ASZ Insider#45: Nascar Cup Series Dover

ANNOUNCEMENT MOTORSPORT

Ancora un recap firmato dal nostro Mark Bruno, oggi di scena il round di Dover. Buona lettura!

TRUEX TORNA AL SUCCESSO AL MONSTER MILE

Il pilota di Joe Gibbs Racing risponde al fratello minore, vincitore della gara in Xfinity. Martin ritorna trionfante dopo ben 54 gare. 

 

Si arriva in Delaware, nel meraviglioso ovale di Dover. Ma il weekend della Nascar Cup Series nelle terre del “First State” non comincia in scioltezza per l’Hendrick Motorsport, con Alex Bowman che viene coinvolto in un incidente con le sprint car il martedì rimediando delle fratture che gli pregiudicano la partecipazione alle gare successive. Torna così il promettente Josh Berry, che dopo il secondo posto ottenuto a Richmond ha fatto parlare molto di sé. 

Mentre le sessioni di prova si sono svolte regolarmente, la sessione di qualifica al Monster Mile è stata cancellata, con la conseguente partenza al palo per Kyle Busch.

ORDINE DI PARTENZA: 

  1. Kyle Busch #8
  2. Christopher Bell #20 
  3. Ryan Blaney #12 
  4. Brad Keselowski #6
  5. Chris Buescher #17 
  6. Chase Briscoe #14
  7. Tyler Reddick #45
  8. William Byron #24 
  9. Ricky Stenhouse Jr #47 
  10. Chase Elliott #9 
  11. Erik Jones #43 
  12. Kevin Harvick #4 
  13. Denny Hamlin #11
  14. Ross Chastain #1 
  15. Daniel Suarez #99
  16. Ty Dillon #77
  17. Martin Truex Jr #19
  18. Kyle Larson #5
  19. Aric Almirola #10
  20. Austin Cindric #2
  21. JJ Yeley #51
  22. BJ McLeod #78
  23. Josh Berry #48
  24. Ty Gibbs #54
  25. Justin Haley #31
  26. Joey Logano #22
  27. Corey LaJoie #7
  28. Bubba Wallace #23
  29. AJ Allmendinger #16
  30. Ryan Preece #41
  31. Harrison Burton #21
  32. Michael McDowell #34
  33. Noah Gragson #42
  34. Brennan Poole #15
  35. Todd Gilliland #38
  36. Austin Dillon #3

PRIMO STAGE (120 giri)

La partenza, posticipata per pioggia al giorno dopo con partenza alle 18 nostrane, vede Kyle Busch tentare la fuga dalla concorrenza dopo uno scatto all’altezza. In seguito alla pioggia di domenica, al giro 20 della gara è prevista una competition caution, nella quale tutti i piloti di testa si fermano a cambiare 4 gomme, eccezion fatta per Berry e Gilliland (che si limitano a cambiare 2 gomme). Dopo la doccia “caliente” caduta sul tracciato di Dover che ha all’atto pratico aiutato Kyle Busch, arriva quella fredda della competition caution, nella quale Kyle Busch prende speeding. 

La gara riprende al 28° giro con una fila frontale occupata da Byron (esterno) e Keselowski (interno). Le intenzioni di Byron sono limpide, mentre Keselowski deve guardarsi da un rapido Hamlin, che cerca di impensierirlo. Il campione Cup 2012 commette però un errore grossolano all’introduzione di curva 3, finendo su una traiettoria troppo larga, sin da farsi passare da Hamlin, Buescher e Blaney. La seconda caution viene chiamata alla fine della tornata stessa a causa di un incidente di Gragson, che colpisce il muretto in uscita da curva 4 e rimbalza fino a sfiorare le barriere interne. 

Le operazioni di restart si ripetono al 34° giro, con Keselowski che riparte dalla fila interna. Hamlin vuole riprendersi in pista la posizione su Keselowski, riuscendoci prima di arrivare al 35° giro, ma dietro si scatena un altro incidente, che costringe l’esposizione della terza caution. Daniel Suarez, in netta difficoltà durante le prove, perde improvvisamente il retrotreno della sua Chevy in uscita da curva 4, colpisce il muretto esterno e la vettura rimbalza poi nel muretto interno, in quella che è la più classica delle dinamiche a Dover.

Ty Dillon rallenta per evitare di finire coinvolto nell’incidente, ma viene tamponato da Kyle Busch, ignaro della situazione, e colpisce con il posteriore il muro interno con un impatto non di certo leggero. Nell’intervista successiva al ritiro, Daniel Suarez afferma di avere un ottima confidenza con l’auto, ma ha avvertito una perdita di pressione su uno pneumatico che ha causato la sbandata fatale. 

Al 42° giro Byron non ripete l’ottima partenza effettuata in precedenza e viene tallonato da Hamlin, che però deve presto arrendersi alla superiorità di ritmo del pilota 24. Truex appare in gran forma, impegnando il primo stage ad infastidire Ross Chastain per la 4° posizione, salvo poi essere in un secondo momento scavalcato da Larson e Keselowski a causa del crollo improvviso delle gomme.

Al giro 82 della gara, con i piloti impegnati nel traffico, Ross Chastain tampona il pilota doppiato Brennan Poole, che si gira e sbatte contro le safer poste all’esterno, con la conseguente 4° gialla della gara. Larson, che occupava la linea esterna in quel momento, non può fare nulla per evitare la #15, rimediando danni molto importanti sul fender anteriore destro e manifestando la sua rabbia nei confronti Chastain reo di aver scatenato l’incidente. In casa Hendrick si prova a rimandare in pista la #5, che apparentemente sembra essere in grado di andare avanti.  

La scelta dei primi è quella di fermarsi a cambiare tutte le gomme, specialmente in una pista rivestita di cemento nella quale il grip della gomma è fondamentale. L’unico a rischiare la strategia di rimanere in pista è Kyle Busch, che così balza agli onori di dare lo strappo alla restart zone.

Chastain (che ha cambiato 2 gomme) non ha alcuna difficoltà alla partenza del giro 90 nel passare il pilota di Las Vegas, che con una gomma usata, non riesce ad opporre resistenza alla concorrenza dopo aver ottenuto un vantaggio apparente. Byron torna in cattedra al giro 91, con il sorpasso definitivo dello stage per il 25enne della North Carolina ai danni di Chastain.

Nel mentre la situazione per Kyle Larson è disastrata, con il pilota di Elk Groove che è costretto a mandare in garage la #5 per ulteriori riparazioni. A 2 giri dalla conclusione dello stage Kyle Busch finisce addirittura per essere doppiato, e Rowdy lamenta un posteriore molto “loose” e ballerino.

Nelle posizioni davanti gli ultimi giri sono caratterizzati dall’inseguimento di Hamlin (il quale ha passato Chastain) nei confronti di Byron, ma con il porta bandiere della #24 che conquista lo stage. In casa Richard Childress Racing è lotta fino all’ultimo metro tra Kyle Busch e Austin Dillon per la conquista del primo posto tra i piloti doppiati, che significherebbe l’ottenimento del free pass (o lucky dog). Proprio negli ultimi metri Austin Dillon mette il muso della #3 davanti a quello della #8 e riesce a ritornare nel giro di testa. 

TOP 10 STAGE 1: 

  1. William Byron #24
  2. Denny Hamlin #11
  3. Ryan Blaney #12
  4. Brad Keselowski #6
  5. Ross Chastain #1
  6. Chris Buescher #17
  7. Christopher Bell #20 
  8. Kevin Harvick #4 
  9. Martin Truex Jr #19 
  10. Ricky Stenhouse Jr #47

SECONDO STAGE (130 giri)

Durante le fasi di pit-stop, una gomma viene lasciata incontrollata proprio davanti alla #6 di Brad Keselowski, che nel momento in cui riparte, colpisce lo pneumatico e lo spedisce in un punto pericoloso. Durante le stesse fasi, Hamlin perde 7 posizioni ed è costretto a partire dalla 9° posizione. Nel frattempo si ritenta di mandare in pista l’auto di Kyle Larson per cercare di conquistare almeno dei punti. 

Byron e Blaney compongono la prima fila e il primo ne esce vittorioso alla partenza, con Blaney che deve già guardarsi dietro da Chastain. Hamlin rimedia una buona partenza dopo aver guadagnato 4 posizioni salendo già in top 5. Logano e Elliott si danno fastidio per la 9° in una battaglia interessante. Le difficoltà per Logano appaiono però evidenti nelle tornata successive, e il campione in carica scivola fino alla 20° posizione (al giro 161). I

l secondo stage si svolge apparentemente in maniera lineare, ma la gestione delle gomme è cruciale per un ottimo posizionamento al termine dello stage. Le soste partono dal 186 giro con Logano e Bell che anticipano i giochi, mentre a seguire è Chase Briscoe, ma anche per un altro motivo: il pilota della #14 ha sfiorato le barriere in curva 4 e nella pit-stall devono verificare che la #14 sia rimasta integra.

Nelle posizioni di testa le soste arrivano al 194° giro, non prima che Chastain si sbarazzi di Byron per prendersi la vetta della classifica. Dopo le soste Chastain allunga il suo vantaggio oltre il secondo, imponendo un ritmo inavvicinabile a William Byron.

Lo stage non subisce ulteriori scossoni, se non un Kevin Harvick che fatica enormemente nella gestione della gomma (scivolando dalla 4° posizione alla 14° nell’arco di 7 giri). Chastain non ha rivali nel finale del secondo stage, mentre Byron deve inventarsi qualcosa di diverso per poter fronteggiare il velocissimo pilota di Trackhouse. 

TOP 10 STAGE 2:

  1. Ross Chastain #1 
  2. William Byron #24 
  3. Ryan Blaney #12 
  4. Martin Truex Jr #19 
  5. Denny Hamlin #11
  6. Ty Gibbs #54 
  7. Chris Buescher #17 
  8. Tyler Reddick #45 
  9. Chase Elliott #9 
  10. Christopher Bell #20 

TERZO STAGE (140 giri)

Nella gara delle soste, Byron scavalca Chastain per avere l’onore di partire davanti. Byron effettua uno scatto ottimale, mettendosi subito nella modalità di fuggiasco. I primi 3 classificati, Byron, Chastiain e Truex girano sugli stessi tempi. Dopo i primi 30 giri dello stage finale, la situazione si accende con Truex che si mette subito ad infastidire Chastain. Al 287° giro, con la pressione da dietro che si fa sempre più forte, Chastain decide di mettersi a caccia di Byron, beffandolo e soffiandogli la leadership.

Il copione da recitare per Chastain dal punto di vista del ritmo gara è lo stesso rispetto al secondo stage, in quanto il 30enne della Florida riesce ad acquisire un vantaggio al di sopra del secondo dopo poco più di 5 tornate. Byron, d’altro canto, è in netta difficoltà con la gestione delle gomme e in particolare con la posteriore destra, che sembra cedere anche al cospetto di Martin Truex Jr, che lo passa. 

Keselowski, l’ultimo a fermarsi nella finestra delle soste del secondo stage, inaugura le soste ai -75. Harrison Burton rischia di far chiamare la caution nel momento in cui si gira a 71 dalla fine in ingresso pit road, nella stessa tornata in cui si fermano Truex e Byron (scivolato in 5°). Dopo la sosta effettuata da Ross Chastain 2 tornate dopo, Martin Truex Jr passa al comando della gara, ma alle sue spalle Chastain è indiavolato.

Kyle Larson, in qualità di doppiato, e irritato da quanto combinato da Chastain durante l’82° giro della gara, tenta in tutti modi di ostacolarlo (ovviamente nei limiti della correttezza), conseguentemente permettendo a Truex di difendersi. 

A 15 giri dalla conclusione, un Joey Logano rimasto in sordina dal secondo stage in avanti, finisce contro le barriere dopo il cedimento della posteriore destra in curva 3. L’ultima caution implica un finale di gara molto combattuto, con Truex, Blaney e Chastain ad occupare le posizioni più in avanti.

Ai -7 si comincia a scrivere l’atto finale della gara, con Truex che ribadisce la sua piazza d’onore dopo una battaglia infuocata con Blaney durata due giri e Chastain che ambisce alla vittoria.  Chastain si sbarazza presto di Blaney ai -4 e tiene un ritmo che preoccupa molto per il pilota di casa Joe Gibbs Racing.

Chastain prova in tutti i modi ad appendersi alla piazza d’onore, ma con un secco no Martin Truex Jr si porta a casa la vittoria vincendo la sua quarta Dover, con la prima che coincide al suo primo successo in carriera in Cup Series, ottenuto nel 2007 con Dale Earnhardt Inc. a bordo della #1. Dopo un 2022 senza vittorie, che ha pregiudicato Truex dalla partecipazione ai playoff, il 2023 si prospetta più al miele per il campione Cup Series 2017. 

CLASSIFICA FINALE: 

  1. Martin Truex Jr #19
  2. Ross Chastain #1 
  3. Ryan Blaney #12 
  4. William Byron #24 
  5. Denny Hamlin #11
  6. Christopher Bell #20 
  7. Tyler Reddick #45 
  8. Brad Keselowski #6 
  9. Chris Buescher #17
  10. Josh Berry #48 
  11. Chase Elliott #9 
  12. Bubba Wallace #23 
  13. Ty Gibbs #54 
  14. Corey LaJoie #7 
  15. Ricky Stenhouse Jr #47 
  16. Erik Jones #43 
  17. Ryan Preece #41 
  18. AJ Allmendinger #16 
  19. Kevin Harvick #4 
  20. Harrison Burton #21 
  21. Kyle Busch #8
  22. Michael McDowell #34 
  23. Justin Haley #31 
  24. Aric Almirola #10 
  25. Todd Gilliland #38
  26. Austin Cindric #2
  27. Austin Dillon #3 
  28. JJ Yeley #51
  29. BJ McLeod #78
  30. Chase Briscoe #14 
  31. Joey Logano #22 (ritirato) 
  32. Kyle Larson #5
  33. Brennan Poole #15 (ritirato) 
  34. Noah Gragson #42 (ritirato) 
  35. Daniel Suarez #99 (ritirato) 
  36. Ty Dillon #77 (ritirato) 

Con l’appuntamento archiviato a Dover, la Nascar si dirige nel difficile ovale da 1.5 miglia del Kansas Speedway, che ospita la Nascar Cup Series domenica 7 maggio con bandiera verde alle 21 italiane.