Ancora una volta, grazia a Mark Bruno, “fresco fresco” dopo le festività e le gite fuori porta di Pasqua, arriva il recap della Nascar Cup Series. Buona Lettura!
“RING THE” BELL FESTEGGIA LA PASQUA IN VICTORY LANE
Il primo successo nel 2023 per Christopher Bell e per il Joe Gibbs Racing è arrivato sull’ovale più “sporco” del calendario.
La entry list vede la sostituzione di Cody Ware da parte di Matt Crafton, mentre vede la comparsa della #13 del team Kaulig guidata da Jonathan Davenport, pilota di gran successo nelle Late Model (con un curriculum che vede la vittoria di 3 campionati nel 2015, 2018 e 2019, e la conquista di 69 vittorie).
Per l’ordine della partenza a Bristol Dirt sono previste 4 heats da 15 giri. L’ordine di partenza della gara è prefissato in base all’ordine di arrivo delle 4 heats e ai cosiddetti “passing points” (ossia i punti assegnati dal numero di sorpassi durante queste gare).
I vincitori delle 4 gare sono Austin Dillon, Ryan Blaney, Kyle Larson e Bubba Wallace.
ORDINE DI PARTENZA:
- Kyle Larson #5
- Austin Dillon #3
- JJ Yeley #15
- Christopher Bell #20
- Kyle Busch #8
- Tyler Reddick #45
- Austin Cindric #2
- Ryan Preece #41
- Ryan Blaney #12
- William Byron #24
- Bubba Wallace #23
- Joey Logano #22
- Michael McDowell #34
- Chase Briscoe #14
- Todd Gilliland #38
- Ross Chastain #1
- Alex Bowman #48
- Erik Jones #43
- Aric Almirola #10
- Harrison Burton #21
- Jonathan Davenport #13
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Ty Gibbs #54
- Matt Crafton #51
- Justin Haley #31
- Kevin Harvick #4
- Martin Truex Jr #19
- Chris Buescher #17
- AJ Allmendinger #16
- Denny Hamlin #11
- Josh Berry #9
- Ty Dillon #77
- Brad Keselowski #6
- Daniel Suarez #99
- Corey Lajoie #7
- Noah Gragson #42
- BJ McLeod #78
PRIMO STAGE (75 giri)
La gara parte con Larson alto e Dillon basso nel banking. L’esterno nei dirt oval garantisce un’uscita notevole di curva, ma in queste fasi iniziali la quantità di terra non permette di sfruttarlo. La battaglia per la leadership tra Austin Dillon e Kyle Larson è già matura, con Dillon che cerca di infastidire il pilota numero 5 dell’Hendrick Motorsports, senza riuscire effettivamente ad incalzarlo.
All’11° giro è già caution, con Bubba Wallace che entra troppo forte in curva 1-2, si gira e viene colpito da Joey Logano, il quale colpisce i barili gialli posti all’inizio del muretto della pit road posta nel rettilineo opposto (si ricorda che Bristol è l’unico ovale del calendario a disporre di due pit-road). A sfruttare il momento di yellow per pittare ci sono lo stesso Logano, che non sembra aver riportato danni importanti, Keselowski, McLeod e Gilliland.
La bandiera verde torna in vigore al 22° giro con Larson sempre a partire dalla parte alta, con Bell al suo fianco (il quale durante la choose rule ha scelto l’interno al posto di Dillon che ha preso l’esterno). La scelta di Dillon si rivela corretta, in quanto riesce già a passare Bell per la seconda posizione, con un esterno che diventa già molto più performante.
Logano riesce a guadagnare 10 posizioni nel giro di soli 6 tornate, ma il rischio di colpire un avversario in testacoda si ripresenta al 38° giro.
Matt Crafton, chiamato in sostituzione di Cody Ware, si gira in curva 3 e Logano non riesce ad evitarlo, seppur colpendo dolcemente la vettura del pilota del RWR.
Si riparte al 46° giro, con Larson sempre esterno e con Austin Dillon accodato ancora una volta, propenso a sacrificare una posizione per la qualità dell’esterno. Affiancato a Kyle Larson stavolta c’è Kyle Busch, che non riesce a scalzare il compagno di squadra Austin Dillon ed è costretto ad accodarsi in 3° posizione.
Tentativi di attacco da parte di “Rowdy” arrivano nei giri successivi, ma Austin Dillon riesce a difendersi intelligentemente tenendosi sulla parte alta dell’ovale. La terza bandiera gialla della gara sventola a causa di Brad Keselowski, che finisce in testacoda nell’uscita di curva 4 al 58° giro.
L’ultima partenza dello stage vede Kyle Larson sempre sull’esterno, mentre Dillon stavolta decide di partire interno, per favorire anche il velocissimo compagno di squadra Kyle Busch, il quale parte accodato a Larson.
La scelta di Dillon, volta a favorire Kyle Busch, ha i suoi effetti in curva 3, con Kyle Busch che passa in seconda posizione e si mette a caccia di Kyle Larson per la leadership. Il ritmo di Kyle Busch non è all’altezza nemmeno rispetto a quello di Austin Dillon, che si butta all’interno di curva 3 al 69° giro e si riprende la seconda posizione. Larson ne approfitta per accumulare 1.1 di vantaggio, e all’inizio dell’ultimo giro viene esposta una caution per un incidente multiplo in uscita dall’ultima curva.
A causare il crash è il testacoda di Josh Berry, il quale viene colpito pesantemente da Denny Hamlin. Larson, dopo aver dominato ogni singolo giro, si porta a casa il primo stage, anche grazie alle sue abilità di gareggiare nel dirt oval.
TOP 10 STAGE 1:
- Kyle Larson #5
- Austin Dillon #3
- Kyle Busch #8
- Ryan Preece #41
- Ryan Blaney #12
- Christopher Bell #20
- Chase Briscoe #14
- Tyler Reddick #45
- Justin Haley #31
- William Byron #24
SECONDO STAGE (75 giri)
I protagonisti della ripartenza per il secondo stage cambiano, con Tyler Reddick, Bubba Wallace, Martin Truex Jr e Ty Dillon che decidono di non cambiare le gomme. Alla bandiera verde Reddick, dall’esterno, si libera di Truex (partito 2° all’interno), e cerca subito di imporre il ritmo. Al 79° giro Preece e Larson finiscono a contatto, con il pilota della #41 che ha tentato l’attacco sull’esterno all’ultima curva nei confronti del pilota della #5, il quale ha schiacciato Preece contro il muretto esterno.
All’81° viene chiamata la prima caution del secondo stage, causata da Jonathan Davenport, in uscita da curva 4, con un testacoda simile a quello di Brad Keselowski.
La gara riparte con Reddick sempre esterno con Bubba Wallace accodato e Truex affiancato all’interno. Bubba Wallace si rende autore di un’ottima partenza sulla parte alta del circuito e si prende di forza la seconda posizione ai danni del pilota della #19 del Joe Gibbs Racing. Ma al giro successivo Michael McDowell si rende protagonista di un 360° spettacolare, che però richiede ancora una volta l’intervento di una caution.
Gli schemi per la partenza rimangono ancora una volta invariati e Bubba Wallace decide di sacrificare il posizionamento per il favore di traiettoria. Alla bandiera verde Truex parte molto male e i giochi per Wallace nel riprendersi la posizione sono molto facili. Al 96° giro Suarez finisce in testacoda nel rettilineo opposto, senza che vi sia la chiamata della caution, mentre Logano accusa problemi al motore, con tanto fumo che esce dagli scarichi della #22.
Il caos continua al giro 99 con McDowell che effettua un altro spettacolare 360 dopo essere stato colpito da Almirola e con Stenhouse Jr che al giro successivo che colpisce il muro esterno di curva 1. La corsa viene nuovamente fermata al giro 103 con il testacoda di Ryan Preece nel rettilineo opposto, il quale sembra avere dei danni alla sospensione dovuti al contatto precedente con Kyle Larson.
La bandiera verde, con Reddick e Busch in prima fila e Wallace dalla 3° sull’esterno, viene sventolata al 112° giro, con la partenza di Reddick che viene agevolata da una spintarella del suo compagno di squadra. Bubba Wallace però commette un errore al 119° giro e scivola dalla 5° alla 13° posizione. Al 126° giro la caution torna in vigore a causa di Brad Keselowski, che fatica nel trovare le misure con il circuito sterrato di Bristol.
L’ultima partenza dello stage, vede sempre Reddick davanti a tutti sulla parte alta, mentre Austin Dillon parte interno. Le due RCR sembrano emergere con una battaglia al 135° che vede Kyle Busch, vincitore della Bristol Dirt dello scorso anno, giocarsela con Tyler Reddick, passandolo con uno “slide job”. Al 141° giro Kyle Busch esce male e viene ripassato sia da Reddick che da Austin Dillon.
Gli ultimi giri vedono un inseguimento di Austin Dillon nei confronti del suo ex-compagno di squadra Tyler Reddick, il quale trova la vittoria al termine del secondo stage.
TOP 10 STAGE 2:
- Tyler Reddick #45
- Austin Dillon #3
- Kyle Larson #5
- Christopher Bell #20
- Kyle Busch #8
- Chase Briscoe #14
- Martin Truex Jr #19
- Ryan Blaney #12
- Austin Dillon #3
- Aric Almirola #10
TERZO STAGE (100 giri)
Prima dello stage finale, per rendere l’ovale più “loose”, si decide di annaffiare il tracciato, sfruttando il periodo di red flag previsto tra uno stage ed un altro. A rimanere fuori per non cambiare le gomme ci sono Christopher Bell, Chase Briscoe, Aric Almirola, William Byron, Michael McDowell, Todd Gilliland, Denny Hamlin, Josh Berry e Ross Chastain.
Alla bandiera verde che inaugura l’ultimo stage, Bell parte affiancato a Gilliland, con il pilota della #20 che sembra già scappare via, seguito da Chase Briscoe (partito 3° sull’esterno). Si ritorna sotto bandiera gialla dopo solo 3 passaggi, con Larson che finisce in testacoda in uscita dall’ultima curva a causa di un suo errore dovuto probabilmente alla confidenza persa con un tracciato più “bagnato”.
Si riparte al 162° giro con lo stesso schieramento della green flag precedente e con un Bell sempre al comando. Al 175° giro gli animi si scaldano, con Ryan Preece che spedisce con un pizzico di intenzionalità Kyle Larson contro le barriere in curva 1, e con Larson che si ritrova fuori dai giochi con una vettura distrutta. Larson ha provato la stessa manovra di Preece tentata al 79° giro della corsa, e Preece l’ha fatta pagare al campione 2021 con un prezzo più alto.
Come sempre la prima fila è costituita da Bell e Gilliland, e come sempre Bell si libera velocemente del gruppo. Gilliland viene risucchiato nella morsa del gruppo, con Chase Briscoe che passa secondo e Austin Dillon in terza posizione. La 12° caution viene in soccorso di Noah Gragson, che si gira in curva 1 al 201° giro.
Al 207° nella restart zone transitano Bell sempre primo e Briscoe stavolta affiancato all’interno. Briscoe si difende bene dall’interno e addirittura sembra intenzionato a dare fastidio a Bell, mentre dal 3° posto si avvicina anche Tyler Reddick per la vittoria (privata l’anno precedente proprio da Chase Briscoe). Kyle Busch, dopo essere stato incitato alla radio di aumentare il ritmo, si gira in curva 4 e porta la 13° caution della corsa al 235° giro.
L’ultima ripartenza vede Blaney (4° prima della caution) affiancato a Bell. Blaney finisce in testacoda all’approccio in curva 1, ma la gara continua con Bell al comando. Emerge anche Ricky Stenhouse Jr, il quale passa Austin Dillon a 5 giri dalla fine per la terza posizione. Bell costruisce il suo vantaggio nei confronti di Tyler Reddick a mezzo secondo, mentre Austin Dillon, a -2 dalla fine si riprende la terza posizione su Stenhouse Jr.
Nel momento in cui Bell transita per prendere la bandiera bianca dell’ultimo giro, nel rettilineo opposto succede il finimondo. Reddick si ritrova privato della possibilità di ingaggiare Bell in quanto la caution viene esposta prima che il pilota della #45 potesse tentare l’attacco. La caution è dovuta ad un multiplo incidente scatenato dal messicano Daniel Suarez, che finisce in testacoda e colpisce Josh Berry che, scivolando nella parte interna del tracciato, coinvolge marginalmente Ryan Preece e schiaccia contro il muretto dei box Ross Chastain.
Bell, “dirt guy” per eccellenza, riesce così ad imporsi nel tracciato sterrato del Colosseum, in quello che è il suo 5° successo in carriera, in un tracciato che ha rispecchiato molto bene il suo stile di guida “sporco”. Il pilota dell’Oklahoma riesce anche ad agguantare la leadership nella classifica pilota, qualificandosi ai playoff.
CLASSIFICA FINALE:
- Christopher Bell #20
- Tyler Reddick #45
- Austin Dillon #3
- Ricky Stenhouse Jr #47
- Chase Briscoe #14
- Justin Haley #31
- Martin Truex Jr #19
- Todd Gilliland #38
- Kevin Harvick #4
- Ty Gibbs #54
- Michael McDowell #34
- Bubba Wallace #23
- William Byron #24
- Erik Jones #43
- Harrison Burton #21
- AJ Allmendinger #16
- Brad Keselowski #6
- Chris Buescher #17
- Austin Cindric #2
- JJ Yeley #15
- Ty Dillon #77
- Denny Hamlin #11
- Ryan Blaney #12
- Ryan Preece #41
- Daniel Suarez #99
- BJ McLeod #78
- Josh Berry #9
- Ross Chastain #1
- Alex Bowman #48
- Corey Lajoie #7
- Aric Almirola #10
- Kyle Busch #8
- Noah Gragson #42
RITIRATI
- Matt Crafton #51
- Kyle Larson #5
- Jonathan Davenport #13
- Joey Logano #22
Alle 21 nostre di Domenica 16 Aprile, prenderà il via la NOCO 400 sulla strettissima pista di Martinsville.