ASZ Insider#131: Nascar Cup Series 2024 Darlington

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BRISCOE CONSOLA IL TEAM E ARPIONA I PLAYOFF 

Chase Briscoe sconfigge Kyle Busch nel finale portandosi a casa il secondo successo in carriera. Fuori dalla corsa ai playoff Busch, Chastain, Buescher e Wallace. Reddick si laurea campione della Regular Season.

Darlington, nella sua configurazione inedita, ospita l’ultimo round della Regular Season. I 1.3 miglia dell’ovale della South Carolina sono decisivi per l’assegnazione degli ultimi posti di chi si giocherà il campionato. 

QUALIFICHE

Il sabato sorride a Bubba Wallace, che, giocandosi l’ingresso ai playoff, porta a casa la 3° pole position in carriera. Brilla anche Carson Hocevar, che cattura la seconda posizione, davanti ad un Chase Briscoe in forma. 

GRIGLIA DI PARTENZA

Pilota Costruttore Numero
1 Bubba Wallace Toyota 23
2 Carson Hocevar Chevrolet 77
3 Chase Briscoe Ford 14
4 Kyle Larson Chevrolet 5
5 Martin Truex Jr. Toyota 19
6 Tyler Reddick Toyota 45
7 Ryan Blaney Ford 12
8 William Byron Chevrolet 24
9 Christopher Bell Toyota 20
10 Chris Buescher Ford 17
11 Austin Cindric Ford 2
12 Brad Keselowski Ford 6
13 Ty Gibbs Toyota 54
14 Denny Hamlin Toyota 11
15 Josh Berry Ford 4
16 Austin Dillon Chevrolet 3
17 Kyle Busch Chevrolet 8
18 John Hunter Nemechek Toyota 42
19 Corey LaJoie Chevrolet 7
20 Chase Elliott Chevrolet 9
21 Justin Haley Ford 51
22 Ross Chastain Chevrolet 1
23 Joey Logano Ford 22
24 Harrison Burton Ford 21
25 Daniel Hemric Chevrolet 31
26 Zane Smith Chevrolet 71
27 Alex Bowman Chevrolet 48
28 Erik Jones Toyota 43
29 Noah Gragson Ford 10
30 Ryan Preece Ford 41
31 Michael McDowell Ford 34
32 Daniel Suarez Chevrolet 99
33 Todd Gilliland Ford 38
34 Shane van Gisbergen Chevrolet 16
35 Kaz Grala Ford 15
36 Ricky Stenhouse Jr. Chevrolet 47
37 Timmy Hill Ford 66

 

STAGE 1 (115 giri)

L’inizio del weekend è in salita sia per Justin Haley, sia per Michael McDowell, con quest’ultimo che nutre ormai solo fievoli speranze di accedere alla stagione playoff 2024. Entrambe le vetture, che per due volte non hanno passato le ispezioni, oltre ad essere relegate in fondo al gruppo, non vedranno il supporto dei rispettivi crew chief.

Il primo scatto è all’insegna di Wallace, che mantiene il comando della gara anche alla fine della prima tornata. L’inizio è dolce anche per Larson, che si fionda in 2° posizione dopo essersi sbarazzato di Briscoe e Hocevar sfruttando la parte alta del tracciato. Al 3° giro la gara viene già fermata; Truex Jr perde il controllo della vettura dopo essersi appoggiato a Byron e, nel tentativo di controsterzare, travolge Blaney schiacciandolo contro le barriere.

Due protagonisti illustri sono fuori gioco e la caution prematura non viene sfruttata per i pit-stop. Truex è sulla graticola e le possibilità di esclusione dalla playoff season sono tangibili. 

La seconda bandiera verde sorride ancora una volta a Wallace, che mette a segno uno scatto autorevole ai danni di Larson. Il Californiano di Hendrick Motorsport, oltre a non riuscire ad attaccare Wallace, viene scavalcato da Reddick, in grado di completare il duo 23XI nelle posizioni di testa. La classifica davanti rimane pressoché invariata fino all’apertura della prima finestra delle soste. 

La prima ondata è al 34° giro con Wallace, Larson, Briscoe, Buescher, Berry, Keselowski, Cindric, Jones, Gilliland, Nemechek, Burton, LaJoie, Smith, McDowell e Grala. Proprio in questa fase si ha il primo cambio di leadership della gara, con il lavoro eccellente della pit-crew di Larson che viene ricompensato. La seconda ondata di soste è al giro successivo, con Reddick, Gibbs, Hocevar, Dillon, Chastain, Elliott, Bowman, Hemric e Suarez. Hamlin, Busch e Van Gisbergen sono i piloti che tirano più a lungo il proprio stint e il Neozelandese in forza a Kaulig raddoppia il numero di giri provando a coprire una strategia di singola sosta per questo primo stage.

Con la normale strategia che prevede due pit-stop, il secondo ciclo delle soste arriva al giro 68 con Gilliland, Bowman, Cindric e McDowell. La gara di Cindric viene però macchiata da una penalità di Tyre Violation, che lo relega in fondo. La maggior parte delle operazioni avviene al giro 70 con Wallace, Reddick, Briscoe, Byron, Berry, Hocevar, Buescher, Dillon, Chastain, Logano e Preece.

Il leader Larson si ferma al giro successivo con la compagnia di Bell e Stenhouse, mentre tutti gli altri si fermano al giro 73, eccezion fatta per Hamlin, Elliott e Busch che proseguono fino al 77° passaggio. La storia dopo i pit-stop non cambia e Larson conserva gelosamente la prima posizione fino alla bandiera a scacchi verde-bianca, infliggendo un distacco di 2 secondi su Wallace. 

   

 

TOP 10 STAGE 1

 

Pilota Numero  Costruttore
1 Kyle Larson 5 Chevrolet
2 Bubba Wallace 23 Toyota
3 Chase Briscoe 14 Ford
4 Tyler Reddick 45 Toyota
5 Christopher Bell 20 Toyota
6 Ty Gibbs 54 Toyota
7 Denny Hamlin 11 Toyota
8 William Byron 24 Chevrolet
9 Josh Berry 4 Ford
10 Chris Buescher 17 Ford

 

STAGE 2 (115 giri)

Darlington sottopone le gomme a dura prova e nessuno rimane fuori durante la caution. Chastain imbocca la pit-road con danni evidenti, e con la qualificazione ai playoff incerta, la gara del 31enne della Florida si complica. La dura prova finale della Regular Season sta mettendo in difficoltà anche a Reddick, che pare non sentirsi bene in macchina. Malgrado il team gli fornisca del pane e crackers per rimetterlo in sesto, il contendente al titolo della Regular Season confessa via radio di essere sul punto di vomitare. 

Nonostante le sue precarie condizioni fisiche, allo scatto, Reddick guadagna addirittura 3 posizioni sfruttando la parte alta del tracciato. La prima posizione viene conservata da Larson, mentre Wallace, in seconda posizione, parte a rilento. Alla fine del primo giro ci sono Larson, Briscoe e Reddick, seguiti da Hamlin e Bell. Nonostante alcuni tentativi di rompere l’equilibrio, le prime posizioni rimangono consolidate.

Al giro 150 si giunge al nuovo cambio gomme e Gilliland inaugura la finestra pit con Logano e Cindric. Seguono Keselowski, Preece, Gragson ed Elliott, mentre alla tornata successiva si fermano Wallace, Byron, Gibbs e Buscher. Con Bell e Hamlin che imboccano la fast-lane al giro 153, il leader della gara Larson rientra sulla sua casella al giro 154, in compagnia dei suoi inseguitori Briscoe e Reddick, con quest’ultimo che, continuando a non sentirsi bene, riceve una bottiglia d’acqua. Alla fine della prima ondata di soste, Reddick viene scavalcato da Bell, che sale in 3° posizione dopo essersi sbarazzato anche di Hamlin.

Lo scenario rimane stabile fino alla seconda ondata di soste, che si apre al giro 182 con Keselowski come primo a fermarsi. Con Wallace, Buescher, Preece, Gilliland, Chastain e Suarez che rientrano al 183° passaggio, Larson effettua il suo 5° pit-stop al giro 186°. Anche in questo caso Larson mantiene la prima posizione, anche se alcuni volti in top 5 cambiano. In tutto ciò emerge Byron, 4° dopo le soste.

Ma il finale prevede ulteriori scossoni che riguardano Hamlin, che mantiene un ritmo infernale grazie a gomme più fresche. Bell arranca e sarà una delle tante vittime della cavalcata di Hamlin. Il veterano della Florida, a -18, si toglie prima Gibbs, poi sfrutta un errore di Reddick, che finisce lungo in curva 2. L’attacco su Bell arriva invece a 15 giri dalla fine della seconda porzione di gara.

Hamlin continua a spianarsi la strada e a 7 giri dalla conclusione del secondo stage affonda il colpo anche su Byron, che, dopo un leggero contatto, perde la posizione. Davanti a tutti, Larson replica la prestazione del primo stage, stavolta con un distacco di 1 secondo su Briscoe. Truex, alla chiusura del sipario del secondo stage, può tirare un sospiro di sollievo. Con Buescher che non consegue l’obiettivo di arrivare 9°, il pilota del New Jersey è matematicamente dentro ai playoff. 

 

TOP 10 STAGE 2

 

Pilota Numero  Costruttore
1 Kyle Larson 5 Chevrolet
2 Chase Briscoe 14 Ford
3 Denny Hamlin 11 Toyota
4 William Byron 24 Chevrolet
5 Christopher Bell 20 Toyota
6 Ty Gibbs 54 Toyota
7 Josh Berry 4 Ford
8 Tyler Reddick 45 Toyota
9 Bubba Wallace 23 Toyota
10 Brad Keselowski 6 Ford

 

STAGE 3 (137 giri)

Ci sono solo più due posti in contesa per la stagione playoff e Gibbs è il favorito. Per il nipote di Joe, sarebbe sufficiente l’assenza di nuovi vincitori o, in alternativa, un posizionamento migliore del 28° posto. Con il rientro scontato di tutte le vetture per il consueto pit-stop, vengono inflitte penalità ad Austin Dillon e Daniel Hemric. 

Il terzo stage si apre con uno scontro acceso tra Briscoe e Larson. Il campione 2021 rimane affiancato a Briscoe per 3 intere tornate e al culmine dello scontro, grazie ad una padronanza straordinaria dell’esterno, costringe Briscoe alla resa momentanea. La ripartenza non è priva di contatti, con Berry che allarga eccessivamente la traiettoria su Bell, stringendolo contro le barriere e costringendo Gibbs e Wallace ad una frenata brusca.

Larson, Briscoe, Hamlin, Byron e Reddick costituiscono la top 5 fino all’arrivo delle prime soste di Stage 3. Stavolta è Ross Chastain a prendere iniziativa, fermandosi al giro 268. Nonostante il pit-stop anticipato della #1, molti piloti continuano per diverse altre tornate e per il leader della gara Larson bisogna aspettare il giro 273. Briscoe e Reddick si fermano un giro prima, mentre le operazioni sulla #11, sulla #24 e sulla #4 vengono svolte al giro 279.

Hamlin cambia gomme e il passo gara che tiene nel secondo stint è a dir poco impressionante. Dopo aver divorato un distacco di 18 secondi nel corso di 20 giri, Hamlin riesce a completare il sorpasso su Briscoe per la 2° posizione lanciandosi all’inseguimento di Larson (2.8s). La tranquillità della gara viene interrotta da un testacoda di Hocevar al giro 314, proprio in contemporanea al secondo pit-stop di Chastain.

Si tratta di una beffa incredibile per colui che ha deciso di anticipare anche l’apertura della seconda finestra. Chastain, quasi in una must-win situation (deve vincere per qualificarsi ai playoff o sperare in un doppio ritiro di Buescher e Wallace), si ritrova doppiato. Durante la caution, si fermano tutti. Larson esce vincitore dalle soste, mentre la pit-crew #23 permette a Wallace di guadagnare una posizione (6°).

Il pit-stop di Buescher, invece, è lento e il pilota Texano perde 3 posizioni scivolando 18°. Nonostante il vantaggio nei tie-breakers, la sua qualificazione per i playoff è tutt’altro che al sicuro. Nonostante il vantaggio nei tiebreaker, la sua qualificazione ai playoff rimane incerta: se un nuovo pilota dovesse vincere e Wallace lo precedesse di 12 posizioni, la qualificazione di Buescher sarebbe compromessa.

Al giro 320 si riparte e Larson ed Hamlin si scornano per tutto il primo giro. Il pilota della #5 riesce a prevalere, mentre Hamlin è costretto ad inginocchiarsi. Dopo 2 giri dalla ripartenza c’è un nuovo contatto: Gilliland schiaccia Buescher contro il muretto esterno in uscita da curva 2 e Buescher, per tutta risposta, lo manda in testacoda e contro le barriere. La NASCAR non ignora l’episodio e viene chiamata la quinta caution della gara, la terza non ordinaria.

Larson, Hamlin, Briscoe, Gibbs, Berry, Byron, Wallace e Reddick sono gli 8 piloti che rimangono in pista. Tra chi si ferma, a primeggiare è la pit-crew #20, che permette a Bell di uscire davanti.

La ripartenza, al giro 328, è nel segno di Larson, che, dopo aver sconfitto Hamlin al via, riesce a respingere un tentativo di attacco di Briscoe. Bell guadagna ben 4 posizioni, però dopo 8 giri la gara viene nuovamente interrotta, in questo caso da un incidente di Carson Hocevar che distrugge la fiancata destra in curva 3 a seguito di una foratura. Si fermano tutti, ad eccezione di Chastain, tornato nel frattempo nel giro del leader grazie al lucky dog. L’alfiere di Trackhouse, da nuovo leader momentaneo, sceglie la favorevole traiettoria esterna alla choose rule.

La bandiera verde torna a sventolare al giro 342, ma a terminare il primo giro in testa non sarà né Chastain, nè Larson, bensì Briscoe, autore di una manovra magistrale in uscita da curva 2. Tuttavia, poco dopo si scatena però l’incidente più grande della gara al giro 344; in un three wide caotico tra Hamlin, Berry e Gibbs. Hamlin finisce in sottosterzo, colpisce Berry che a sua volta stringe Gibbs.

I piloti dietro non riescono ad evitare l’effetto domino e alla lista dei piloti coinvolti si aggiungono Dillon, Suarez, Wallace e Gragson. Nonostante la gravità dell’incidente, solo le gare di Gragson, Berry e Byron si possono considerarsi concluse. 

La partenza finale prende forma al giro 351. Briscoe sceglie l’esterno, con Larson al suo fianco, entrambi seguiti a Bell e Preece. Busch, il primo dei piloti con gomma nuova si trova in 9° posizione. Briscoe mantiene al sicuro la prima posizione, mentre non riesce a fare lo stesso Larson con la seconda, in quanto viene surclassato da Bell. Busch, nell’arco di due giri, si ritrova 2° e a caccia di Briscoe. Buescher spera in una vittoria di Bell o Larson in ottica playoff, ma il confronto per la prima posizione si riduce a due piloti non ancora qualificati. La lotta continua fino all’ultimo giro, ma Busch non riesce in alcun modo a trovare un varco. 

Chase Briscoe, dopo aver respinto un Kyle Busch scatenato, si qualifica ai playoff conquistando la seconda vittoria in carriera e diventando l’unico pilota del team Stewart Haas Racing a qualificarsi per la seconda parte della stagione. 

Da sottolineare inoltre la prima top 10 di Corey LaJoie in Cup Series su un tracciato non superspeedway.

 

RISULTATI

Pilota Auto Marchio Giri Partenza Giri in testa Punti
1 Chase Briscoe 14 Ford 367 3 29 57
2 Kyle Busch 8 Chevrolet 367 17 0 35
3 Christopher Bell 20 Toyota 367 9 1 46
4 Kyle Larson 5 Chevrolet 367 4 263 53
5 Ross Chastain 1 Chevrolet 367 22 3 32
6 Chris Buescher 17 Ford 367 10 0 32
7 Denny Hamlin 11 Toyota 367 14 21 43
8 Joey Logano 22 Ford 367 23 0 29
9 Corey LaJoie 7 Chevrolet 367 19 0 28
10 Tyler Reddick 45 Toyota 367 6 1 37
11 Chase Elliott 9 Chevrolet 367 20 0 26
12 Ryan Preece 41 Ford 367 30 0 25
13 Austin Cindric 2 Ford 367 11 0 24
14 Brad Keselowski 6 Ford 367 12 0 24
15 Austin Dillon 3 Chevrolet 367 16 0 22
16 Bubba Wallace 23 Toyota 367 1 37 32
17 Todd Gilliland 38 Ford 367 33 0 20
18 Daniel Suarez 99 Chevrolet 366 32 0 19
19 Alex Bowman 48 Chevrolet 366 27 0 18
20 Ty Gibbs 54 Toyota 366 13 1 26
21 Harrison Burton 21 Ford 365 24 0 16
22 Ricky Stenhouse Jr. 47 Chevrolet 365 36 0 15
23 Zane Smith 71 Chevrolet 364 26 0 14
24 Erik Jones 43 Toyota 364 28 0 13
25 John Hunter Nemechek 42 Toyota 364 18 0 12
26 Shane van Gisbergen 16 Chevrolet 364 34 4 0
27 Justin Haley 51 Ford 363 21 0 10
28 Michael McDowell 34 Ford 363 31 0 9
29 Daniel Hemric 31 Chevrolet 362 25 0 8
30 William Byron 24 Chevrolet 344 8 2 17
31 Josh Berry 4 Ford 343 15 5 12
32 Noah Gragson 10 Ford 343 29 0 5
33 Carson Hocevar 77 Chevrolet 335 2 0 4
34 Kaz Grala 15 Ford 332 35 0 3
35 Timmy Hill 66 Ford 278 37 0 0
36 Martin Truex Jr. 19 Toyota 2 5 0 1
37 Ryan Blaney 12 Ford 2 7 0 1

 

La stagione dei playoff si apre sul circuito di Atlanta, dove all’inizio di quest’anno si è assistito a un emozionante photofinish in three-wide, culminato con la vittoria di Suarez. I preparativi per questa attesa gara si terranno domenica 8 settembre, con inizio previsto alle 21:00 ora italiana.

Scritto da Mark Bruno.

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