ASZ Insider#138: GTWC Endurance Round 8 – Monza

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La nuova regola dei tre Pit Stop obbligatori introdotta a Monza da SRO ha mescolato le carte in tavola, consegnando il successo, il primo nella storia, alla BMW #30 di OQ by Oman Racing. La casa di Monaco di Baviera fa doppietta grazie alla seconda piazza di WRT #32, tornata sul podio dopo un inizio complicato. Terza posizione conquistata da AF Corse #51, lasciata con l’amaro in bocca dopo essere partita dalla Pole Position 

GARA 

Alla bandiera verde che sancisce l’inizio dei 180 minuti nel nuovo asfalto di Monza, Alessio Rovera, al volante della Ferrari 296 di AF Corse #51 rimane in testa alla corsa, mentre, alle sue spalle succede di tutto. Durante la frenata della prima variante, Lucas Auer (Mann Filter #48), scarta repentinamente verso sinistra, impattando contro l’Aston Martin di Mattia Drudi (Comtoyou Racing #7), a sua volta finita in contatto con la BMW #32 si WRT. Ad avere la peggio da questo incidente a catena è stato Sheldon Van der Linde, finito in testacoda e costretto ad un Pit Stop per controllare le condizioni della vettura. Quando il gruppo arriva alla Roggia, nelle retrovie, un altro incidente condiziona la corsa. Si ritirano anzitempo dalla Gara la Mercedes #10 di Boutsen VDS, la Ferrari di Kessel Racing #74 e la Porsche #80 di Lionspeed GP. Safety Car in pista e corsa neutralizzata per una decina di minuti. Assieme alla BMW #32, rientrano per una sosta anche Sam De Haan e la #30 

Alle spalle di Rovera, Ayhancan Guven (Schumacher CLRT #22) e Raffaele Marciello (WRT #46), rispettivamente al volante di Porsche e BMW, compongono il podio virtuale. Sul tracciato di casa Ferrari vola, guadagnando oltre tre secondi di vantaggio nel primo stint. Nella prima ora le posizioni rimangono sostanzialmente quelle della partenza, con il solo Fran Rueda, al volante della McLaren #27 di Optimum Motorsport, a contraddistinguersi a suon di sorpassi, conquistando virtualmente anche la testa della corsa in classe BRONZE 

Dopo la prima sosta, Vincent Abril, salito al volante della #51, comanda la Gara con 5 secondi di vantaggio sulla coppia formata da Valentino Rossi e Kevin Estre, superato dall’italiano in corsia box. A due ore dalla conclusione, Sam De Haan e Sheldon Van der Linde occupano momentaneamente la quinta e l’ottava piazza. Il transalpino Estre supera facilmente Rossi per la seconda posizione, mettendosi in caccia del connazionale in testa alla corsa. Scorrono pochi giri d’orologio e la Porsche #22 si insabbia nella via di fuga della variante Ascari. In ingresso curva, Estre ha sfiorato leggermente l’erba posta a destra della carreggiata, perdendo il controllo della propria 911, dicendo addio alle possibilità di successo. Fortunatamente la Direzione Gara non interviene, lasciando che i commissari riportassero l’auto in pista senza l’ausilio della Safety Car 

La neutralizzazione della corsa però, avviene solo qualche tornata più tardi, quando la McLaren di James Baldwin (Garage59 #158) si ferma tra Prima Variante e Roggia, chiamando in causa Full Course Yellow e Safety Car. Tutti gli equipaggi ne approfittando per una sosta, con addirittura la BMW di WRT #46 che opta per una doppia sosta, la prima dove rabbocca qualche litro di benzina, la seconda dove Maxime Martin rileva Rossi 

Si riparte a 75 minuti dalla conclusione, Abril comanda su Daniel Harper (Rowe Racing #998) e Patrick Niederhauser (Rutronik Racing #96). Marco Mapelli al volante della Lamborghini di GRT #163 occupa la quarta posizione, precedendo proprio Martin. La bandiera verde dura una sola tornata, prima di una Full Course Yellow occorsa per recuperare la Ferrari di Jef Machiels (AF Corse #52), fermata a Lesmo Due dopo un contatto con la Lamborghini di Mateo Llarena (GRT #19) 

La neutralizzazione dura più del previsto, lasciando 55 minuti per decidere il vincitore della Gara di Monza, penultima Endurance della stagione. Tra coloro che si giocano il successo, la #51 è la prima ad effettuare la sua ultima sosta. Alessandro Pierguidi sale al posto di Abril ed inizia a martellare, facendo anche segnare il giro più veloce della corsa con un crono di 1:44.971, impressionante. Una tornata più tardi, imboccano la corsia box Harper e Mapelli, cedendo il testimone a Max Hesse e Jordan Pepper. Sfortunatamente per la vettura di Rowe Racing, una ruota avvitata male, l’anteriore destra per la precisione, costringe il tedesco ad una sosta ulteriore, precipitando in classifica 

Martin comanda così la Gara, davanti all’Audi di Ricardo Feller (Tresor Attempto #99) e Jens Klingmann, compagno di De Haan e Ahmad Al Harthy, Klaus Bachler (Pure Rxcing #911) e Dries Vanthoor, tutti che dovranno ancora effettuare una sosta nei 40 minuti mancanti. Rossi risale a bordo della #46 quando manca poco più di mezz’ora alla bandiera a scacchi, piazzandosi tredicesimo, davanti a Maro Engel (Mann Filter #48) e Pierguidi 

Ricardo Feller viene risucchiato dalle BMW ancor prima della sua sosta. Davanti a tutti ora ci sono Vanthoor e Klingmann. Il tedesco rientra per la sua sosta, rabbocco e via, rientrando in pista con 12 secondi di margine su Pierguidi, il quale ha superato agevolmente sia Engel che Rossi. Vanthoor perde la leadership provvisoria tornando in pista alle spalle di Klingmann dopo lo Splash and Go. Negli ultimi 10 minuti un susseguirsi di cambiamenti di classifica fanno capire poco agli spettatori. Al termine di tutte quante le soste, si giocano la vittoria la #30, #32 e #51. Pierguidi, dopo tutto il lavoro svolto, arriva a ridosso del duo di testa con poca gomma a disposizione, superando irregolarmente Vanthoor alla Prima Variante, dovendo cedere la posizione nel corso dell’ultima tornata 

Vince, contro ogni pronostico, l’equipaggio BRONZE di OQ by Oman Racing #30. Sam De Haan, Ahmad Al Harthy e Jens Klingmann sono gli eroi di Monza, trionfanti grazie a velocità e strategia, fermandosi ai box addirittura in sette occasioni. Dopo l’inizio sfortunato, in pochi si sarebbero immaginati un podio da parte della BMW #32 di WRT. Quando la Ferrari #51 di Pierguidi taglia il traguardo, la regia cambia scena, inquadrando l’amarezza e la delusione da parte di Rovera e Abril 

Audi e Tresor Attempto Racing #99 si piazzano in un’ottima quarta piazza, precedendo la BMW #46. La prima Mercedes al traguardo è la #9 di Boutsen VDS, guidata da Sergio Sette Camara, Thomas Drouet e Maximilian Gotz. Una penalità di 10 secondi fa scendere dalla quarta alla settima posizione la BMW #991 di Century Motorsport, secondi in BRONZE. Pure Rxcing #911 si issa in ottava piazza, precedendo i vincitori della classe SILVER Colin Caresani, Tanart Sathienthirakul, Daan Arrow, portacolori Winward Racing #57, su Mercedes. Concludono decimi gli alfieri GRT #163. La Mercedes di Haupt Racing Team #77 si impone in GOLD con l’equipaggio formato da Arjun Maini, Michele Beretta e Jusuf Owega 

La prossima ed ultima Endurance del 2024 si terrà a Jeddah, tra il 29 e 30 novembre, dove verrà incoronato il Campione  

Photo Credit: GT World

Scritto da Roberto Carli in collaborazione con GT Italia.

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