Non ha “break” per ora la stagione Nascar Cup Series 2023, ancora come sempre un puntuale Mark Bruno, ci porta il suo recap, su questo appassionato campionato Made in USA!. Buona lettura!
KYLE BUSCH SI AGGIUDICA DEGA SPRING
Per Rowdy si tratta del primo successo in un superspeedway dalla Pepsi 400 del 2008.
Denny Hamlin conquista la sua prima pole position nel flatout, in quella che è la sua 37° partenza al palo.
ORDINE DI PARTENZA:
- Denny Hamlin #11
- Aric Almirola #10
- Ty Gibbs #54
- Chase Briscoe #14
- Ryan Blaney #12
- Christopher Bell #20
- Martin Truex Jr #19
- Joey Logano #22
- Kyle Larson #5
- Chris Buescher #17
- Kevin Harvick #4
- Bubba Wallace #23
- Tyler Reddick #45
- Austin Dillon #3
- Austin Cindric #2 (to the rear)
- Ryan Preece #41
- Kyle Busch #8
- William Byron #24
- AJ Allmendinger #16 (to the rear)
- Brad Keselowski #6
- Michael McDowell #34
- Daniel Suarez #99
- Ross Chastain #1
- Erik Jones #43
- Harrison Burton #21
- Justin Haley #31
- Alex Bowman #48
- Todd Gilliland #36 (to the rear)
- Chase Elliott #9
- Noah Gragson #42
- Austin Hill #62
- Ty Dillon #77
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Corey LaJoie #7
- Zane Smith #38
- Riley Herbst #15
- BJ McLeod #78
- JJ Yeley #51
PRIMO STAGE (60 giri)
I grand marshals a dare il comando di accendere i motori per la Geico 500 2023 sono i mitici fratelli Donnie e Bobby Allison, grandi volti della Nascar dello scorso millennio.
La bandiera verde vede Hamlin e Almirola procedere all’unisono a capitanare rispettivamente la fila interna ed esterna. Briscoe spinge Almirola dalla fila alta che emerge alla grande, con la fila interna che invece viene risucchiata. Già all’ingresso di curva 3 del primo giro della gara, Almirola chiude momentaneamente la questione portandosi dietro Briscoe e Bell sulla fila interna davanti ad Hamlin, con Logano e Buescher ad ereditare il comando della fila esterna, che rimane sempre molto veloce. Logano ingaggia già Almirola nel mentre si percorre il secondo giro, ma Michael McDowell in uscita dalla seconda sopraelevata finisce in testacoda a causa di una foratura dettata da un problema di convergenza, peggiorato ulteriormente con il contatto contro le barriere esterne.
La gara di McDowell, in passato dimostratosi insieme a Front Row come un ottimo contendente per le gare superspeedway, sarà una salita ripidissima, con poche chances di tornare nelle posizioni più alte della classifica. La gara riparte al 7° giro, e al giro successivo Bubba Wallace, vincitore della Talladega fall 2021, passa momentaneamente in testa alla gara.
Con le soste che cominciano al 35° per le Toyota, Tyler Reddick calibra male la frenata in entrata della pit road e colpisce il muretto esterno, senza la chiamata della caution. Il pilota del 23XI riesce a rimettersi in carreggiata riportando però dei danni sul muso e perdendo la coda del gruppo. Tutti fanno solo rifornimento, eccezion fatta per Ty Gibbs che cambia le due gomme di destra.
Il 39° giro è il turno delle Chevy, con il solo Suarez a sostituire le gomme di destra, mentre gli altri riforniscono solo. Al 41° giro si ferma anche il gruppo delle Ford, ma Chase Briscoe perde il controllo nel tentativo di evitare la #42 di Gragson e si gira spiattellando le gomme e costringendo la Direzione Gara a chiamare la gialla.
Al 48° si riparte con Elliott sulla fila bassa, mentre Bowman su quella alta, seguiti da Larson a costituire momentaneamente una top3 marchiata Hendrick. Il fatto di ritrovarsi con tre delle quattro vetture del team nelle prime posizioni permette al team di Hendrick Motorsport di comandare la scena nei giri finali dello stage, con le Trackhouse a seguire.
Il giro finale vede il mantenimento degli equilibri fino alla bandiera a scacchi verde e bianca, con Elliott che riesce a vincere il primo stage stagionale, il suo terzo a Talladega.
TOP 10 STAGE 1:
- Chase Elliott #9
- Alex Bowman #48
- Ross Chastain #1
- William Byron #24
- Kyle Larson #5
- Austin Cindric #2
- Noah Gragson #42
- Joey Logano #22
- Ryan Preece #41
- Daniel Suarez #99
SECONDO STAGE (60 giri)
In seguito ai pit, è di nuovo Denny Hamlin a partire davanti a tutti, ma stavolta sceglie l’esterno, con Haley che lo affianca all’interno. Hamlin ed Haley mantengono le gerarchie intatte, ma dopo 10 giri arriva l’aiuto di Harvick nei confronti di Hamlin, che riesce a sbarazzarsi di Haley, passando all’interno. Harvick mantiene comunque un ottimo ritmo sulla fila esterna, conquistando la testa della gara.
Anche Truex (mai vincitore di una gara flatout) si unisce alla festa, prendendosi la testa della gara al 78° giro. La gara è di quelle fredde ma allo stesso tempo molto interessanti, con la presenza di numerosi colpi tattici e strategici che possono adottare i vari piloti e i vari team nella gestione della loro posizione nel pack. La creazione e la distruzione delle linee la fa da padrona come non mai, segno che queste gen7 siano adatte al pack-racing.
All’inizio del 92° giro il ritmo del pack comincia a rallentare per evitare surriscaldamenti, implicando l’aggiunta di una terza fila esterna capeggiata da Jones. Hamlin deve fare conti con il surriscaldamento del motore, ragion per cui al 94° passaggio comincia a rallentare per mettersi in scia e abbassare i giri del motore. Al 98° giro la terza fila comincia ad infastidire le altre due e Bubba Wallace ne approfitta per mettersi davanti a Jones.
Ai 103, si fermano le Chevy a rifornire (le gomme sono state cambiate all’inizio del secondo stage), mentre al giro dopo seguono le Toyota insieme a Stenhouse, Gragson, Haley, Jones, Dillon e LaJoie e quello dopo ancora le Ford. La beffa per Logano arriva per speeding in uscita dalla pit-road, con il campione in carica che si ritrova a dover scontare una penalità di pass-through.
Il pilota della #22, da solo, viaggia a 20 mph in meno rispetto ai piloti in pack che sono in procinto di doppiarlo. A -5 dalla conclusione del secondo stage, momento in cui arriva la fase di doppiaggio, Logano sceglie di mettersi nella traiettoria centrale creando scompiglio momentaneo. L’ultimo passaggio vede Elliott ancora in testa, già pronto a bissare il successo di stage 1, ma a ricoprire il ruolo di guastafeste è Almirola, che lo supera nella volata sul traguardo prendendosi la vittoria dello stage.
TOP 10 STAGE 2:
- Aric Almirola #10
- Chase Elliott #9
- Kevin Harvick #4
- Bubba Wallace #23
- Harrison Burton #21
- Martin Truex Jr #19
- Ryan Preece #41
- Denny Hamlin #11
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Noah Gragson #42
TERZO STAGE (68 giri)
Almirola mantiene la piazza d’onore anche dopo le soste, mentre il pilota “di casa” Bubba Wallace parte alla sua sinistra. Alla bandiera verde che sigla l’inizio del terzo stage, Harrison Burton spinge Bubba Wallace per sbarazzarsi subito di Aric Almirola, per poi passare il pilota afroamericano al fine di conquistare la leadership. La gloria di Harrison Burton nelle posizioni di testa dura poco, in quanto al 142° giro viene colpito da Noah Gragson in curva 3 e il pilota della #21 riesce a mantenere la sua macchina del team di Wood Brother nell’apron.
Poco più dietro c’è un incidente tra Smith, Logano, (Austin) Dillon e Hill. Tutti ne approfittano per fermarsi a riempire il serbatoio di bio-etanolo, con Blaney che vince la gara delle soste, seguito da Bubba Wallace (3° in uscita dalla pit road ma passa secondo per la choose rule). Tutti i piloti sono rannicchiati in un pack costituito da tre file, e Ryan Preece riesce a mettersi in testa sulla fila più esterna. Al 160° giro la fila esterna si dissipa e converge nella fila centrale capeggiata da Ty Gibbs, mentre la situazione rimane calma sulla fila più bassa comandata da Blaney.
C’è un tentativo di ricreare la fila più esterna da parte di Stenhouse con LaJoie, ma i piani vengono completamente archiviati al giro 173, con il pack che viaggia definitivamente su due file. A -5 dalla conclusione teorica della gara, Logano viene bumpato da LaJoie, perde la vettura in uscita da curva 2, si appoggia sulla fiancata di Suarez e colpisce lo stesso LaJoie, con Stenhouse che finisce nel bel mezzo dell’incidente. Gara finita anche per Harrison Burton, il quale colpisce il muretto interno.
Il numero di giri alla fine della gara non è sufficiente per la non chiamata dell’overtime. Blaney timona l’interno, con un promettente Noah Gragson ad affiancarlo, pronto a portare a casa i primi risultati concreti con Legacy Motor Club. L’arrivo in curva 1 finisce nel caos generale, con Chastain che prova ad infilarsi tra la #42 di Gragson e la #12 di Blaney sull’interno.
Il risultato, dopo un late block da parte di Gragson, che finisce a muro, è un disastro vero e proprio che mette fuori gioco anche Larson, il quale finisce sull’apron e con la vettura fuori controllo, ritorna nel tracciato, venendo colpito pesantemente da Ryan Preece. La vettura di Larson è distrutta e la fiancata della #5 mostra anche il cedimento del roll cage.
Nell’intervista post-gara Ryan Preece, il quale ha “t-bonato” la #5, afferma di aver subito il peggior impatto della sua carriera (anche più del terribile crash in cui è stato coinvolto a Kansas nel 2020).
Nel secondo overtime Blaney parte sempre interno da leader, mentre Busch lo affianca esterno, con i due seguiti da Wallace e Gibbs.
Il pilota della #54 però non appena sventola la green, parte a rilento e prontamente si posiziona sull’apron, segno che il campione 2022 dell’Xfinity Series è senza carburante. Busch viene subito spinto da Wallace e la fila esterna risucchia Blaney con Rowdy che si trova al comando. All’inizio dell’ultimo giro la fila esterna, nella quale si è intromesso Blaney, ritorna ad essere veloce e Busch scivola dietro a Wallace (1°) e Blaney (2°).
Nella prima sopraelevata Blaney tallona Wallace, il quale effettua un late block e si gira venendo preso da Keselowski e Allmendinger. La caution viene esposta prima dell’arrivo dei piloti nel rettilineo opposto e Busch taglia per primo il traguardo, vincendo la gara. Il lungo digiuno del pilota di Las Vegas nel flatout è finalmente terminato, con una maledizione che viene spezzata dopo quasi 15 anni, da quando Busch correva il suo primo anno con Joe Gibbs Racing nel 2008.
CLASSIFICA FINALE:
- Kyle Busch #8
- Ryan Blaney #12
- Chris Buescher #17
- Chase Briscoe #14
- Brad Keselowski #6
- Erik Jones #43
- William Byron #24
- Christopher Bell #20
- Daniel Suarez #99
- Todd Gilliland #36
- JJ Yeley #15
- Chase Elliott #9
- Alex Bowman #48
- Ty Dillon #77
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Tyler Reddick #45
- Denny Hamlin #11
- BJ McLeod #78
- Justin Haley #31
- Riley Herbst #15
- Kevin Harvick #4
- Aric Almirola #10
- Ross Chastain #1
- Austin Hill #62
- Corey LaJoie #7
- Austin Cindric #2
- Martin Truex Jr #19
- Bubba Wallace #23
- AJ Allmendinger #16
- Joey Logano #22
RITIRATI:
- Ty Gibbs #54
- Noah Gragson #42
- Kyle Larson #5
- Ryan Preece #41
- Michael McDowell #34
- Harrison Burton #21
- Zane Smith #38
- Austin Dillon #3
La prossima gara è nel mitico “Monster Mile” di Dover, che vedrà la prima bandiera verde sventolare domenica 30 alle 20 italiane.