hamlin #11
- Kyle Larson #5
- William Byron #24
- Bubba Wallace #23
- Ross Chastain #1
- Joey Logano #22
- Chase Elliott #9
- Martin Truex Jr #19
- Tyler Reddick #45
- Austin Dillon #3
- Kevin Harvick #4
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Aric Almirola #10
- AJ Allmendinger #16
- Daniel Suarez #99
- Ryan Blaney #12
- Chris Buescher #17
- Justin Haley #31
- Brad Keselowski #6
- Corey LaJoie #7
- Erik Jones #43
- Ty Dillon #77
- JJ Yeley #51
- Todd Gilliland #38
- Josh Berry #48
- Michael McDowell #34
- Ryan Preece #41
- Brennan Poole #15
- Noah Gragson #42
- Harrison Burton #21
- Austin Cindric #2
- Chase Briscoe #14
- Josh Bilicki #78
- Ty Gibbs #54 (ritirato)
- Kyle Busch #8 (ritirato)
- Christopher Bell #20 (ritirato)
Domenica 14 Maggio si vola nella “Lady in Black” di Darlington, in cui si potrà assaporare un po’ di nostalgia con le livree throwback, con la green flag che sventola alle 21.