ASZ Insider#219: FORMULA 2 – ROUND 3 – JEDDAH

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Il terzo appuntamento della Formula 2 si è svolto in Arabia Saudita, nell’oramai annuale atto al Corniche Circuit di Jeddah. Richard Verschoor si è imposto in entrambe le manche, ma una penalità gli ha visto revocata Gara-1, consentendo ad Arvid Lindblad di diventare il più giovane pilota a vincere nella massima serie cadetta 

SPRINT RACE: VERSCHOOR PENALIZZATO, PRIMO ACUTO PER LINDBLAD 

Si spengono i semafori e il portacolori MP Motorsport #6 Richard Verschoor riesce a tenere dietro tutto il gruppo, seguito da Pepe Martì (Campos Racing #3) e Gabriele Minì (Prema Racing #10), sopravanzato dallo spagnolo ancor prima di Curva-1. In fondo al gruppo Cian Shields (AIX Racing #21) blocca il posteriore e finisce contro le barriere all’ingresso della prima curva. Virtual Safety Car in pista 

Si ritorna a pieno regime al terzo passaggio, giro in cui Arvid Lindblad (Campos Racing #4) rompe gli indugi su Minì all’ultima curva, mettendo nel mirino il compagno. All’alba del quarto giro, Martì sfrutta il DRS per attaccare e superare Verschoor all’esterno di Curva-1, mettendosi al comando ma non scappando dal gruppo. Una tornata più tardi, infatti, l’olandese torna in testa, replicando quanto fatto dallo spagnolo il giro prima 

Ci si avvicina a metà Gara, Verschoor aumenta il vantaggio sulla coppia Campos, mentre Minì deve difendere la quarta posizione sulla Invicta Racing #2 di Roman Stanek. Martì finisce lungo in Curva-8 e lascia strada libera al compagno. Pochi metri più tardi, sempre all’ottavo passaggio, ma all’ultima curva, lo spagnolo si rende protagonista di un’altra uscita di pista, consentendo a Minì di sopravanzarlo, riprendendosi la posizione in Curva-1 grazie al DRS. Come se non bastasse, il siciliano viene attaccato da Stanek, tagliando completamente la prima chicane e rimanendo quarto 

Succede di tutto al tramonto del nono giro. Stanek attacca con successo Minì all’ultima curva, cedendo però il DRS al rivale lungo il rettifilo principale. Alle loro spalle, Alex Dunne (Rodin Motorsport #17), si infila all’interno di entrambi completando un doppio sorpasso. Non cambia nulla davanti, con Verschoor che a cinque giri dal termine ha due secondi di vantaggio su Lindblad. Non finiscono le battaglie nel gruppo centrale, visto che Jak Crawford (DAMS #11) attacca con successo Leonardo Fornaroli (Invicta Racing #1) al quindicesimo passaggio, balzando settimo. L’americano, spinto dalle ali dell’entusiasmo, cerca, al giro successivo, di sopravanzare anche Minì. Crawford però, finisce lungo e si aggancia con la Prema #10, finendo in testacoda e causando il primo richiamo della Safety Car. Rientrano tutti ai box per montare le gomme Super Soft. In concomitanza con le soste, arriva anche la comunicazione della penalità di cinque secondi affidata a Verschoor per aver portato fuori pista Martì in uno dei primi attacchi 

Negli ultimi tre giri sotto bandiera verde Verschoor tenta il tutto per tutto ma non basta. Arvid Lindblad diventa il più giovane vincitore nella storia della Formula 2, con i suoi diciassette anni e 254 giorni. Doppietta Campos con Pepe Marì, terzo Dunne, seguito dallo sconfitto Verschoor. Stanek resiste a Minì e Fornaroli, a precedere Victor Martins (ART Grand Prix #14), Luke Browning (Hitech TGR #7) e Kush Maini (DAMS #12) 

FEATURE RACE: QUESTA VOLTA È TUA 

La partenza vede un ottimo scatto dal palo da parte di Jak Crawford (DAMS #11) seguito da Victor Martins (ART Grand Prix #14) e Leonardo Fornaroli (Invicta Racing #1). Luke Browning (Hitech TGR #7) ha mantenuto la quarta piazza, davanti ad Alex Dunne (Rodin Motorsport #17) e i due Campos Arvid Lindblad e Pepe Martì. Ottavo Gabriele Minì (Prema Racing #10) 

Il primo squillo è di Browning e Dunne all’alba del giro sei, quando entrambi si infilano all’interno di Fornaroli in Curva-1. Poco più dietro, Richard Verschoor (MP Motorsport #6) sopravanza Minì per l’ottava posizione. Da segnalare anche lo scambio di posizione tra i due Campos nel corso al secondo passaggio. Al settimo giro rientrano per effettuare la loro sosta i due italiani, seguiti da Martì. Un giro più tardi, dentro anche Crawford, Browning, Dunne e Lindblad. Prima della Virtual Safety Car per i detriti dell’ala anteriore lasciati dalla vettura di John Bennett (Van Amersfoort Racing #24) lungo il rettilineo principale, effettua la propria sosta anche Martins, che rientra davanti a Crawford. Partito con le medie, Verschoor si ritrova in testa alla corsa dopo nove di ventotto giri 

All’inizio del giro dodici, Crawford sopravanza Martins dopo avergli messo pressione per diverse curve. Alle loro spalle troviamo Fornaroli, bravo a sfruttare la lotta tra Browning e Dunne in Curva-1 per passare entrambi e salire virtualmente terzo. Si accende anche la lotta per i punti, con Martì che comanda il gruppetto degli inseguitori. Con lo spagnolo ci sono anche Browning, Dunne, Minì e Lindblad, mentre Verschoor davanti a tutti inizia a far paura anche per la vittoria finale visto lo stint pazzesco condotto fino a questo momento quando i piloti hanno da poco superato la metà di Gara 

Verschoor imbocca la corsia box al giro ventiquattro, rientrando alle spalle di Crawford ma davanti a Martins, potendo sfruttare negli ultimi cinque passaggi le gomme super soft, contro le medie già usurate degli avversari. All’ultimo giro l’olandese completa il sorpasso, rifilando quasi due secondi su Crawford, e portando a casa il primo successo stagionale. Terza posizione per Martins, seguito da vicino da Fornaroli. Martì e Lindblad mettono a panino Browning, sesto al traguardo. Complice i cinque secondi di penalità affidatagli per aver portato largo il #7 di Hitech, chiude ottavo Dunne, precedendo in volata Minì, Kush Maini (DAMS #12) e Joshua Durksen (AIX Racing #20) 

Photo Credit: Formula 2

Scritto da Roberto Carli.

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