ASZ Insider#164: Tra faide “storiche”, tifo da stadio, uno sguardo al Simracing

ANNOUNCEMENT SIMRACING
Una “gremita” sala simulativa dell’Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola, presso HUB Imola-Faenza Tourism Company, nel 2019, nel corso di un evento concomitante in pista, sotto la gestione ASZ Magazine. ph: ASZ Magazine

Negli ultimi anni, inutile negare l’evidenza, abbiamo lasciato un po’ perdere il mondo del Simracing, il sito web è stato “assorbito” in grande maggioranza da eventi di Motorsport, certo una minima quota dedicata al Simracing c’è sempre stata, sfogliando virtualmente le pagine che compongono gli oltre 300 articoli pubblicati.

Paradossale come nel 2019 ad una meeting internazionale dedicato ad addetti ai lavori, nella zona fiera di Bologna, a cui eravamo presenti, nessuno poteva immaginare, che da lì a pochi mesi, la disastrosa Pandemia COVID, avrebbe portato alla ribalta dei media e dell’opinione pubblica, proprio il SimRacing

Il periodo 2020-2021 è stato a livello SIM RACING, un “esplosione” di eventi, portando alla ribalta un mondo che è sempre stato di “nicchia” (e tale sembra essere tornato). 

In quel meeting, si parlava di introdurre a livello legislativo il SIM RACING all’interno degli E-Sports, che già vantavano categorie e tipologie di videogames come Fortnite, PES, Fifa, Call Of Duty e League Of Legends, ma il mondo “particolare” della simulazione racing, era un po’ restia alla condivisione e ognuno in cuor suo, teneva al suo “orticello”, anche perché, alcune scelte avrebbero sicuramente “scatenato”polemiche e diatribe. 

Noi siamo stati in diversi portali, community, abbiamo collaborato anche con diversi team del Simracing e possiamo dire di avere una conoscenza più che buona di questo mondo, con il quale siamo nati e cresciuti dal 2012 e vantiamo ancora una certa considerazione, in questo ambito, visto le consolidate collaborazioni che si sono coese con il tempo (vedi il portale GT Italia).

Abbiamo preso delle “grosse sberle” e delusioni, in primis, il portale ERS a cui abbiamo dato molto, ricevendo molto poco e quel poco non sono stati pensieri “carini”[ndr]; un altra grande delusione è stato sicuramente il progetto Sim Speed Room, al quale abbiamo partecipato sin dalla fase embrionale, mettendoci loghi, idee, parole e tanto altro, ma riscontrando una grande e sonora delusione soprattutto in alcune persone a cui facevamo riferimento.

Per chiudere brevemente il discorso Sim Speed Room, personalmente e all’interno della redazione di questo Magazine, siamo ancora convinti che il progetto di unire la community Simracing italiana sia una idea buona e valida, anche se probabilmente utopica, per svariati motivi, ma la bontà dell’idea onestamente rimane.

Il lato positivo di avere avuto una conoscenza del Mondo SIM Racing, ci ha poi portato nel 2019, (probabilmente il nostro apice lavorativamente parlando per alcuni aspetti), a poter gestire quasi in maniera esclusiva, la sala simulativa dell’Autodromo Enzo & Dino Ferrari di Imola, dove grazie alle nostre idee, alla condivisione sui social, possiamo dire che abbiamo portato il nostro contributo alla crescita di quel settore, ricordando che in quel periodo gli eventi in pista erano molti di meno numericamente, con un livello “mediatico” molto basso, rispetto ad alcuni di quelli attuali (la F1 non c’era, così come il WEC). 

Il periodo COVID 2020-2021 (altro grosso ceffone, per quello che ha comportato per noi, in termini di delusione), ci ha “tolto” il privilegio e l’onore di essere protagonisti in prima persona nel nostro Autodromo di casa, ma che ha fatto mediaticamente parlare di Simracing; lasciando ora spazio ad altri personaggi che negli anni precedenti non erano mai presenti in Autodromo perché gli eventi erano molto poco “mediatici”.

Questo preambolo, ha un fondo comune, sostanzialmente nel corso degli anni, l’importante, era curare e proteggere il “proprio giardino” e cercare di condividere il meno possibile, difficilmente si vedevano simracers o amatori, cercare nuove “avventure” in portali/community diverse e con il progetto BCS al quale abbiamo partecipato e contribuìto era davvero come scalare la montagna, provare a cercare utenti disposti a provare nuovi campionati o progetti, senza ovviamente togliere nulla alla propria community di riferimento.

In questi ultimi giorni, tramite social e alcune segnalazioni, siamo venuti a conoscenza di questa “faida” o come meglio ci piace chiamarlo a noi, “tifo da stadio” tra diverse tipologia di simulatore di guida, senza entrare in polemica con nessuno, riguardo opinioni e competenze, siamo per la totale libertà di opinione e pensiero

La difficoltà di “unità” del Simracing, oltre a fare capire che si può condividere la stessa passione, tramite delle collaborazioni, pur mantenendo la propria autonomia è anche quella di scegliere su quale simulatore correre, perché nella grande maggioranza dei casi, in moltissimi hanno preferito “specializzarsi” su un solo simulatore per poi a priori non provare ad altro, semplicemente per “partito preso“.

Assetto Corsa, IRacing, rFactor2, ACC, Automobilista, RaceRoom e mettiamoci anche rFactor, sono tuttora e sono stati i principali titoli di simulazione usati (in attesa di Assetto Corsa EVO con il suo hype), difficile mettere d’accordo la community Simracing, tra chi usa Assetto Corsa o rFactor, perché in ambo i casi, grazie ai modder si potevano creare infinite possibilità di campionati o eventi (AC è rimasto “vivo” proprio per quello); chi ha sposato la causa di RaceRoom perché di base gratis, oppure, diciamolo si è buttato su iRacing perché mediaticamente è stato il più visibile durante proprio il periodo COVID, oppure alcuni sono “addicted” del titolo Assetto Corsa Competizione perché fans delle gare Endurance e del mondo GT, con la possibilità e facilità di trovare gare on-line senza grossi problemi, oppure per chiudere il discorso, usa rFactor2 per la simulazione di alcuni aspetti fisici di guida e di comportamento in pista.

Ogni titolo simulativo (aggiungo Le Mans Ultimate), ha i suoi pregi e difetti e particolari che piacciono oppure no, il simulatore perfetto non esiste, ma il “tifo da stadio” con i paraocchi, onestamente non ci piace.

Il nostro pensiero, opinabile come sempre è molto semplice, il miglior simulatore è quello con cui ci si trova meglio e ci si diverte, molto banale come pensiero, scontato direte voi, ma in un modo complicato come quello del Simracing, la cosa migliore è quella di dire cose semplici a rischio di passare per banali. 

Provate i simulatori (se ne avete le possibilità), provate le community, i vari eventi, se vi divertite con tutti i simulatori, avete fatto centro, ma vale lo stesso se vi divertite solo con uno, ma provate, sperimentate e condividete, fortuna vuole che il SimRacing ha tantissimi titoli da provare e non fatevi condizionare da faide o tifo da stadio per un simulatore, non abbiate vincoli o preclusioni, con questo è chiaro, cristallino che ognuno di voi (come noi) abbia un simulatore preferito, non è un reato, assolutamente, ma se potete provate e godetevi gli aspetti buoni di ogni simulatore di guida, al di là delle vostre competenze, contano le sensazioni.

Motor Sim Show 2019 – Centro Fieristico Bologna. ph: ASZ Magazine

Ecco perché ritornato al discorso del meeting in quel di Bologna dove si parlava di Simracing negli eSports, ci sono voluti anni e probabilmente una pandemia per sviluppare l’argomento, perché la tematica della scelta del simulatore avrebbe scatenato polemiche e disappunto.

Vogliamo concludere dicendo che il SimRacing è “divisivo”, ma come avete parlato di condivisione fino a poche righe fa, il termine tra virgolette, rispecchia la realtà, la simulazione di guida, divide su quale sia il miglior portale/community, divide tra quale sia il miglior simulatore e divide persino tra piloti stessi, alcuni parlandone nel corso degli eventi in Autodromo o nei podcast/Talk che abbiamo fatto o a cui siamo stati ospiti vedono la simulazione di guida come una “blanda panacea”, un “surrogato” alla problematica dei test in pista, costosi, ma per molti necessari e insostituibili a livello di feedback e sensazioni, per altri sono la “salvezza” permettono di macinare virtualmente km e km, testare assetti, strategie e cercare il limite senza paura tanto nel caso si preme il tasto ESC.

Chiudiamo l’argomento e l’articolo, la simulazione di guida, il SimRacing, l’online ha portato a connettersi sempre e comunque anche in altri settori (smart TV, app e altri videogames), oramai senza la parte online non si può avere un videogame o una simulazione, ma una domanda ci nasce spontanea, ma il caro è vecchio mondo Single Player? Una bella carriera del Motorsport? Oppure una bella storia con le auto?

Diciamolo, la vera “faida” era, meglio NFS Most Wanted o Underground 2…..oppure il glorioso Gran Turismo per PS2, o come non citare Gran Prix 2 di Geoff Crammond per PC a voi l’ardua sentenza. 

Ci vorrebbe un po’ di single player e un po’ più di spensieratezza in fondo sono giochi e in alcuni casi qualcuno ci guadagna soldi. 

SEGUICI SU TUTTI I NOSTRI SOCIAL! CLICCA QUI!

Pubblicità