ASZ Insider#134: Nascar Cup Series 2024 Atlanta

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LOGANO SI AGGIUDICA ATLANTA E IL ROUND SUCCESSIVO

Decisivo l’aiuto nel finale di Ryan Blaney. Ne escono malconci Hamlin e Larson.

L’inizio della stagione playoff vede come teatro Atlanta, il piccolo Superspeedway della Georgia. Proprio in questa pista il Messicano di Trackhouse Daniel Suarez, raccogliendo il secondo successo in carriera, ha avuto accesso alla stagione playoff. 

QUALIFICHE

McDowell sembra averci preso la mano sul giro singolo. La 5° pole position in carriera e stagionale lo posiziona affianco a Ryan Blaney. 

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Costruttore Numero
1 Michael McDowell Ford 34
2 Ryan Blaney Ford 12
3 Todd Gilliland Ford 38
4 Josh Berry Ford 4
5 Austin Cindric Ford 2
6 Kyle Larson Chevrolet 5
7 Joey Logano Ford 22
8 Austin Dillon Chevrolet 3
9 William Byron Chevrolet 24
10 Chase Briscoe Ford 14
11 Alex Bowman Chevrolet 48
12 Harrison Burton Ford 21
13 Noah Gragson Ford 10
14 Daniel Hemric Chevrolet 31
15 Kyle Busch Chevrolet 8
16 Chase Elliott Chevrolet 9
17 Chris Buescher Ford 17
18 Ross Chastain Chevrolet 1
19 Brad Keselowski Ford 6
20 Ty Gibbs Toyota 54
21 Ryan Preece Ford 41
22 Martin Truex Jr. Toyota 19
23 Tyler Reddick Toyota 45
24 Bubba Wallace Toyota 23
25 Corey LaJoie Chevrolet 7
26 Christopher Bell Toyota 20
27 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
28 Shane van Gisbergen Chevrolet 16
29 Justin Haley Ford 51
30 Daniel Suarez Chevrolet 99
31 Cody Ware Ford 15
32 Carson Hocevar Chevrolet 77
33 Erik Jones Toyota 43
34 Zane Smith Chevrolet 71
35 John Hunter Nemechek Toyota 42
36 B.J. McLeod Chevrolet 78
37 J.J. Yeley Chevrolet 44
38 Denny Hamlin Toyota 11

STAGE 1 (60 giri)

La seconda fase della stagione si apre con McDowell schierato sul binario interno e Blaney su quello esterno. McDowell ha una partenza più colorita di Blaney, che garantisce al pilota di Front Row un solido vantaggio alla fine del primo giro. La creazione della fila singola è quasi immediata grazie all’energia che si è accumulata sulla parte alta. McDowell, Blaney, Berry, Larson e Dillon costituiscono le prime 5 posizioni, mentre Gilliland, che comandava la fila bassa, viene avvolto nel centro gruppo.

Le prime fasi della gara sono dedicate alla gestione di bioetanolo e la leadership di McDowell è incontrastata fino al 30° passaggio, in cui avviene il sorpasso di Blaney all’interno di curva 1. Con la manovra di Blaney, la fila singola si trasforma in doppia: Blaney guida la linea interna seguito da Larson, mentre McDowell, ora sull’esterno, è marcato da Cindric.

La formazione risulta tuttavia molto fragile e il vantaggio della linea interna consente a Larson di superare McDowell, arrivando a lottare fianco a fianco con Blaney. In questo contesto, Cindric sfrutta l’opportunità di accodarsi al compagno di squadra alla guida della vettura #12, offrendo così un supporto cruciale che permette al Team Penske di prendere le redini del gruppo.

Larson, in quel momento, è il nemico principale della compagine di Roger e, al 42° giro, prova ad architettare una fila esterna finalizzata ad espugnare Blaney e Cindric, la cui resistenza si mostra tuttavia molto efficace. Dopo una situazione di stallo perdurata 10 giri, Cindric riesce grazie al traino offerto da Blaney a confermare le prime due posizioni, mentre Larson si trova costretto ad accodarsi.

Larson, nonostante sia stato piegato dal duo, sembrerebbe finalmente trovare un po’ di confidenza nella configurazione di Atlanta introdotta nel 2022. Ma ai 4 ritiri su 5 gare corse in questa nuova filosofia del miglio e mezzo bisognerà aggiungerne un altro. Al 56° giro Larson perde improvvisamente il controllo della sua Camaro in approccio alla prima sopraelevata e il risultato è un impatto devastante contro le barriere esterne e una vettura disintegrata.

La stessa rimbalza in mezzo alla pista e Chase Briscoe non riesce ad evitarla. Con Kyle Larson che colleziona 5 ritiri sulle 6 gare in questa configurazione di Atlanta, anche Chase Briscoe, reduce della vittoria di Darlington della scorsa settimana, è costretto al ritiro. Con 5 giri alla conclusione dello stage e la caution chiamata in causa, è impossibile ripartire e Ryan Blaney si porta a casa Stage 1. 

TOP 10 STAGE 1

Pilota Numero  Costruttore
1 Ryan Blaney 12 Ford
2 Austin Cindric 2 Ford
3 Alex Bowman 48 Chevrolet
4 Joey Logano 22 Ford
5 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet
6 Ross Chastain 1 Chevrolet
7 Chase Elliott 9 Chevrolet
8 William Byron 24 Chevrolet
9 Martin Truex Jr. 19 Toyota
10 Ty Gibbs 54 Toyota

STAGE 2 (100 giri)

Iniziano i primi pit-stop della gara e il confronto delle crew si svolge su un piano di assoluta parità. La pit crew di Alex Bowman si trova in gran forma, così come quella della #47 di Stenhouse. Al contrario, il pit-stop della #12 di Blaney è più lento e, come risultato, perde 3 posizioni. Bowman, Cindric, Stenhouse, Blaney, Logano e Byron escono nell’ordine a comporre le prime 3 file, mentre Van Gisbergen e Truex prendono penalità di speeding. Bowman, nella choose rule, si schiera sul binario esterno e Cindric si mette alla sua sinistra con il supporto di Blaney. 

Viene sventolata la bandiera verde per il secondo stage e Blaney proietta Cindric in testa alla gara grazie ad una spinta decisa sul suo posteriore, mentre Bowman non riceve lo stesso supporto da Stenhouse, pur mantenendo stabilità del duello sulle due file. La formazione si modifica al 72° giro, quando Cindric si sposta all’ esterno e lascia il controllo dell’interno a Blaney.

Bowman perde terreno e nelle posizioni di rincalzo Logano si distingue con un doppio sorpasso spettacolare, che gli permette di avvicinarsi ai suoi due compagni di squadra del team Penske.  Il giro si conclude con Cindric e Blaney che virano all’interno, mentre Stenhouse guida la fila esterna per due giri, prima di riaccodarsi a Bowman. Dopo diversi scambi di posizione, il gruppo mantiene l’ordine fino al giro numero 115, quando i pannelli luminosi lungo il tracciato si tingono di giallo, segnalando la seconda caution della gara, causata da detriti in pista.

Quasi tutti si fermano e, oltre ad una penalità di speeding inflitta a Wallace, si verifica anche un contatto fra Reddick e Hocevar. Il 28enne di Corning, uscendo dalla propria piazzola, ignora la presenza di Hocevar, il quale stava entrando nella sua.

Rimangono momentaneamente in pista Preece, McLeod, Yeley ed Hamlin, con quest’ultimo che è alle prese con una gara difficile, ostacolata del sovrasterzo della sua #11. Il weekend di Hamlin, infatti, era già iniziato male con un problema alle candele durante le qualifiche. I quattro piloti rientrano in seguito, completando il rifornimento, mentre Cindric mantiene il comando della gara

La ripartenza, al giro 120°, segue lo schema di inizio stage. Cindric riceve nuovamente la spinta da Blaney, mentre Bowman non si ritrova opportunità concrete. Nel gruppo emerge anche Suarez, il quale però rischia di incappare in una penalità a 140 giri completati.

Il Messicano si affianca a Logano, ma viene forzato da quest’ultimo oltre la doppia linea bianca, ultimando comunque il sorpasso. Sebbene nei superspeedway non sia consentito oltrepassare la doppia linea bianca per sorpassare, la Direzione Gara decide di non prendere provvedimenti nei confronti del pilota Trackhouse, riconoscendo la forzatura da parte del portacolori del team Penske. Un simile episodio coinvolge Haley e Reddick, ma in questo caso Haley viene penalizzato a causa dell’eccessiva manovra di blocking che ha costretto Reddick a tagliare la doppia linea bianca.

Lo Stage 2 si conclude con le posizioni invertite rispetto a quelle di Stage 1: Cindric in testa, Blaney secondo e Bowman terzo, con quest’ultimo non in grado di intaccare l’egemonia Penske.

TOP 10 STAGE 2

Pilota Numero Auto Costruttore
1 Austin Cindric 2 Ford
2 Ryan Blaney 12 Ford
3 Alex Bowman 48 Chevrolet
4 Daniel Suarez 99 Chevrolet
5 William Byron 24 Chevrolet
6 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet
7 Ross Chastain 1 Chevrolet
8 Chase Elliott 9 Chevrolet
9 Ty Gibbs 54 Toyota
10 Christopher Bell 20 Toyota

STAGE 3 (100 giri)

La terza finestra delle soste si apre con la conclusione di Stage 2. McDowell e LaJoie optano per un cambio di due gomme, mentre Chastain, Stenhouse e Gibbs si limitano ad un rapido rifornimento. I pit-stop in casa Penske non sono brillanti: Blaney esce dalla fast-lane in 6° posizione mettendosi alle spalle di Byron, mentre Cindric piomba in 19° posizione a causa di un problema di fissaggio occorso alla gomma anteriore sinistra. 

Chastain apre le danze dall’interno con Stenhouse alle sue spalle, mentre McDowell comanda la corsia alta con Gibbs dietro. Il primo giro si conclude con un vantaggio consistente di Chastain nei confronti di McDowell, a sua volta impensierito da Stenhouse.

Dopo 2 giri il vantaggio di Chastain si ripristina ma il nuovo approccio a questo terzo stage culmina in un lieve contatto tra McDowell e Stenhouse, dal quale entrambi escono fortunatamente indenni. Il gruppo si sgretola, con McDowell che si accoda a Chastain e Byron che passa davanti a Stenhouse e Gibbs. Tuttavia, la relativa calma dello stage viene bruscamente interrotta al giro 175, quando Nemechek perde il controllo della sua vettura, finendo contro le barriere interne del rettilineo opposto.  

Gibbs e Wallace sono gli unici due piloti che rimangono in pista. Per chi rientra, invece, la fast-lane diventa teatro di diversi contatti. Il primo avviene fra Logano e Suarez, con il pilota #99 che danneggia lievemente la fiancata. Il secondo avviene fra LaJoie, Stenhouse ed Elliott, con quest’ultimo che, schiacciato fra i due, si ritrova con lo sterzo leggermente storto, mentre gli altri due riportano danni marginali. 

Al giro 182 lo scatto ideale è ad opera di Bubba Wallace, spinto da Ryan Blaney, mentre Gibbs riceve il bumpdraft di Chastain nel rettifilo opposto. Le due linee rivali, capitanate rispettivamente da Wallace e Gibbs, si fronteggiano fino al giro 193, quando Gibbs prende l’iniziativa mettendosi sull’esterno e passando in testa. Pochi giri più tardi, Wallace replica su Gibbs, passando in testa al giro 200, seguito da Chastain e Busch.

Nella prime posizioni seguono diversi scambi di posizione e, durante il 204° passaggio, Busch si fionda all’interno di curva 1 passando Gibbs con aggressività. Le manovre si fanno sempre più audaci e, al giro 205, culminano in un incidente. Buescher, aprendo troppo presto il gas in uscita dalla prima sopraelevata, tocca Blaney, facendolo girare. Truex viene travolto nell’incidente e danneggia la sospensione. Nel contatto, solo Blaney si salva, riportando solo un segno della ruotata di Buescher, mentre il pilota di RFK e il pilota di JGR sono costretti al ritiro. 

Wallace e Gibbs rientrano in pit-road, lasciando la prima fila a Busch (interno) e Byron (esterno). Si riparte a 49 giri dalla conclusione e lo scatto del bicampione Cup viene sostenuto dalla spinta di Chastain. Busch si antepone subito a Byron e nel rettilineo opposto il pilota di Richard Childress invade la traiettoria esterna, lasciando l’interno in eredità a Chastain, mentre Suarez si rende protagonista di una rimonta superlativa, passando in top 10 nonostante il contatto in pit-road che l’ha visto relegato in fondo al gruppo. Kyle Busch mantiene in tasca la prima posizione fino al giro 233, con il sorpasso di Byron in esterna che viene agevolato dalla spinta di Gibbs.

Il duello per la vittoria sembra restringersi a Gibbs e Suarez. I due si fronteggiano fino a undici giri dal termine, quando una caution interrompe il crescendo: un cartellone pubblicitario di Walmart cade sulla pista, costringendo la Direzione Gara a esporre la caution. La track position, a pochi giri dalla fine, diventa fondamentale e solo i piloti nelle retroguardie si accingono a rientrare.

A -5 giri la gara riprende con la stessa formazione presente prima della caution. Gibbs parte a fionda e passa al comando, ma Suarez non ne vuole sapere e replica nel rettilineo opposto incrociando le traiettorie e mettendosi all’interno del giovane pilota della #54. Il classe 2002 resiste con tenacia e il Messicano viene agglomerato nella morsa di Logano e Busch. Si crea un three wide, con Busch che si accoda a Gibbs, passato nel frattempo sull’interno, poi Suarez in mezzo e Logano sulla linea alta.

A 3 giri dalla fine Gibbs perde velocità ed effettivamente solo i due trenini di Suarez e Logano si contendono la prima posizione. La drag race tra Logano e Suarez, con quest’ultimo alla ricerca del bis ad Atlanta, si interrompe con l’incidente di Gragson, che si gira e va a murarsi contro le barriere interne. 

Per l’Overtime, Logano è in testa e alla choose rule offre l’esterno a Suarez. Lo schieramento alla ripartenza non è un semplice confronto fra Logano e Suarez, ma fra le compagini di Penske e Trackhouse, in quanto Suarez conta sul supporto di Chastain e Logano ha l’aiuto di Blaney. Nel primo dei due giri, la gara si mantiene equilibrata, ma al secondo e decisivo giro Blaney spinge Logano in curva 1, mettendolo al comando.

L’intesa tra le vetture Trackhouse non è altrettanto efficace: Chastain viene spedito contro il muro da Elliott, lasciando Suarez a fronteggiare le Penske da solo. Più indietro un contatto fra Stenhouse e Wallace scatena il big one della gara, che vede anche coinvolti Burton, Hamlin, Ware, Bowman, Gilliland, McLeod, Berry, Jones e Smith. 

La caution, esposta prima dell’arrivo al traguardo, incorona Logano vincitore, mentre Suarez riesce quantomeno a chiudere davanti a Blaney. Logano conquista il 34° successo in carriera, il secondo ad Atlanta, garantendosi l’accesso immediato al Round of 12. 

RISULTATI

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Giri in testa Punti
1 Joey Logano 22 Ford 266 7 9 47
2 Daniel Suarez 99 Chevrolet 266 30 9 42
3 Ryan Blaney 12 Ford 266 2 33 53
4 Christopher Bell 20 Toyota 266 26 0 34
5 Alex Bowman 48 Chevrolet 266 11 5 48
6 Tyler Reddick 45 Toyota 266 23 0 31
7 Kyle Busch 8 Chevrolet 266 15 24 30
8 Chase Elliott 9 Chevrolet 266 16 0 36
9 William Byron 24 Chevrolet 266 9 2 37
10 Austin Cindric 2 Ford 266 5 92 46
11 Daniel Hemric 31 Chevrolet 266 14 0 26
12 Justin Haley 51 Ford 266 29 0 25
13 Ross Chastain 1 Chevrolet 266 18 13 33
14 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 266 27 0 34
15 Corey LaJoie 7 Chevrolet 266 25 0 22
16 Carson Hocevar 77 Chevrolet 266 32 1 21
17 Ty Gibbs 54 Toyota 266 20 37 23
18 Ryan Preece 41 Ford 266 21 2 19
19 Brad Keselowski 6 Ford 266 19 0 18
20 Austin Dillon 3 Chevrolet 266 8 0 17
21 Zane Smith 71 Chevrolet 266 34 0 16
22 Michael McDowell 34 Ford 266 1 30 15
23 J.J. Yeley 44 Chevrolet 266 37 0 0
24 Denny Hamlin 11 Toyota 266 38 0 13
25 B.J. McLeod 78 Chevrolet 266 36 1 0
26 Erik Jones 43 Toyota 266 33 0 11
27 Todd Gilliland 38 Ford 266 3 0 10
28 Josh Berry 4 Ford 266 4 0 9
29 Bubba Wallace 23 Toyota 266 24 8 8
30 Cody Ware 15 Ford 266 31 0 7
31 Harrison Burton 21 Ford 265 12 0 6
32 Shane van Gisbergen 16 Chevrolet 264 28 0 0
33 John Hunter Nemechek 42 Toyota 262 35 0 4
34 Noah Gragson 10 Ford 258 13 0 3
35 Martin Truex Jr. 19 Toyota 254 22 0 4
36 Chris Buescher 17 Ford 205 17 0 1
37 Kyle Larson 5 Chevrolet 55 6 0 1
38 Chase Briscoe 14 Ford 55 10 0 1

CLASSIFICA PLAYOFF

Logano si assicura un posto al sole nel round of 12. Tra i più saldi in ottica alla qualificazione figurano Blaney, Bell, Byron e Reddick che concludono in top 10 la gara di Atlanta. Bowman, Cindric, Elliott e Suarez sono più vicini alla cutoff line e le ottime prestazioni messe in campo ad Atlanta (tutti comunque in top10) potrebbero non garantire loro un accesso sicuro al prossimo round. 

Ty Gibbs, incapace di brillare nell’ultimo overtime, si trova relegato in una posizione critica: il suo 17º posto finale, sommato alla scarsità di playoff points accumulati, lo mantiene in una situazione di pericolo.

Il difficoltoso fine settimana di Hamlin, storicamente uno dei favoriti per il titolo, potrebbe eventualmente costargli l’esclusione dalla fase successiva. Coinvolto nel rovinoso incidente finale, il pilota della #11 chiude in un’amara 24ª posizione, marcando un weekend da dimenticare. Anche Larson, vittima di un incidente già nel primo stage, si trova a fronteggiare un futuro incerto: il pilota di Elk Grove non può permettersi errori nei due cruciali appuntamenti successivi, al Glen e a Bristol.

Sotto la cutoff line compaiono Keselowski, qualificatosi ai playoff grazie alla vittoria nella prima Darlington, Briscoe, trionfatore della seconda Atlanta, Burton, vincitore alla Coke, e Truex, ancora a secco di vittorie.

Pilota Punti
1 Joey Logano 2054
2 Ryan Blaney 2071
3 Christopher Bell 2066
4 William Byron 2059
5 Tyler Reddick 2059
6 Alex Bowman 2053
7 Austin Cindric 2053
8 Chase Elliott 2050
9 Daniel Suarez 2048
10 Kyle Larson 2041
11 Denny Hamlin 2028
12 Ty Gibbs 2027
Sotto il cutoff della Round of 12
13 Brad Keselowski 2026
14 Harrison Burton 2011
15 Martin Truex Jr. 2008
16 Chase Briscoe 2006

Watkins Glen compare come seconda tappa del Round of 16. Per accedere alla fase successiva dei playoff è necessario padroneggiare bene i Road Course e la pista del Glen è un ottimo banco di prova per i ringer. Domenica 15 Settembre alle 21 le vetture imboccheranno la pista per la gara. 

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