ASZ Insider#151: Nascar Cup Series Recap 2024 Martinsville

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BLANEY CONQUISTA MARTINSVILLE E PUÒ DIFENDERE IL TITOLO 

L’alfiere del team Penske mette a segno il terzo colpo stagionale qualificandosi alla lotta per l’iride. Byron il quarto finalista. 

Martinsville rappresenta l’ultima possibilità dei piloti di giocarsi l’accesso al Round of 4. Grandi nomi in bilico e 500 giri da disputare in una pista che storicamente rispolvera grandi memorie. 

QUALIFICHE

La penultima qualifica di Truex non poteva che essere migliore. Prima posizionata conquistata al via per la 24° volta in carriera e ottime chances di giocarsi la gara, seppur fuori dai playoff. Ma in ottica del Round of 4 c’è un pilota illustre che va a muro nel corso delle prove. Hamlin trova le barriere dopo un cedimento del rotore all’inserimento della 3 e piega il retrotreno. Dovrà partire dal fondo dello schieramento e aprirsi le acque nel gruppo. 

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Costruttore Numero
1 Martin Truex Jr. Toyota 19
2 Chase Elliott Chevrolet 9
3 William Byron Chevrolet 24
4 Chase Briscoe Ford 14
5 Ty Gibbs Toyota 54
6 Harrison Burton Ford 21
7 Alex Bowman Chevrolet 48
8 Ryan Preece Ford 41
9 Kyle Larson Chevrolet 5
10 Austin Dillon Chevrolet 3
11 Josh Berry Ford 4
12 Joey Logano Ford 22
13 Todd Gilliland Ford 38
14 Ryan Blaney Ford 12
15 Daniel Hemric Chevrolet 31
16 Christopher Bell Toyota 20
17 Michael McDowell Ford 34
18 Brad Keselowski Ford 6
19 Bubba Wallace Toyota 23
20 Daniel Suarez Chevrolet 99
21 Erik Jones Toyota 43
22 Ross Chastain Chevrolet 1
23 Kyle Busch Chevrolet 8
24 Austin Cindric Ford 2
25 Noah Gragson Ford 10
26 Chris Buescher Ford 17
27 Carson Hocevar Chevrolet 77
28 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
29 Shane van Gisbergen Chevrolet 16
30 Justin Haley Chevrolet 7
31 Tyler Reddick Toyota 45
32 John Hunter Nemechek Toyota 42
33 Kaz Grala Ford 15
34 Corey LaJoie Ford 51
35 Josh Bilicki Ford 66
36 Zane Smith Chevrolet 71
37 Denny Hamlin Toyota 11

STAGE 1 (130 giri)

Il già menzionato Hamlin viene relegato in fondo al gruppo a seguito dell’utilizzo della backup car. A fargli compagnia dalle retrovie sono Cindric e LaJoie.

Alla bandiera verde, Truex difende la pole, ma la carreggiata stretta della pista frena la rimonta di Hamlin, che riesce quantomeno a superare 4 avversari entro il primo giro. Con Truex al comando, c’è da porre l’accento su Ryan Preece, già autore di una grande qualifica che gli ha permesso di partire 8° e in grado di entrare prepotentemente in top 5 dopo poche tornate.

La prima fetta di gara procede senza imprevisti, salvo per Gibbs, che inizia a lottare con una gomma sgonfia sulla sua ormai tormentata #54. Le prime posizioni rimangono consolidate fino al giro 42, con il primo cambio di leadership della corsa: Elliott infila Truex con decisione alla staccata di curva 3 e soffia lo scettro al campione 2017.

Elliott si mostra rapido, ma anche Preece e Blaney mostrano un passo sostenuto. La rimonta di Hamlin è più complicata del previsto e dopo 1/10 di gara è ancora 28°. Truex precipita e la carenza di ritmo si fa sentire sul lungo termine, scivolando al 4° al giro 60, con la pressione di Preece (5°) che si fa più insistente. Il giro 62 è il momento dell’attacco di Preece, che ingaggia con una certa veemenza Martin Truex Jr. L’attacco va in porto, ma Truex, non contento dell’aggressività mostrata dal 34enne del Connecticut, gli rifila una toccata, facendo intendere il suo disappunto.

Lo stesso Truex, 5 giri dopo il sorpasso subito, inaugura la pit road seguendo Tyler Reddick, ma la gara del veterano del New Jersey cambia totalmente volto con una penalità di speeding. Da leader nei primi 41 giri della gara a lottatore nella mischia del centro gruppo.

Al giro 76 la XFinity500 vede la sua prima neutralizzazione, con Bell che esagera in ingresso di curva 1 e colpisce LaJoie, girandosi a sua volta. Stenhouse strappa il free pass che gli consente di tornare nel giro del leader. La chiamata ai box è all’unisono: Elliott mantiene la prima posizione su Byron, mentre Gilliland e Cindric cambiano due gomme. Hamlin inizia la prima ripartenza in 22° posizione. 

Il primo giro della ripartenza, l’86° della gara, è uno scambio di posizioni fra Elliott e Byron, con quest’ultimo che passa in testa ai danni del pilota della Georgia. La risposta di Elliott è immediata e la piazza d’onore torna nelle sue mani già al giro successivo. Byron rimane in marcatura per tutta la seconda parte dello stage, ma è Chase Elliott il pilota che porta a casa i 10 punti del primo stage (inutili in quanto Chase è in una must-win situation). 

TOP 10 STAGE 1

Pilota Costruttore Numero 
1 Chase Elliott Chevrolet 9
2 William Byron Chevrolet 24
3 Chase Briscoe Ford 14
4 Ryan Preece Ford 41
5 Ryan Blaney Ford 12
6 Kyle Larson Chevrolet 5
7 Alex Bowman Chevrolet 48
8 Austin Dillon Chevrolet 3
9 Joey Logano Ford 22
10 Brad Keselowski Ford 6

STAGE 2 (130 giri)

Nella caution che separa i due stage, i team chiamano ancora i propri piloti ai box. Il caos della ristrettissima pit road di Martinsville si fa sentire, con Blaney che stringe sia Bowman che Preece in fast lane, senza troppe conseguenze. Elliott e Byron procedono nell’ordine in uscita, mentre ad Austin Dillon viene comminata una penalità di speeding. 

L’inizio del secondo Stage (giro 142) è nel segno di Byron, abile ad eseguire una partenza a regola d’arte su Chase Elliott. La partenza di Byron non viene premiata e al giro 145 viene calata nuovamente la bandiera gialla, con Suarez che viene colpito a domino da Hemric, incolpevolmente preso da Cindric. Suarez riporta danni ma può proseguire, mentre la caution esposta non viene sfruttata da nessun pilota. Kyle Busch è il lucky dog, quindi torna nel giro dei primi. 

Si riparte ancora con Byron a dettare legge al giro 152, ma dopo poco, la gara viene ancora fermata. Hocevar (20°) prende in pieno Burton e lo gira. Truex, da doppiato quale era, torna nel giro del leader grazie al free pass. Stavolta non mancano i pit-stop, con Hemric, Wallace, Dillon, Hocevar, Gragson, Jones, Stenhouse e Burton che imboccano la corsia dei box. I primi due della lista vengono però penalizzati per speeding. 

La ripartenza, al giro 165, vede la medesima prima fila con Byron ed Elliott, mentre Hamlin parte 10°. Con Byron che conserva ancora la posizione, le prime lotte si accendono fra Preece e Larson, con il pilota di SHR che mostra ancora una volta la sua aggressività, infilandosi su Larson per la top 5 e quasi facendogli perdere il controllo. Larson replica rimettendosi davanti e al giro 179 la contesa è per la 3° posizione.

Blaney, con un ritmo gara eccellente, si avvicina a Briscoe, storicamente competitivo a Martinsville, e l’attacco si mostra efficace al giro 180, con Larson che scalpita. Al giro 181 Larson si affianca e l’attacco prosegue fino al giro successivo. Non appena Larson mette il suo muso davanti alla #14, Truex si gira e la gialla sventola ancora. È il momento giusto per fermarsi, ma i protagonisti cambiano volto.

Blaney, Hamlin, Keselowski, Bell, Dillon, Gragson, Stenhouse,Burton, Jones, Haley, Hemric ignorano la chiamata, mentre ai box c’è il primo colpo di scena che potrebbe mischiare le carte in tavola. Si palesano problemi alla posteriore destra sulla Camaro #9 di Elliott, che deve aspettare 20 secondi prima di abbandonare la sua piazzola. 

Blaney ed Hamlin completano la prima fila e la bandiera verde torna in auge al giro 192. Al giro 196 c’è la 6° caution, sempre con Hocevar che in questo caso butta fuori Hemric. Le operazioni vengono ripetute al giro 203 con Blaney, Keselowski, Hamlin e Dillon. Il pilota più rapido in pista tra chi ha gomma usata è il Michigander a capo di RFK, in grado di spodestare Blaney a meno di 40 giri dalla conclusione di stage 2.

Keselowski, però, non scappa via e Blaney riesce addirittura ad invertire il trend contrattaccando a più riprese, a suon di bump, il campione 2012. L’ultima possibilità si presenta 2 tornate dalla fine, ma Blaney si ritrova il traffico di Gilliland, che non gli permette di scavalcare Keselowski, in grado di portare a casa il secondo stage (prima stage win stagionale).

TOP 10 STAGE 2

Pilota Costruttore Numero
1 Brad Keselowski Ford 6
2 Ryan Blaney Ford 12
3 Denny Hamlin Toyota 11
4 Kyle Larson Chevrolet 5
5 William Byron Chevrolet 24
6 Christopher Bell Toyota 20
7 Austin Dillon Chevrolet 3
8 Alex Bowman Chevrolet 48
9 Noah Gragson Ford 10
10 Ryan Preece Ford 41

STAGE 3 (240 giri)

Ancora valzer di soste nella strettissima pit-road di Martinsville, e il caos si scatena: Larson ed Hamlin si sfiorano, mentre Blaney colpisce uno dei meccanici di Hocevar, fortunatamente senza conseguenze. Anche per Bell la faccenda sembra affannarsi, con un dado allentato che lo costringe ad una sosta aggiuntiva prima della bandiera verde. 

Keselowski e Larson si posizionano in prima fila, con Keselowski interno. Larson tenta di impensierire il nativo di Rochester Hills, che conserva la prima posizione.  Stage 3 vede una cavalcata furibonda di Blaney, intenzionato a riemergere nel gruppo, così come Elliott, impegnato nel riguadagnare le posizioni perse in seguito al pit-stop.

Al giro 345 Blaney sale in 2° posizione alle spese di Byron, mentre al giro 352 arriva il round delle soste inaugurato da Elliott, che tenta di differenziare la strategia. Si ritorna alle immagini di fine Stage 2, con Blaney all’inseguimento di Keselowski, fino al giro 372, con il pilota della #12 che rientra. Keselowski risponde prontamente fermandosi al giro dopo e il verdetto non cambia: Keselowski davanti, Blaney dietro.

La sosta anticipata però permette ad Elliott di balzare in testa, dopo aver guadagnato terreno nei confronti dei due ex compagni di squadra. La gara, dopo più di 100 giri sotto bandiera verde, viene congelata a -102 con una nuova caution, la prima del terzo stage: Hocevar si sfiora con Bowman e si gira in curva 2.

Nel gelo della gara, sono 4 i piloti che rimangono fuori, ossia Byron, Larson, Preece e Cindric, mentre Bell si ritrova doppiato. Gli basterebbe il 13° posto per entrare alla Championship Race, ma in questo momento è una posizione che non sembra alla portata del pilota dell’Oklahoma.

La prima fila è Byron interno e Larson esterno, mentre Preece e Cindric seguono. Al giro 407 la gara riprende per pochi secondi, nel tempo che la Direzione Gara impiega per accorgersi che Kyle Busch ha perso una gomma. Nel breve lasso in green flag, Larson è stato capace di scavalcare Byron, ragion per cui sarà lui il primo a decidere la colonna sulla quale partire. Larson opta per l’interno, affiancato da Byron.

Al giro 414 Byron non riesce ad infastidire il campione 2021, che coglie il vantaggio di ritmo per scavare un solco sui suoi inseguitori. Elliott, con gomma più giovane, si fa largo nel gruppo, scavalcando Byron per la 2° posizione al giro 422 e mettendosi a caccia di Larson. Le attenzioni sono rivolte anche a Blaney, che entra di prepotenza in top 5 passando Hamlin.

Con il campione in carica che passa Byron al giro 454, si creano due fronti per i due posti rimanenti nella “Championship Race”: il primo si decide con la vittoria della gara, contesa fra Larson, Elliott e Blaney, mentre il secondo si gioca tra Byron e Bell, che dispongono del maggior numero di punti in campionato tra coloro che non sono ancora qualificati alla “Season Finale”. Bell si ritrova ad attaccare i piloti più lenti di lui in qualità di doppiato, mentre Byron deve fare affidamento alle sue gomme ormai logore per contenere i suoi inseguitori.

Nel primo fronte menzionato, al giro 477, Larson riceve due sconfitte: la prima è da parte di Elliott, che esegue un contenuto bump and run sul compagno di squadra/nemico, mentre la seconda avviene da parte di Blaney. Si prospetta quindi l’inseguimento di Blaney su Elliott, che dura 9 tornate, con il pilota dell’Ohio che non fatica a passare il pilota della Georgia.

Blaney ottiene così la testa della gara e il suo ritmo indiavolato gli lascia pochi dubbi nella testa. È proprio il campione 2023 a portarsi a casa la vittoria a Martinsville, con il 13° sigillo in carriera, attaccando sulla portiera la terza bandierina stagionale.

Nel secondo fronte, alla medesima tornata del sorpasso di Blaney su Elliott, Byron è sopra la cutoffline di un punto. In caso di parità, i tie-breaker sarebbero dalla parte di Bell. Ma è proprio qui che il confronto Bell vs Byron degenera e si “sporca”. Da una parte arriva un presunto gioco di squadra Chevrolet, con Dillon e Chastain a fare da guardiani a Byron per agevolargli l’ingresso al Round of 4. Dall’altra Wallace palesa un calo di ritmo esagerato, lamentando una presunta foratura lenta. Byron mantiene la posizione fino alla bandiera a scacchi, mentre Wallace viene attaccato da Bell all’ultima curva, con quest’ultimo che sbanda.

L’epilogo della sbandata di Bell è una “Half Hail Melon”, con Bell che sfrutta parte del muretto esterno per guadagnare velocità sul rettilineo finale, esattamente come fatto da Chastain nel 2022 per accedere alla gara di Phoenix da contendente. La manovra di Chastain, vietata dal 2023 e considerata dalla Nascar una safety violation, proietta momentaneamente Bell tra i 4 contendenti della Championship Race. Byron invece, viene temporaneamente escluso all’ultimo secondo, esattamente come accaduto da Hamlin nel 2022.

Il confronto però viene risolto fuori dalla pista dalla Direzione Gara, che considera effettivamente illegale la manovra di Bell. In un breve lasso di tempo, la classifica si capovolge e Byron firma il suo accesso alla Championship Race, con Bell che deve dire addio ai sogni di gloria. 

RISULTATI

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Giri in testa Punti
1 Tyler Reddick 45 Toyota 267 1 97 57
2 Ryan Blaney 12 Ford 267 20 47 48
3 Denny Hamlin 11 Toyota 267 4 21 48
4 Christopher Bell 20 Toyota 267 3 3 46
5 Chase Elliott 9 Chevrolet 267 7 81 49
6 William Byron 24 Chevrolet 267 25 0 39
7 Alex Bowman 48 Chevrolet 267 11 0 32
8 AJ Allmendinger 16 Chevrolet 267 32 0 0
9 Carson Hocevar 77 Chevrolet 267 15 0 37
10 Ryan Preece 41 Ford 267 35 0 29
11 Josh Berry 4 Ford 267 12 0 26
12 Chase Briscoe 14 Ford 267 13 0 25
13 Kyle Larson 5 Chevrolet 267 2 1 24
14 Michael McDowell 34 Ford 267 24 0 23
15 Chris Buescher 17 Ford 267 21 0 22
16 Daniel Suarez 99 Chevrolet 267 23 0 21
17 Brad Keselowski 6 Ford 267 18 8 20
18 Bubba Wallace 23 Toyota 267 8 2 28
19 Noah Gragson 10 Ford 267 16 0 18
20 Todd Gilliland 38 Ford 267 31 1 17
21 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 267 5 0 16
22 Erik Jones 43 Toyota 267 28 0 15
23 Martin Truex Jr. 19 Toyota 267 6 0 19
24 Harrison Burton 21 Ford 267 34 0 13
25 Austin Dillon 3 Chevrolet 267 30 0 12
26 John Hunter Nemechek 42 Toyota 267 29 0 11
27 Austin Cindric 2 Ford 267 36 0 10
28 Joey Logano 22 Ford 267 26 0 9
29 Daniel Hemric 31 Chevrolet 267 9 0 8
30 Zane Smith 71 Chevrolet 267 19 0 7
31 Kyle Busch 8 Chevrolet 267 17 5 6
32 Kaz Grala 15 Ford 267 27 0 5
33 Ross Chastain 1 Chevrolet 267 22 0 4
34 Justin Haley 7 Chevrolet 266 10 1 3
35 Corey LaJoie 51 Ford 266 33 0 2
36 Ty Gibbs 54 Toyota 261 14 0 1
37 Chad Finchum 66 Ford 258 38 0 0
38 J.J. Yeley 44 Chevrolet 223 37 0 0

CLASSIFICA PLAYOFF

Pilota Punti Differenza
1 Ryan Blaney 4127 Win in Round of 8
2 Tyler Reddick 4101 Win in Round of 8
3 Joey Logano 4099 Win in Round of 8
4 William Byron 4156 0
Esclusi dalla Championship Race
5 Christopher Bell 4152 -4
6 Kyle Larson 4149 -7
7 Denny Hamlin 4132 -24
8 Chase Elliott 4112 -44

L’ultima gara della stagione a Phoenix porta in pista una battaglia tra due campioni in cerca di conferma e due ambiziosi sfidanti a caccia del primo titolo. Da una parte ci sono gli alfieri del team Penske, Logano e Blaney, campioni rispettivamente del 2022 e del 2023, decisi a difendere il trono. Dall’altra, Tyler Reddick arriva alla finale con l’opportunità di giocarsi il titolo per la prima volta in carriera, mentre William Byron è alla sua seconda chance consecutiva.

Domenica 10 Novembre alle 21 avverranno i preparativi per l’ultima gara della stagione sulla pista dell’Arizona. 

Scritto da Mark Bruno

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